GUASCO, Carlo
Dario Busolini
Nacque ad Alessandria il 23 maggio 1724, primogenito del marchese Guarnerio Lorenzo, del ramo di Castelletto d'Erro, a cui succedette nel titolo, e di Maria Violante Turinetti [...] Le Satire di Benedetto Menzini, con note postume di un amico, Rinaldo Maria Bracci. Egli vi aggiunse gli argomenti di ogni satira, integrando le note che erano solo abbozzate e correggendo i tanti toscanismi dei testi. In più incluse un "ragionamento ...
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BADA, Giovanni Battista
Mario Quattrucci
Nacque nel Trevigiano, a Portobuffolé, nella seconda metà del sec. XVIII; in gioventù si dedicò allo studio della matematica, come testimonia un suo trattato [...] albero sotto il quale s'adunava la gente a conversare).
Sembra che al sec. XVII risalga la tradizione di questo genere satirico se si fa fede ad un'opera Del gran Pescador di Dorsoduro. Sghiribizzi giocosi e burlevoli in lingua Venetiana,parte prima ...
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ANELLI, Angelo (pseudonimi: Marco Landi e Niccolò Liprandi)
Riccardo Capasso
Nacque a Desenzano sul Garda il 10 nov. 1761. Compi i primi studi nel seminario di Verona, dedicandosi soprattutto alla letteratura [...] motivi, e l'A. si vendicò facendo rappresentare, in un teatro milanese, durante il carnevale del 1815, un suo libretto satirico Dalla beffa al disinganno (musica di G. Pacini), che colpiva il Monti. L'enorme successo di pubblico spinse le autorità a ...
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Romanziere italiano (Vicenza 1842 - ivi 1911). Indagò nelle sue opere il mondo sentimentale e religioso dei protagonisti (Malombra, 1881; Daniele Cortis, 1884; Piccolo mondo antico, 1895, ritenuto il suo [...] stanchezza, le vie precedenti, e concettualmente si risolve, con la sua polemica contro i "farisei" del cattolicesimo, in una satira del mondo clericale. Troppo glorificato per alcuni anni sia come artista, sia come pensatore e quasi come apostolo di ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] i Gräfin Dolores e Die Kronenwächter. Una vena del r. inglese procede verso il delicato realismo psicologico di J. Austen, la satira pungente di W.M. Thackeray e le affettuose creazioni narrative di C. Dickens, verso le opere varie e sensibili di G ...
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Narratore, drammaturgo, poeta svedese (Stoccolma 1849 - ivi 1912). Autore dotato di una vitalità elementare, si è accostato a forme letterarie sempre diverse e contraddittorie, comunque sostenute da una [...] riforma religiosa in Svezia, ma il successo gli giunse con il romanzo Röda rummet ("La stanza rossa", 1879), satira impietosa della Stoccolma intellettuale del tempo, in cui si valse delle personali esperienze di giornalista. Successivi i lavori ...
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Pur appartenendo a etnie e gruppi linguistici diversi, le popolazioni balcaniche vivono nella medesima area e stanno affrontando con specifiche peculiarità le trasformazioni politiche, sociali ed economiche [...] che vide lo sviluppo di tutti i generi: dalla novella realista con S. Spasse (1914-1989) e J. Xoxa (1923-1979) a quella satirica con Q. Buxheli (n. 1925) e D. Agolli (n. 1931), dal racconto breve con D. Shuteriqi (1915-2003), N. Prifti (n. 1932), D ...
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FRYE, Herman Northrop
Luigi Trenti
Critico letterario canadese, nato a Sherbrooke (Quebec) il 14 luglio 1912, morto a Toronto il 23 gennaio 1990. Compì gli studi teologici e letterari presso le università [...] dei generi letterari (commedia-mythos della primavera; romance-mythos dell'estate; tragedia-mythos dell'autunno; ironia e satira-mythos dell'inverno).
La saggistica di F. comprende circa 400 titoli; documentano il suo ulteriore percorso critico e ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] complessi. Non solo era legato da vincoli di antica data con la famiglia Della Rovere che Erasmo aveva colpito con una feroce satira di Giulio II nel dialogo Iulius Exclusus, apparso nel 1517, ma l'ispirazione di quest'opera dovette apparire al D. di ...
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PALLAVICINO, Ferrante
Mario Infelise
PALLAVICINO (Pallavicini), Ferrante. – Nacque, settimo di 8 figli, a Parma il 23 marzo 1615 da Giangirolamo, marchese di Scipione, e da Chiara Cavalca, figlia del [...] anonimo quasi sicuramente a Venezia attraverso la solita rete di librai compiacenti, con il falso luogo di Cambrai.
Vivacissima satira dei metodi di insegnamento dei gesuiti, l’opera illustrava in 15 lezioni gli insegnamenti di una vecchia ruffiana a ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...