Scrittore tedesco (Giessen 1610 - Amburgo 1661). Predicatore e consigliere concistoriale del langravio di Hessen-Rheinfels a Braubach (1646-49) e poi pastore ad Amburgo (dal 1649 alla morte), fu prosatore [...] fra i più consapevoli del suo tempo, lottando con le armi della predica popolareggiante e ancor più della satira a favore di una scuola e di una moralità meno passatistiche; sintomatici: Freund in der Noth (1657); Salomo oder Vorbild eines guten ...
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Autore drammatico francese (Saint-Germain-enLaye 1887 - Parigi 1945). Le sue prime pièces (Le Rubicon, 1910; L'heure du berger, 1922; L'homme enchaîné, 1923) non passarono certo inosservate ma non ottennero [...] il successo de La prisonnière (1926), un soggetto audace trattato con grande sensibilità e serietà. La satira è invece molto evidente in Vient de paraître (1927), Le sexe faible (1929), La fleur des pois (1933); affiora una vena di amarezza in Les ...
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Scrittore spagnolo (sec. 16º-17º), interprete e insegnante di lingua spagnola a Parigi, scrisse i Diálogos familiares (1619) per apprendere le lingue castigliana e francese; è autore anche di una seconda [...] parte del Lazarillo (1620), indipendente dalla seconda parte pubblicata anonima nel 1555, in cui si fa più acuta la satira del clero e dell'Inquisizione. ...
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Scrittore haitiano di lingua francese (Port-au-Prince 1907 - ivi 1944). Dopo studî in Europa, rientrò nel 1927 a Haiti, dove fu tra i fondatori della Revue indigène (1927-29). Nel 1930 pubblicò il volume [...] di racconti La proie de l'ombre, cui seguirono l'anno dopo Les fantoches, satira della classe dirigente, e La montagne ensorcelée, romanzo rurale ispirato all'indigenismo. Nel 1934 fondò il partito comunista di Haiti; arrestato ed esiliato in Europa, ...
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Poeta satirico inglese (Dodbrooke, Devonshire, 1738 - Somers Town, Londra, 1819). Laureatosi in medicina (1767), prese due anni dopo gli ordini sacri e andò in Giamaica, tornando in patria nel 1773. Si [...] affermò pubblicando, con lo pseudonimo di Peter Pindar, le Lyric odes to the Royal Academicians (1782-85), divertente satira degli accademici e delle loro opere. Incoraggiato dal successo, fece seguire Farewell odes to the Academicians (1786). Con ...
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Scrittore tedesco (Mülheim an der Ruhr 1745 - Bochum 1824). Medico di professione, scrisse opere di diffusione scientifica (Die Entzifferungskunst deutscher Zifferschriften, 1782, e Skizze einer Zeit- [...] , 1809). Ma il suo nome è rimasto legato alla Jobsiade (3 parti, 1874-99), poema parodistico illustrato dallo stesso K., satira del costume e del gusto concepita sulla vena del romanzo picaresco. Già prima, sulla stessa traccia, K. aveva scritto Der ...
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Poeta scozzese (fiorito tra il 1460 e il 1530), il maggiore chauceriano scozzese del suo tempo. Scrisse brillanti allegorie, quali The Thrissil and the Rois (1530) sull'unione della Scozia (il cardo) e [...] dell'Inghilterra (la rosa); la vivacissima e grottesca Dance of the sevin deidly synnis (1503-1508); la satira misogina The twa maryit women and the wedo (1508 circa); poemetti religiosi e meditativi. ...
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Poeta (Venezia 1757 - Belluno 1832). Fu per quasi vent'anni console marittimo dell'ordine dei Cavalieri di Malta a Venezia. Si occupò anche di scienze naturali, di matematica, di medicina. Dopo la caduta [...] della Repubblica Veneta fu cancelliere del tribunale di Belluno. Piene di garbo e di brio, anche nella satira e nella sensualità, le sue poesie in veneziano raccolte in tre volumi (Venezia, 1817); alcune di esse rimasero popolari, come La biondina in ...
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Scrittore francese (n. Le Mans 1527 - m. 1555). Parente e amico di P. Ronsard, vicino ai poeti della Brigade, pubblicò nel 1554 i Sonnets, odes et mignardises amoureuses de l'Admirée, d'ispirazione petrarchista. [...] Postuma (1562) apparve la sua opera più celebre, i Dialogues non moins profitables que facétieux, in prosa, satira moralistica dei vizî e delle follie delle diverse classi sociali. ...
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Teologo protestante e poeta satirico (Bruchenbrücken 1500 circa - Neubrandenburg 1553), discepolo di Carlostadio, poi di Lutero; insegnante a Eisenach, parroco a Sprendlingen (1528-39), parroco e predicatore [...] ultimo (1553) sovrintendente a Neubrandenburg. Scrisse inni (Geistliche Lieder) assai popolari, ma è più noto per le opere di satira contro i non luterani, in versi (Buch von der Tugend und Weisheit, 1550; e specialmente le Etliche Fabeln Esopi, 1534 ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...