La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Osservatori, laboratori e orti botanici
Mara Miniati
Alessandro Tosi
Osservatori, laboratori e orti botanici
Osservatori e laboratori
di [...] di Danzica Johannes Hevelius. Egli si dedicò soprattutto allo studio della Luna e disegnò le prime carte del satellite terrestre durante tutte le sue fasi, pubblicando nel 1647 un'opera fondamentale, la Selenographia. Costruì egli stesso telescopi ...
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CICCOLINI, Ludovico Maria
Luigi Briatore
Nacque a Macerata, in famiglia patrizia, da Delio e da Camilla Buonomini il 22 nov. 1767, Ivi compì gli studi e si formò, almeno inizialmente, alla scuola dell'abate [...] a Roma, Bologna, Milano e Parigi dal 1792 al 1810; le fasi delle eclissi, gli aspetti planetari, le eclissi dei satelliti di Giove; questioni di cronologia connesse ai meccanismi dei calendari.
A Roma, nel 1817, diede alle stampe le formule per la ...
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(lat. Mars)
Religione
Antica divinità italica, corrispondente al dio greco Ares e venerata soprattutto come dio della guerra; fu assai più venerata e popolare tra gli Italici che non Ares tra i Greci. [...] cm/s2; la velocità di fuga 5 km/s. La riflettività media della sua superficie è circa il 16%.
M. possiede due piccoli satelliti, Fobos e Deimos, scoperti nel 1877 da A. Hall. Forse si tratta di frammenti di un unico oggetto (un pianetino di tipo C ...
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Astronomia
F. astronomico Apparecchiatura utilizzata per misurare il flusso luminoso proveniente da sorgenti celesti, montata normalmente nel piano focale di un telescopio astronomico. A differenza della [...] infrarosse, può essere risolto completamente solo ricorrendo a f. automatici montati su palloni stratosferici, razzi o satelliti, con telescopi anch’essi raffreddati.
Fisica
In ottica, apparecchio per la misurazione di intensità luminose; si ...
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Matematico (Nancy 1854 - Parigi 1912), tra i più grandi dell'età a cavallo tra i secc. 19º e 20º; cugino di Raymond. Fu tra i più grandi matematici francesi del sec. XIX. L'attività scientifica veramente [...] figure di equilibrio delle masse fluide. Fra gli altri studi astronomici di P., notevoli quelli sull'origine dei satelliti e sugli anelli di Saturno. 5) Epistemologia. Gli scritti di contenuto generale e filosofico appartengono all'ultimo decennio ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Mathematica mixta
Curtis Wilson
Niccolò Guicciardini
Alan E. Shapiro
Mathematica mixta
Astronomia
di Curtis Wilson
Nel XVIII sec. l'accuratezza [...] che andava da Granville a ovest sino a Strasburgo a est, determinando le differenze di longitudine sulla base dell'eclissi dei satelliti di Giove; da queste misure dedusse nuovamente che la Terra era allungata ai poli.
Le spedizione in Lapponia e in ...
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AMICI, Giovanni Battista
Giorgio Abetti
Nacque il 25 marzo 1786 a Modena, dove fu istruito nella matematica da Paolo Ruffini; compiuti rapidamente i corsi all'università di Bologna, ottenne il diploma [...] già nel 1820 iniziava con questi osservazioni astronomiche del diametro del sole, di eclissi, di Giove e di Saturno e loro satelliti, di comete, come quella di Halley e donò uno dei suoi micrometri a separazione di immagini al Santini, il quale se ...
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L'Eta dei Lumi: astronomia. L'astronomia stellare
Michael Hoskin
L'astronomia stellare
Alla fine del XVII sec. l'astronomia 'stellare', cioè lo studio delle stelle come corpi individuali nello spazio, [...] analogo, la loro luce arrivava sulla Terra alla stessa velocità, indipendentemente dalla distanza che aveva percorso; lo studio dei satelliti di Giove dimostrò che la velocità della luce era la stessa sia che la luce fosse diretta sia riflessa. In ...
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(X, p. 926)
Le c., come gli asteroidi o piccoli pianeti, rappresentano i resti di quegli agglomerati originari (planetesimi) formatisi nel disco protoplanetario, da cui si sono poi gradatamente ''costruiti'' [...] portò allora alla formazione dei pianeti giganti come Giove e Saturno, e al loro corteo di grandi e piccoli satelliti. Analogamente si formarono anche Urano e Nettuno, ma su tempi scala relativamente più lunghi. Questo ritardo implicò probabilmente ...
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. Termine (ingl. Exobiology) introdotto da J. Lederberg nella riunione del COSPAR (Commettee on Space Research) tenutasi a Nizza nel 1957, per denominare il ramo della biologia che indaga sulle possibilità [...] che per ora non è suffragata da alcun dato positivo (C. Sagan, 1964). Lo stesso si può dire per Saturno. Sui satelliti di Giove e Saturno, e sui pianeti più esterni si sa troppo poco per poter formulare ipotesi. Anche meno, naturalmente, si conosce ...
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satellite
satèllite s. m. [dal lat. satelles -lĭtis, con il sign. 1 a, trasferito all’ambito astronomico da J. Kepler (1610)]. – 1. a. In origine, guardia del corpo, persona armata che accompagna e segue ovunque un monarca, un principe, un...
luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità è dovuta a riflessione della luce del...