La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] f. dell'uomo contro l'eccesso della f. delle idee e della f. delle cose", v'incluse, in Francia, insieme J. Paul Sartre e G. Marcel, che erano su posizioni fra loro lontanissime. La tesi di Mounier rispecchiava il suo ardito programma pratico di un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia esistenzialistica si sviluppa in Europa nei primi decenni del Novecento in polemica [...] ma anche – e soprattutto – letterarie (i romanzi Lo straniero e La peste, rispettivamente del 1942 e del 1947). Inoltre, se Sartre si compiace della coerenza dell’ateismo del proprio esistenzialismo (se Dio non è più, allora il centro di tutto rimane ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento [...] (par-autrui) rivelato dall’analisi fenomenologica dello «sguardo», della «vergogna», dell’«odio» e del linguaggio, in cui Sartre recupera la riflessione hegeliana della dialettica servo-padrone. L’esistenza degli altri definisce lo scenario in cui l ...
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Pontalis (propr. Lefèvre-Pontalis), Jean-Bertrand. – Filosofo e psicanalista francese (Parigi 1924 - ivi 2013). Laureatosi in Filosofia nel 1945 alla Sorbona, allievo di Sartre, con quest’ultimo ha collaborato [...] alla rivista Les temps modernes, avvicinandosi successivamente alla psicanalisi dopo avere intrapreso un’analisi con J. Lacan. Intorno agli anni Sessanta ha sviluppato con J.-L. Laplanche l’importante ...
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Filosofo francese (Rochefort-sur-Mer 1908 - Parigi 1961), professore all'univ. di Lione (1945-49) e al Collège de France (1952). Discepolo e amico di J.-P. Sartre, con questo fondatore nel 1945 della rivista [...] . it. 1965) elabora su queste basi una teoria generale dell'oggettività, che si avvicina per qualche aspetto alla posizione di Sartre. Scartata la nozione di "sensazione pura", M.-P. privilegia invece il ruolo che il corpo svolge nel condizionare la ...
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L’insieme dei valori propri della tradizione culturale nera nelle sue diverse affermazioni ed espressioni. Il termine fu introdotto nell’uso comune da J.-P. Sartre, che nella prefazione alla Anthologie [...] de la nouvelle poésie nègre et malgache (1948) cercò di analizzare l’essenza della spiritualità dei neri, in particolare rivelandone i caratteri di originalità e di rivendicazione della propria dignità ...
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Regista francese (Parigi 1925- ivi 2018). Partigiano, ha ricevuto una medaglia della Resistenza. Docente all'Università di Berlino durante il blocco, amico di J.-P. Sartre e S. de Beauvoir, anticolonialista, [...] fedele a Israele, ha per decenni collaborato alla rivista Les Temps Modernes. Dal 1970 si è dedicato al cinema e nel 1973 ha realizzato il documentario Pourquoi Israël, che ha ottenuto un notevole successo ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Roger de la Perrière (Parigi 1925 - ivi 1962). Esponente della École des hussards, ostile al romanzo impegnato e all'influenza di J.-P. Sartre, giunse al successo con [...] i due romanzi autobiografici Les épées (1948) e Le hussard bleu (1950), nei quali si avvertono echi di P. Drieu la Rochelle, H. M. de Montherlant e L.-F. Céline. Considerato il portavoce di un nuovo mal ...
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Politica e letteratura
Carlo D'Amicis
L'idea che la letteratura potesse cambiare il mondo, trasformarsi in un'azione in grado di sortire effetti storici e determinare un'assunzione di responsabilità [...] già all'inizio degli anni Sessanta del 20° sec. si rivelava un sogno. La cui fine veniva in qualche modo sancita dallo stesso Sartre con la frase "Un romanzo come La nausea, davanti a un bambino che muore di fame, non serve a nulla?", pronunciata in ...
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(App. III, I, p. 276)
Scrittore e saggista francese; dal 1968 insegna letteratura nelle università di Vincennes, Nizza e Ginevra.
È nota l'importanza della presa di posizione di Sartre sul nouveau roman, [...] prima forma riconosciuta di un romanzo veramente rinnovato, nato dalle ceneri di una profonda e lunga crisi. In B., Sartre ha identificato il solo scrittore capace di "rispondere alle esigenze del tutto". Con Degrés (1960), B. entra infatti nella ...
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esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...
chartreuse
‹šartrö′ö∫› s. f., fr. – Liquore preparato originariamente dai certosini della Grande Chartreuse, abbazia presso Grenoble (Francia), distillando erbe aromatiche tra cui issopo, angelica, assenzio, ecc.