Monaco normanno (sec. 11º), priore di Saint-Ouen, poi abate di Jumièges (1037), vescovo di Londra (1044) e arcivescovo di Canterbury (1051). Capo del partito normanno, incontrò viva opposizione nel partito [...] sassone e nel clero; rimase esiliato in Normandia fino alla vittoria di Guglielmo il Conquistatore (1066). Importante nella storia della liturgia è il messale, ora conservato a Rouen, che R. inviò a Jumièges quando era vescovo di Londra. ...
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PETERBOROUGH (A. T., 47-48)
Clarice EMILIANI
F. G. RENDALL
Città dell'Inghilterra, nella contea di Northampton, 122 km. a N. di Londra e a circa 60 km. a NE. di Northampton. Il centro sorge sul Nene, [...] al limite occidentale dei Fens; l'origine di esso risale al periodo sassone ed è dovuta a un'abbazia benedettina, fondata nel 656 sul luogo che oggi occupa la cattedrale. L'attuale sviluppo e il rapido incremento della popolazione datano dalla ...
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, Vescovo di Meissen. Non si sa né dove né quando sia nato, né a quale famiglia appartenesse. Si suppone che sia stato fratello di un conte sassone Cristoforo. Fu canonico a Goslar e cappellano di Enrico [...] IV. Con l'appoggio di Annone di Colonia, nel 1066 divenne vescovo di Meissen. Nel 1073 prese parte alla sollevazione dei Sassoni, ma il suo atteggiamento fu molto incerto. Perciò nel 1075 fu fatto prigioniero da Enrico IV, ma l'anno dopo rilasciato, ...
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Pittore. Nacque nella Franconia superiore a Kronach (donde il suo nome) nel 1472, morì a Weimar nel 1553. È il maestro principale della scuola sassone del sec. XVI, anzi il pittore più notevole della Germania [...] di Du̇rer, che tuttavia non fu decisiva per lui. Nel 1505 si stabilì a Wittemberga come pittore aulico dell'elettore di Sassonia, Federico il Savio, dal quale fu mandato in Olanda per dipingere il ritratto di Carlo V fanciullo; stette poi anche al ...
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Uomo politico polacco (n. forse Klevan, Ucraina, 1696 - m. Varsavia 1775); fu per circa mezzo secolo il personaggio più influente del regno di Polonia a sostegno di Augusto III e della dinastia sassone [...] contro i Potocki. Respinto in secondo piano dopo la morte di Augusto III per le ingerenze della Russia, sostenne con chiaroveggenza la necessità di sopprimere il liberum veto e di restaurare l'autorità ...
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Monaco benedettino (m. vescovo di Passau nell'874); fu a Fulda, poi (845 circa) a Ellwangen, con carica d'abate, poi a Reichenau e a S. Gallo. Scrisse una vita del monaco anglo-sassone Svalo, una vita [...] di Ariolfo, vescovo di Langres, e una lettera a Grimoaldo, abate di S. Gallo, interessante dal lato culturale. Gli è pure attribuita una vita di s. Gallo in versi ...
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Alberto Federico Augusto
Re di Sassonia (Dresda 1828-Sibyllenort 1902). Figlio del principe ereditario Giovanni. Principe ereditario dal 1854, pur essendo fautore dell’egemonia prussiana accettò nel [...] austro-prussiana e fu sconfitto a Jičìn in Boemia. Al comando di un corpo d’armata della Confederazione del Nord, partecipò alla guerra franco-prussiana del 1870. Salì al trono di Sassonia il 29 ott. 1873 e regnò circondato dalla stima del popolo. ...
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Città dell’Inghilterra centrale (348.000 ab. nel 2008), nella contea omonima.
Centro fortificato dei Britanni, fu ricca e importante in età imperiale romana, con il nome di Ratae Coritanorum. In epoca [...] sassone fu sede vescovile fino all’874; nel 12° sec. ebbe la prima carta di diritti; durante le guerre civili del 17° sec. fu teatro di violenti conflitti.
Il titolo di conte di L. fu concesso da re Stefano a Robert II de Beaumont (1104-1168), ...
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Teologo luterano (Winnenden 1552 - Dresda 1610). Fautore del luteranesimo più rigido, fu nel 1577 chiamato a Wittenberg come soprintendente e prof. di teologia. Qui L. combatté duramente il filippismo, [...] sicché nel 1587, quando col duca Cristiano la corte sassone inclinò al cripto-calvinismo, egli dovette andarsene a Brunswick, dove si trovò impegnato nella polemica intorno alla dottrina dell'ubiquità. Tornato a Wittenberg nel 1591, da allora si ...
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Scrittore satirico tedesco (Wittenburg 1701 - Berg, presso Eilenburg, 1760). Figlio di un predicatore, studiò diritto a Rostock e a Jena, fu poi precettore a Lubecca, funzionario a Wismar. Nel 1741 passò [...] all'amministrazione sassone, ma le sue troppo libere espressioni sulla conduzione della finanza pubblica indussero il potente ministro Brühl a imprigionarlo (1749). Liberato due anni dopo, ma non più reintegrato nella sua carica, visse sino alla ...
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sassone
sàssone (ant. o poet. sassóne) agg. e s. m. e f. [dal lat. Saxon -ŏnis]. – 1. Relativo alla Sassònia, regione storica e geografica della Germania centro-orientale, e (con questo sign. anche sost.) ai suoi abitanti, antichi (i Sàssoni,...
sassoniano
agg. e s. m. [dal nome della Sassonia (v. sassone)]. – In geologia, il piano medio del permiano, rappresentato soprattutto da arenarie rosse e conglomerati di facies subdesertica, molto sviluppato nella regione germanica.