MALTAGLIATI, Evelina (Evi)
Caterina Cerra
Nacque a Firenze l'11 luglio 1908 da Nicola ed Emilia Benelli.
Iniziò molto giovane a studiare con la nota attrice Italia Vitaliani che, succedendo a L. Rasi, [...] 'epoca, gli sceneggiati.
Mosse i primi passi davanti alla telecamera in trasposizioni di alcuni classici come La porta chiusa di J.-P. Sartre, regia di C. Fino (1955), la ripresa de I dialoghi delle carmelitane per la regia di Costa e La nemica di D ...
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CIMARA, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 19 luglio 1891 da Giuseppe, che era prima guardia nobile del Vaticano, e da Giovanna Putti. Dalla sua aristocratica famiglia il C. ereditò "quella distinzione [...] - sostituita successivamente da Margherita Bagni -, imponendosi nuovamente con due opere di grande impegno, Le mani sporche di J.-P. Sartre e Ardelia o la margherita di J. Anouilh, in cui si dimostrò attore drammatico e penetrante. Negli anni '50 ...
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dramma
Antonella Gargano
La vita sulla scena
Il dramma è un componimento letterario destinato alla rappresentazione scenica che si sviluppa come genere teatrale autonomo nella Francia del 18° secolo. [...] Pirandello, Eugene O'Neill, Thornton Wilder), ripresa nel secondo dopoguerra dalla prospettiva dell'esistenzialismo (Jean-Paul Sartre), che affronta le inquietudini e gli interrogativi dell'individuo. Con Bertolt Brecht alla forma tradizionale del ...
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Petri, Elio (propr. Eraclio)
Stefano Della Casa
Sceneggiatore e regista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 29 gennaio 1929 e morto ivi il 10 novembre 1982. Il suo mondo cinematografico stilisticamente [...] sporche (1977), il pessimismo di P. si concretizzò in un lavoro acuto e doloroso sul testo di J.-P. Sartre, coadiuvato da una sofferta e intensa interpretazione di Marcello Mastroianni. La carica innovativa e preveggente delle intuizioni del regista ...
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tragedia Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato, per uno svolgimento e soprattutto una conclusione segnati da fatti luttuosi e violenti, da gravi [...] , da H. von Hofmannsthal (Elektra, 1903; Ödipus und die Sphinx, 1906) e A. Gide (Saül, 1904; Perséphone, 1934) a J. Cocteau ed E. O’Neill, che tentano di inserire temi tragici nel costume contemporaneo, fino ad A. Artaud, T. Eliot, J.-P. Sartre. ...
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Jouvet, Louis
Bruno Roberti
Attore e regista teatrale e cinematografico francese, nato a Crozon (Bretagna) il 24 dicembre 1887 e morto a Parigi il 16 agosto 1951. È stato uno dei più grandi e singolari [...] messinscena di testi innovatori come nei casi di Les bonnes di Genet o Le diable et le bon Dieu di J.-P. Sartre), il cinema non mancò di offrirgli altre importanti occasioni.Tra le più significative, la resa glaciale e asciutta di un'interpretazione ...
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PATRONI GRIFFI, Giuseppe
Maria Procino
PATRONI GRIFFI, Giuseppe (Peppino). – Nacque a Napoli il 27 febbraio 1921 da Felice e da Zenobia Briante. Felice, barone di Faivano, sposò Zenobia in seconde nozze [...] ); Lontano dalla città di J.-P. Wenzel (1979); O di uno o di nessuno di L. Piradello (1979); Porte chiuse di J.P. Sartre (1980); Il bell’indifferente di J. Cocteau (1980); Oreste di V. Alfieri (1980); Notti americane: Birdbath di L. Melfi e Line di I ...
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ENRIQUES, Gianfranco (noto come Franco Enriquez)
Sisto Sallusti
Nacque a Firenze il 20 nov. 1927 da Eugenio (ma in realtà figlio adulterino del direttore d'orchestra Vittorio Gui) e da Elda Solaroli, [...] sorprendenti abiti maschili di Rosencrantz per la Moriconi, fu la volta della sbandata patetica con Le mosche di J.-P. Sartre (teatro Olimpico di Vicenza, 27 settembre), del melodramma classicamente atteggiato con La clemenza di Tito di W. A. Mozart ...
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(fr. Paris) Città capitale della Francia (10.900.952 ab. nel 2018, considerando l’intera agglomerazione urbana). È situata sulle rive della Senna, al centro dell’Île-de-France, e alla confluenza nella [...] ´kij, G. D’Annunzio).
Nel secondo dopoguerra, la vita culturale parigina ha tratto nuovi stimoli dal teatro esistenzialista (J.-P. Sartre, A. Camus), dal teatro dell’assurdo (E. Ionesco, S. Beckett, J. Genet ecc.), oltre che dai memorabili spettacoli ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] dal 1975-76 direttore del Théâtre National di Strasburgo (si diffondono le strutture decentralizzate, avverando la profezia di Sartre che in polemica contro Vilar aveva auspicato "cinquanta, cento TNP") e A. Vitez, dall'intensa vocazione pedagogica e ...
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esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...
chartreuse
‹šartrö′ö∫› s. f., fr. – Liquore preparato originariamente dai certosini della Grande Chartreuse, abbazia presso Grenoble (Francia), distillando erbe aromatiche tra cui issopo, angelica, assenzio, ecc.