Scrittore (Modena 1565 - ivi 1635). La sua figura di autore si impose nella letteratura italiana soprattutto con la composizione de La secchia rapita (1621), poema eroicomico con il quale T. tentò di dare [...] serie, in realtà queste ultime valgono assai poco; gustose, invece, quasi sempre, quelle comiche e sarcastiche (le stesse attitudini alla satira e al comico appaiono in un suo gruppo di sonetti); e in definitiva il poema non fa che continuare la ...
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chimica Denominazione generica di metodi d’analisi, di tipo prevalentemente qualitativo. letteratura Scritto di carattere specifico o monografico, di limitata estensione, in cui l’autore analizza criticamente [...] proprio delle prime origini del s., fu molto accentuato in un’età, quale il Settecento inglese, in cui la satira dei costumi e il vagheggiamento di forme ideali di società costituivano motivi dominanti in letteratura. Le opinioni erano illustrate con ...
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Scrittore israeliano (n. Gerusalemme 1954). Rappresentante tra i più significativi della letteratura israeliana e noto per l'apertura delle sue posizioni liberali, la sua produzione è segnata in modo significativo [...] cittadini dello stato di Israele. Ricordiamo, inoltre, la commedia Gan Riki ("Il giardino di infanzia di Riki", 1990), una satira della società, e il romanzo Sēfer ha-diqdūq ha-pnīmī ("Il libro della grammatica interiore", 1991). Tra le ultime opere ...
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Pseudonimo dello scrittore francese François-Anatole Thibault (Parigi 1844 - Saint-Cyr-sur-Loire 1924). Non fu grande creatore di personaggi, ma seppe esprimere con evidenza e ironia i suoi gusti, le [...] e Le jardin d'Épicure (1895) furono i due libri che aprirono all'autore le porte dell'Accademia (1896). Infine, la vena satirica contro la società del suo tempo si fa più scoperta e volterriana nel ciclo di romanzi L'Histoire contemporaine (L'orme du ...
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Poeta e favolista francese (Château-Thierry, Champagne, 1621 - Parigi 1695). È ricordato soprattutto per le Favole (1668-94); ispirate di frequente da quelle di Esopo e di Fedro e caratterizzate da uno [...] de Psyché et de Cupidon (1669), il Poème de la captivité de Saint Malc (1673), il Poème du Quinquina (1682), la satira Le Florentin (1674, contro Lulli). Nel 1683 fu eletto all'Académie française. Nella "querelle des anciens et des modernes", si ...
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Scrittore tedesco, nato a Colonia il 2 dicembre 1917. Figlio di uno scultore, ha avuto una giovinezza avventurosa (è stato apprendista libraio, studente universitario, garzone in una bottega di falegname, [...] Dopo i racconti venati di umorismo di Unberechenbare Gäste (1956), il libro di viaggio Irisches Tagebuch (1957) e la satira sociale di Doktor Murkes gesammeltes Schweigen (1958), B. ha confermato con il romanzo Billard um halbzehn (1959), ambizioso ...
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LAVRENËV, Boris Andreevič
Anjuta MAVER
Scrittore, nato a Cherson il 17 luglio 1891, morto a Mosca il 7 gennaio 1981. Iniziò le sua attività (1913) come poeta, futurista prima, sotto l'influenza di Gumilëv [...] , III (1927); A. Selivanovskij, Pod dvojnym vozdejstviem (Boris Lavrenëv), in Na Literaturnom postu, VIII (1929); V. Zalesskij, Satira - bez poščady, dramma - bez sentimentov, in Teatr, XI (1949); G. Grakov, V bitve za mir, in Svetskaja literatura ...
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FORTEGUERRI, Niccolò
Matteo Sanfilippo
Nacque a Pistoia il 6 nov. 1674 da Iacopo e Marta Fabroni. La famiglia paterna era di antica nobiltà toscana e aveva dato numerose personalità illustri alla Chiesa [...] 1734 ad alcuni amici di Pistoia.
Dopo il 1715 il F. non scrisse più per la stampa e si limitò alla sua attività satirica, più o meno segreta, e al lavoro quale referendario, cui si aggiunse il 10 ag. 1720 quello di ponente della Consulta, dove operò ...
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BARUFFALDI, Girolamo
Raffaele Amaturo
Nacque a Ferrara il 17 luglio 1675 da Niccolò e da Caterina dei Campi. Compiuti i primi studi di grammatica e di retorica presso i gesuiti nel seminario vescovile [...] cui attraverso l'esaltazione del tabacco, "droga dei poeti, elisir dei letterati", è aperta la via a qualche bel tratto di satira del costume, che prelude per analogia di contenuto, se non per pregi di stile, ad alcuni episodi della poesia del Parini ...
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FORCELLINI, Marco (Marco Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Fratello minore del più noto Egidio, nacque a Campo, frazione di Alano di Piave (oggi Belluno, allora Marca trevigiana), il 25 apr. 1712, da [...] ) e accolse presso di sé il figlio di quello, Uberto, che gli restò vicino fino all'ultimo.
In quel tempo compose la satira Un giorno di carnovale in Parnaso, in cui fa strazio del Facciolati, che egli e il Dalle Laste avevano sempre detestato, sia ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...