Scrittore sudafricano di lingua inglese (Pietersburg 1903 - Brighton 1973). S'impose con il romanzo Turbott Wolfe (1926; trad. it. 1971), aspra denuncia della segregazione razziale; soggiornò quindi in [...] ), segnata nei modi dall'incontro con la cultura orientale, la sua poesia si volse a un'incisiva e originale satira sociale: The dorking thigh, and other satires (1945); Borderline ballads (1955); Celebrations (1972). Oltre a volumi di racconti (I ...
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Scrittore nigeriano, meglio noto come A. Igoni Barrett (n. Port Harcourt 1979). Autore tra i più interessanti della letteratura nigeriana odierna, ha esordito nella narrativa con la raccolta di racconti [...] or something like that (2013; trad. it. 2018). Con il suo primo romanzo, Blackass (2015; trad. it. 2017), kafkiana satira sull’ambiguità delle categorie razziali e sessuali in uso nel mondo occidentale, ha confermato la sua abilità nel giocare con i ...
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Letterato, musicista e architetto portoghese (Évora 1470 - ivi 1536), compilatore di un Cancioneiro geral che porta il suo nome, pubblicato a Lisbona nel 1516. In esso sono raccolte poesie di 286 autori [...] parte delle poesie del Cancioneiro rientrano nell'imitazione della scuola allegorico-dantesca spagnola, sebbene non vi manchino esempî di satira sociale. R. lasciò anche due opere storiografiche: Vida e feitos de D. João II (post., 1545) e Miscelânea ...
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Scrittore serbo (Senta 1855 - Soko Banja, Niš, 1906). Nei suoi racconti rievocò l'ambiente patriarcale della natia Voivodina (Pop-Ćira i pop-Spira "Pop Ćira e pop Spira", 1898) e descrisse la vita a Niš [...] ", 1895; Zona Zamfirova, 1903) e alla periferia di Belgrado (Kir Geras "Padron G.", 1907) con toni affettuosamente umoristici, che si trasformano in satira pungente nel descrivere la penetrazione in Serbia della civiltà occidentale (Vukadin, 1896). ...
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BRACA, Vincenzo
Enrico Malato
Nacque, probabilmente a Salerno, nel 1566. Il suo nome fu in certo modo riscoperto, nella seconda metà del secolo scorso, allorché vennero successivamente alla luce le [...] nome del B. come quello dell'autore più vigoroso e più notevole di quel particolare genere letterario.
Un passo di "una satira rarissima" di Giambattista del Pino, l'autore del poemetto sul Trionfo di Carlo V, messo in rilievo dal Torraca (Studi, pp ...
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Letterato italiano (San Donà di Piave 1862 - Procaria, Ceres, 1951); prof. di letteratura italiana, dal 1896 al 1934, nelle univ. di Messina, Pisa, Pavia, e Torino; direttore (1918-37) del Giornale storico [...] -29), senatore del regno (1929). Fra i suoi studî di critica e storia letteraria, notevoli specialmente: Un decennio della vita di m. P. Bembo, 1521-1531 (1885); La satira italiana (2a ed., 2 voll., 1945); l'ediz. commentata del Cortegiano (1894). ...
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Celebre romanzo in cinque libri di F. Rabelais, pubblicato tra il 1532 e il 1564. Narra la storia del gigante Gargantua, che la madre Gargamelle partorì da un orecchio e venne poi educato a Parigi, e di [...] suo figlio Pantagruel, che conquistò il regno dei Dipsodi e girovagò per le più singolari terre del mondo. Le prodezze dei due giganti e dei loro compagni costituiscono una brillante satira della società francese del tempo. ...
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Scrittore tedesco (Gelnhausen, Assia, 1621 circa - Renchen, Offenburg, 1676). Narratore dallo stile personale e dalla vena rigogliosa, estraneo al mondo galante e alle sue forme e quindi tanto più legato [...] ., in 6 libri, 1669), prototipo del genere tipicamente tedesco dell'Entwicklungsroman, in cui narrò con i toni della satira morale le traversie picaresche di un giovane sullo sfondo della guerra dei Trent'anni. I cosiddetti Simplizianische Schriften ...
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Scrittore tedesco (Amburgo 1916 - Poschiavo 1991). Dopo aver studiato in patria e in Inghilterra, emigrò nel 1933 in Palestina ove rimase fino al 1936. Diplomatosi sceneggiatore a Salisburgo nel 1937, [...] sua attività di scrittore, e già i suoi primi racconti, Lieblose Legenden (1952), ne denunciano la tendenza verso la satira e il grottesco. Ha scritto, sulla stessa traccia, alcuni romanzi, Paradies der falschen Vögel (1953), e, più fortunati, Tynset ...
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Scrittore spagnolo (Vidanes, León, 1706 - Bologna 1781); gesuita, fu professore di teologia a Segovia, Santiago e Pamplona. Nel 1767, a causa del decreto di espulsione dei gesuiti dalla Spagna, si rifugiò [...] fino alla morte. È autore di satire, opuscoli polemici e composizioni poetiche. La sua opera principale è la Historia del famoso predicador fray Gerundio de Campazas, alias Zotes (I, 1758; II, 1768), satira dell'oratoria sacra del suo tempo. ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...