Poeta portoghese (1724-1772). Fu uno dei fondatori dell'Arcádia Lusitana e traduttore di Orazio. Svolse interessanti idee sulla drammatica nell'atto unico Theatro Novo (1766; pubbl. post. 1778) e legò [...] il suo nome all'armoniosa Cantata de Dido inserita in Assembleia ou Partida (pubbl. post., 1778), satira della società contemporanea rappresentata nel 1766. ...
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Poeta (Fontenoy-le-Château, Épinal, 1750 - Parigi 1780). Di umili origini, studiò nel collegio di Dole; quindi partecipò a un concorso poetico a Parigi con Le poète malheureux (1772), in cui accusava la [...] famiglia, la società, l'ambiente della sua scarsa fortuna. Si dedicò poi alla satira (Ode sur le jugement dernier, 1773; Le carnaval des auteurs, 1773) e fu tra gli avversarî più accaniti dei "philosophes" (Le dix-huitième siècle, 1775; Mon apologie, ...
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(App. III, I, p. 502)
Scrittore svizzero tedesco, morto a Neûchatel il 14 dicembre 1990. Sempre assai prolifico, anche a rischio di ripetere stereotipi non più persuasivi, a suggello della sua migliore [...] e attuale, la minaccia atomica su scala planetaria, con gli strumenti a lui consueti, e qui particolarmente graffianti, della satira e del grottesco, giungendo all'atroce conclusione di un mondo affidato ormai a un'umanità degenere e impazzita. Assai ...
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Scrittore ucraino (Sylivka, Poltava, 1931 - Kiev 1980), fratello di Hryhorij. Legato soprattutto al mondo contadino, che dipinse sia nella sua realtà attuale sia nella memoria delle sue radici, fu anche [...] abile nel ritrarre i suoi contemporanei con piglio arguto e ricco di un umorismo spesso sfociante in satira mordace. Tra le sue raccolte di racconti si ricordano: Zav´jaz´ ("La gemma", 1966); Bat´kivs´ki porohy ("Soglie paterne", 1972); Krajnebo (" ...
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Poeta greco della commedia attica antica, contemporaneo di Cratino e di Eupoli (5º sec. a. C.), autore di 40 commedie di cui abbiamo 10 titoli (Europa, La nascita di Atena, I soldati, ecc.) e pochi frammenti. [...] Caratteristiche della sua commedia erano gli attacchi agli uomini politici e la satira letteraria o mitologica. È ricordato anche come giambografo. ...
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KRAUS, Karl
Alda MANGHI
Scrittore austriaco di origine ebraica, nato a Gitschin nei Sudeti il 28 aprile 1874, morto in questi ultimi anni.
Collaboratore in un primo tempo del Simplicissimus, fondò poi [...] Die Fackel, temuto per l'acutezza della sua satira e la violenza della sua polemica. La campagna antimilitarista in Versen (1916-25), dai quali appare chiaramente come la sua violenza satirica non sia che un'arma di difesa di un intimo amore per il ...
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Narratore olandese, nato ad Amsterdam il 10 ottobre 1884.
Dopo tre volumi di racconti fantastici, Ftmtastische Vertellingen (1919-1924), in cui è chiara l'influenza di Edgar Allan Poe, B. trova il proprio [...] tono nel breve romanzo Blokken ("Blocchi") del 1931, satira contro il collettivismo, e nel forte romanzo Bint (1934), ambientato in una scuola di terrore. Caratteristico di B. è l'ingrandimento fantastico, talvolta grottesco, talvolta mostruoso, ...
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Scrittore inglese (Hampstead 1903 - Combe Florey, Somerset, 1966). Esordì con una biografia, Rossetti (1928), genere cui tornò con Edward Campion (1935). Fin dai primi romanzi, Decline and fall (1928) [...] e Vile bodies (1930), affermò i caratteri salienti della sua prosa: stile accuratissimo, delicata allusività, gusto per una satira di sapore leggermente farsesco. Ai romanzi ha alternato la pubblicazione di libri di viaggio fra i quali: Remote people ...
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Poeta inglese (Londra 1688 - Twickenham, Middlesex, 1744). Poeta tra i maggiori del suo tempo, nelle opere di P. lo spirito classico della poesia inglese giunse all'apice. Della poesia, che ha per argomento [...] di Shakespeare che gli attirò le censure del critico L. Theobald, del quale P. si vendicò facendone l'eroe del poema satirico The dunciad (1728). L'opera venne rivista e accresciuta a più riprese: nel 1729 vide la luce The dunciad variorum, con ...
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Poeta tedesco (Francoforte sull'Oder 1530 circa - Langenfeld, Brandeburgo, 1599). Pastore luterano, scrisse canti religiosi, ma soprattutto opere di etica e di didattica, tra cui: Die Lautere Wahrheit [...] (1585), sui doveri dell'uomo d'armi; Christliche Warnung des Treuen Eckart (1588), articolata visione sull'oltretomba con tonalità anche di satira; Speculum mundi (1592), commedia sulla vacuità della vita dei nobili, con felici caratterizzazioni. ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...