Ager
F. Fité
Cittadina dei Prepirenei catalani, nella regione di Noguera, a km. 60 da Lérida (Lleida). Conserva importanti testimonianze della romanizzazione, tra le quali è da ricordare un sarcofago [...] di marmo del sec. 3° d.C., riutilizzato in seguito come fonte battesimale, e resti di una fortificazione, che oggi si tende però a considerare di epoca islamica (Puig i Cadafalch, 1934, p. 60; Araguas, ...
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Amay
A. Wankenne
(lat. Amanium)
Cittadina del Belgio a O di Liegi, sorta sul sito di un vicus romano, stazione per il cambio di cavalli sulla strada che varca la Mosa e, muovendo da Arlon, raggiunge [...] riacquistò una certa agiatezza. Una parte dell'insediamento è occupato da un cimitero franco, del quale rimangono fra l'altro alcuni sarcofagi in pietra. La collegiata di A., dedicata per tradizione a s. Giorgio e a s. Oda, sorge su fondamenta romane ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo greco
Giulia Rocco
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Dati archeologici e fonti letterarie permettono di ricostruire nelle linee generali lo svolgimento [...] o a cista, costituite da lastre di calcare connesse tra loro (tombe a cella), al cui interno può trovare talvolta posto il sarcofago di terracotta o pietra. A Cuma, Posidonia, Taranto e Camarina a partire dalla fine del VI sec. a.C. il defunto è ...
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Ancona
C. Barsanti
Città delle Marche, capoluogo di prov., situata sui modulati contrafforti nordoccidentali del promontorio del monte Conero. Per la sua posizione geografica A. svolse sempre un ruolo [...] solo esigui frammenti scultorei, ora nel Mus. Diocesano d'Arte Sacra, nella cui raccolta vanno segnalati tra i pezzi più significativi: il sarcofago a 'porte di città' di Flavio Gorgonio (fine sec. 4°; Gabrielli, 1961); l'Arca di s. Dasio (secc. 3°-6 ...
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(gr. ῾Αγία Τριάδα «Santa Trinità») Centro archeologico minoico a Creta. Sporadiche sono le tracce neolitiche, mentre fu un insediamento di notevoli dimensioni, forse articolato in più nuclei, nel periodo [...] che interessò l’impianto urbano e la costruzione di edifici monumentali; varie le tombe con casse fittili dipinte e con il famoso sarcofago dipinto con scene sacre. Il sito fu ancora abitato in epoca greca; in età romana divenne centro agricolo. ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo fenicio
Massimo Botto
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
La fenicia
Lo studio dei contesti funerari della Fenicia risente inevitabilmente della [...] occasione si consumassero cibi e bevande. L'esistenza di un corteo e di un banchetto funebre è suffragata dalla decorazione del sarcofago di Ahiram, il sovrano che visse a Biblo sul finire del II millennio a.C.; resta comunque da chiarire se tale ...
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Parte introduttiva di Stanisław Tabaczyński
Nell'ultimo decennio l'evoluzione delle impostazioni filosofiche, teoriche e metodologiche delle scienze umane ha subito una marcata accelerazione. Alcuni autori [...] ii.
Nella Tomba i, consistente in un pozzo funerario che termina in un'anticamera e una camera funeraria, erano sepolte in sarcofagi di terracotta privi di iscrizioni, due sconosciute principesse di 50/55 e 45/55 anni, inumate con una coppa d'argento ...
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Parte introduttiva di Stanisław Tabaczyński
Nell'ultimo decennio l'evoluzione delle impostazioni filosofiche, teoriche e metodologiche delle scienze umane ha subito una marcata accelerazione. Alcuni autori [...] ii.
Nella Tomba i, consistente in un pozzo funerario che termina in un'anticamera e una camera funeraria, erano sepolte in sarcofagi di terracotta privi di iscrizioni, due sconosciute principesse di 50/55 e 45/55 anni, inumate con una coppa d'argento ...
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Comune della prov. di Palermo (529,2 km2 con 36.273 ab. nel 2008). La cittadina è situata a 310 m s.l.m., su un terrazzo alle falde del Monte Caputo (670 m), ai margini meridionali della Conca d’Oro. Mercato [...] 18 sec.), decorazione ad archi intrecciati sulle absidi esterne; fu costruito sotto il patronato reale e doveva ospitare il sarcofago di porfido di Guglielmo I. Splendido l’interno; gli importanti mosaici, che rivestono pareti e abside (storie del ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] Flaminia, vicino a Roma, prevedeva una camera mortuaria (3,15 × 2,2 m) rivestita di tufo e mattoni, che ospitava un sarcofago in mattoni foderato di lastre marmoree e coperto da una lastra sempre di marmo, che a sua volta doveva essere sormontata ...
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sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...
sarco-
[dal gr. σαρκο-, elemento compositivo da σάρξ σαρκός «carne»]. – Primo elemento di parole dotte o di termini scientifici della nomenclatura italiana e latina, derivati dal greco (come sarcocele, sarcofago) o formati modernamente, che...