Pseudonimo dello scrittore e disegnatore francese Jean Bruller (Parigi 1902 - ivi 1991). Si rivelò come narratore con Le silence de la mer (1941; trad. it. 1962), racconto ispirato al clima della Resistenza, [...] in clandestinità nelle Editions de Minuit, da lui fondate con P. de Lescure. Interprete dell'inquieta sensibilità che ebbe in Sartre, Camus e Malraux i suoi maggiori esponenti, V. pose la problematica morale al centro della sua opera narrativa (Les ...
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Artista drammatico francese, morto a Parigi l'11 dicembre 1949. Allo scoppio della seconda guerra mondiale aveva lasciato la direzione dell'Atelier per entrare come attore e direttore al Mamouret donde [...] passò al Sarah Bernhardt. Qui diede ancora prova della sua maestria inscenando prima Les mouches di Sartre, poi Crainquebille di France. Dopo la liberazione diresse, tra l'altro, Le soldat et la sorcière di Salacrou e L'An Mil di Romains, finché per ...
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JOLIVET, Régis-Victor
Vittorio STELLA
Filosofo francese, nato a Lione l'8 novembre 1891. Ordinato sacerdote nel 1914, studiò all'univ. cattolica di Lione (1918-21) conseguendo la "licence" in lettere [...] filosofia gli ha fatto affrontare lo svolgimento dei problemi dal pensiero greco e dal cristiano dei primi secoli fino a Sartre: La notion de substance. Essai historique et critique sur le développement des doctrines d'Aristote da nos jours, Parigi ...
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Filosofo francese (Lione 1891 - ivi 1966). Sacerdote, professore nella università cattolica di Lione (dal 1926); ha teorizzato uno spiritualismo di fondo tomistico, integrato con dottrine della tradizione [...] et le problème de la métaphysique (1935); Traité de philosophie (4 voll., 1939-47; trad. it. 1957-59); Les doctrines existentialistes, de Kierkegaard à J.-P. Sartre (1948); De Lachelier à Rosmini (1953); Sartre ou la théologie de l'absurde (1965). ...
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Nome d'arte dell'attore francese P.-Albert Espinasse (Parigi 1905 - Brunico 1972). Figlio di attori, studiò arte drammatica e si dedicò al teatro sia come attore sia come autore di commedie da lui stesso [...] teatrale più importante risale al 1951, quando impersonò il ruolo di Goetz in Le diable et le bon Dieu di J.-P. Sartre. Come attore cinematografico esordì nel 1924 in La fille de l'eau di J. Renoir, cui seguirono Quai des brumes (1938) e ...
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Filosofo italiano (Salerno 1901 - Milano 1990). Socio nazionale dei Lincei (1964), noto per le sue posizioni esistenzialiste. Fu prof. (1939-71) di storia della filosofia nell'univ. di Torino; nelle opere Struttura [...] (1956), ha propugnato un "esistenzialismo positivo", in contrapposizione all'esistenzialismo essenzialmente negativo di Heidegger, Jaspers e Sartre. Notevoli sono anche i Problemi di sociologia (1959), il Dizionario di filosofia (1961, più volte ried ...
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Fotografa tedesca naturalizzata francese (Berlino 1912 - Parigi 2000). Dopo avere studiato sociologia in Germania, si trasferì a Parigi (1933), dove si laureò alla Sorbona con una tesi sulla fotografia [...] (Life, Weekly illustrated, Paris-Match) e ritrasse a colori, sperimentando nuove tecniche, diversi scrittori (F. Mauriac, Colette, J.-P. Sartre, A. Gide, L. Aragon, A. Malraux, J. Joyce, G. B. Shaw, V. Woolf, ecc.). Rifugiatasi in Argentina nel 1940 ...
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Scrittore francese (Brest 1910 - Parigi 1992). Dopo l'esordio come poeta (Sur la lisière, 1937), si dedicò alla narrativa con un gruppo di opere (Journal d'un salaud, 1944; Un recteur de l'île de Sein, [...] uomini, 1952; Celui qui cherchait le soleil, 1953; Un royaume sous la mer, 1957) che rivelano l'influsso della Nausée di Sartre, e insieme uno spiritualismo cristiano vicino a E. Mounier e alla sua rivista Esprit, cui Q. collaborò dal 1945. Ma sono ...
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Jolivet, Regis-Victor
Jolivet, Régis-Victor
Filosofo francese (Lione 1891 - ivi 1966). Sacerdote, prof. nella univ. cattolica di Lione (dal 1926), teorizzò uno spiritualismo di ispirazione tomistica, [...] de la métaphysique (1935); Traité de philosophie (4 voll., 1939-47; trad. it. Trattato di filosofia); Les doctrines existentialistes de Kierkegaard à J.-P. Sartre (1948); De Lachelier à Rosmini (1953); Sartre ou la théologie de l’absurde (1965). ...
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Espressione con la quale si suole indicare l’opera di un gruppo di romanzieri francesi emersi negli anni 1950. Elementi comuni sono il rifiuto del romanzo tradizionale e il deciso orientamento antinaturalistico, [...] conseguente alla dissoluzione dei personaggi e della trama, ha fatto parlare anche di école du regard. Già preconizzato da J.-P. Sartre (1947) come momento di riflessione del romanzo su sé stesso, il n., cui si avvicinarono scrittori come M. Duras e ...
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esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...
chartreuse
‹šartrö′ö∫› s. f., fr. – Liquore preparato originariamente dai certosini della Grande Chartreuse, abbazia presso Grenoble (Francia), distillando erbe aromatiche tra cui issopo, angelica, assenzio, ecc.