Titania Il satellite maggiore di Urano e il penultimo in ordine di distanza dal pianeta. Fu scoperto da W. Herschel nel 1787. Ha un diametro di 1580 km, una massa di 3,5∙1021 kg e una densità di circa [...] . La sua superficie ha una riflettività di circa il 28%. Presenta strette analogie con il vicino Oberon: i due satelliti, infatti, oltre che dimensioni quasi identiche, hanno densità e albedo simili. Si pensa che entrambi consistano per circa la ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] introdotte da Lagrange nelle memorie del 1766 concerne il calcolo di v−3, l'inverso del cubo della distanza tra il pianeta o satellite perturbante e quello perturbato. Lo sviluppo in serie di Taylor per v−3 è esprimibile in termini di (1−2qcosθ+q2)−λ ...
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Religione
Dio delle acque e in particolare delle acque correnti nella più antica religione romana, poi dio del mare in seguito all’identificazione con il greco Posidone (4° sec. a.C.). Le sue feste, Nettunali, [...] Le orbite di Tritone e Nereide sono, invece, inclinate rispettivamente di 20° e di 30°; inoltre, Tritone, unico fra i satelliti maggiori del Sistema solare, si muove nel senso retrogrado (cioè nel verso opposto a quello di rotazione del pianeta). Per ...
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sonda Strumento, dispositivo o impianto usato per esplorazioni, perforazioni, coltivazioni minerarie, misurazioni fisiche, rilievi o manualità di carattere scientifico e tecnico.
Agraria
S. dinamometrica [...] di Giove.
Sottosistemi di bordo
Sistema di comando. Molti aspetti costruttivi delle s. spaziali sono comuni ai satelliti artificiali per cui si suddivide una s. spaziale in sottosistemi funzionali, preposti a controllare o svolgere varie funzioni ...
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(gr. Τρίτων) mitologia Dio marino degli antichi Greci, detto di solito figlio di Posidone e di Anfitrite; considerato talvolta in tarde leggende dio del Lago Tritonide (o Palude Tritonia) in Libia, ha [...] di azoto, con tracce di metano, e che la pressione al suolo è di appena 2∙10–5 bar. La superficie del satellite presenta una notevole varietà di strutture: fra queste, le chiazze scure circondate da un bordo brillante, la cui natura è tuttora incerta ...
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La grande scienza. L'astronomia multicanale
Lodewijk Woltjer
L'astronomia multicanale
Per lungo tempo le osservazioni astronomiche sono state effettuate soltanto nella parte visibile, od 'ottica', [...] che avvengono in zone assai distanti dell'Universo, a redshift dell'ordine dell'unità. Nel 1999 sono stati lanciati due grandi satelliti: il Chandra dalla NASA e l'XMM-Newton dall'ESA. Il primo ha una risoluzione angolare migliore di 1″, il secondo ...
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Astronomo, matematico, geodeta (Minden, Vestfalia, 1784 - Königsberg 1846). Autodidatta, calcolò (1804) l'orbita della cometa di Halley: assistente (1806) nell'osservatorio privato di J. H. Schröter a [...] distanza stellare (parallasse della 61 Cygni); scoprì i moti orbitali di Sirio e Procione, intuendo l'esistenza di satelliti perturbatori. Partecipò col generale G. Bäyer alla misurazione del grado di meridiano della Prussia orientale (1832), ideando ...
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X-astronomia Settore dell’astronomia (detto anche astronomia X o astronomia nel campo dei raggi X) che utilizza osservazioni nel campo dei raggi X per lo studio di sorgenti astronomiche.
Generalità
L’intervallo [...] terrestre è completamente opaca ai raggi X per cui è necessario portare gli strumenti fuori da essa per mezzo di razzi o satelliti artificiali. Il primo corpo celeste osservato nei raggi X fu il Sole (1949), con contatori Geiger a bordo di un razzo ...
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Famiglia di astronomi e geodeti di origine italiana, trasferitasi in Francia. Gian Domenico (Perinaldo, Imperia, 1625 - Parigi 1712), fu il capostipite della famiglia e il suo più illustre componente. [...] membro dell'Accademia reale delle scienze e chiamato a Parigi, dove divenne direttore dell'osservatorio allora fondato. Scoprì 4 satelliti di Saturno e la divisione dell'anello di questo pianeta, studiò il fenomeno della luce zodiacale; con M. Richer ...
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vènto solare Flusso di particelle ionizzate che, a causa dell'espansione della corona solare, viene emesso continuamente dal Sole e si diffonde nello spazio interplanetario, dove si confonde con la materia [...] da questo flusso di particelle, che hanno una velocità media di 500 km/s: interagendo con il campo magnetico terrestre, il v.s. provoca le aurore polari e può causare vere e proprie tempeste magnetiche, che interferiscono con sonde e satelliti. ...
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satellite
satèllite s. m. [dal lat. satelles -lĭtis, con il sign. 1 a, trasferito all’ambito astronomico da J. Kepler (1610)]. – 1. a. In origine, guardia del corpo, persona armata che accompagna e segue ovunque un monarca, un principe, un...
luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità è dovuta a riflessione della luce del...