Scrittore inglese (Bristol 1774 - Keswick 1843), di solito associato ai laghisti; fu infatti in rapporti amichevoli con W. Wordsworth e S. T. Coleridge. Con quest'ultimo vagheggiò un progetto di società [...] per la morte di Giorgio III, il cui regno è interpretato in un senso strettamente conservatore; ciò attirò a S. una sferzante satira da G. Byron con la poesia di uguale titolo. Delle molte altre sue opere, si ricordano: Life of Wesley (1820); Omniana ...
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Scrittore tedesco (Oberkassel, presso Bonn, 1815 - Zurigo 1882). Compì studî teologici a Berlino, e si abilitò nel 1836 a Bonn docente di storia della Chiesa, allontanandosi poi dall'ortodossia della chiesa [...] K. (Bonn 1810 - Londra 1858) è autrice del romanzo Hans Ibeles in London (2 voll., post., 1860), violenta satira sui rifugiati politici tedeschi a Londra. In collaborazione col marito scrisse un vol. di racconti (Erzählungen, 1849), ispirati ai ...
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(I, p. 730; App. I, p. 57; II, I, p. 67; III, I, p. 39; IV, I, p. 50)
Evoluzione del quadro politico. - La decolonizzazione dell'A. si è praticamente conclusa nel 1975-76 con l'indipendenza raggiunta dalle [...] sorcier blanc à Zangali, 1969) e racconti (Lettres de ma cambouse, 1964; Histories queue-de-chat, 1971).
Gustosa ma feroce satira della mediocrità tronfia e supponente degli immigrati europei sono Une vie de boy (1956) e Le vieux nègre et la médaille ...
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KESTEN, Hermann
Aloisio RENDI
Scrittore tedesco, nato a Norimberga il 28 gennaio 1900. Dopo gli studî in lettere e una tesi di laurea su Heinrich Mann, collaborò a diversi periodici letterarî e case [...] tradizionali. Lo stesso carattere hanno Glückliche Menschen (ivi 1931; trad. it., a cura di U. Barbaro, Lanciano 1933, Milano 1953), satira dell'ambiente piccolo borghese in un quartiere di Berlino, e Der Scharlatan (ivi 1932; trad. it., a cura di U ...
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FABRIZI, Alvise Cinzio de'
Francesco Piovan
Ben poco si sa della vita di questo scrittore veneziano, il cui vero cognome doveva essere Cinzio, stando ai documenti noti e all'uso costante del Sanuto [...] ... e più bello".
L'opera era appena uscita che già cominciavano i primi guai per il suo autore. Uno dei bersagli della sua satira erano i frati minori osservanti di S. Francesco della Vigna (convento in cui, fra l'altro, si trovava un suo cognato di ...
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CELANO, Carlo
Rosalba Galvagno
Figlio di Salvatore e di N. Picciacchi, nacque a Napoli nel 1617.
Si dedicò non soltanto agli studi giuridici nei quali conseguì la laurea nel giugno del 1642, ma anche [...] 1687, t. 1, p. 114).
Se, come innamorato della sua città, il C. ebbe una meritata fama, come autore teatrale e satirico fu al centro non solo di interesse ma anche di polemiche. La sua produzione drammatica si iscrive tutta all'interno di quel teatro ...
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ANISIO (Anisi, Anicio), Giovanni Francesco (Giano)
Anna Buiatti
Nacque nel Napoletano, forse a Sarno, da famiglia di origine francese. La data di nascita, sulla quale manca l'accordo, si può collocare [...] , in cui l'A. si compiace di vagheggiare un clima di impossibile idillio.
Ma l'A. si riteneva particolarmente portato per la satira di tipo oraziano e il suo impegno in questo senso è dimostrato da sei libri di satire in esametri, forse la parte più ...
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Giornalista, critico e poeta inglese (Southgate, Middlesex, 1784 - Putney 1859). Al centro della vita letteraria inglese per molti anni, portò per primo all'attenzione la poesia di J. Keats e P.B. Shelley [...] , con W. Hazlitt, pubblicò saggi letterarî, poi ristampati col titolo The round table (1817). Nel 1812 fu imprigionato per una satira contro il principe reggente. Nel 1816 circa presentò Keats a Shelley, dando così inizio all'amicizia tra i due poeti ...
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Poeta greco (570 circa - 485 a. C.). Della sua produzione poetica ci sono giunti solo frammenti, sufficienti però per apprezzare la pensosa grazia delle elegie, la forza dei giambi, l'esaltazione dell'eros [...] e raffinata unita a tristezza sincera, seppure meno profonda che in Mimnermo, mentre mostra vigore e crudezza nell'invettiva e nella satira dei giambi (per es. contro il nuovo ricco Artemone). Ma A. cantò soprattutto il vino e l'amore nei carmi ...
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Linguaggio artificiale, costituito con lessico in parte volgare o dialettale e in parte latino, ma con morfologia, sintassi, metrica e prosodia latina. Ha le sue prime manifestazioni nella letteratura [...] . furono il fastidio nei confronti della solennità classica e dei suoi imitatori, e intenzioni di parodia letteraria e di satira sociale. Tra i maccheronici italiani posteriori a Folengo: B. Bolla bergamasco (Nova novorum novissima sive Poemata stilo ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...