Scrittore cèco (n. presso Mělník 1877 - m. Isola di Mezzo, Ragusa di Dalmazia, 1931). Redattore dal 1908 della rivista Lumír e dal 1918 del giornale Národné Listy ("Giornale nazionale"), fu in politica [...] acceso nazionalista. Come poeta oscilla tra la satira e la lirica riflessiva; nei suoi drammi e nella narrativa prevalgono temi politici. Al contrasto fra sogni e realtà s'ispira una delle sue opere più note, la tragedia Zmoudření Dona Quijota ("Il ...
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Scrittore messicano (Città di Messico 1925 - ivi 1985). Nei suoi romanzi (Casi el paraíso, 1956; La sangre enemiga, 1959; El tiempo de la ira, 1960; La carcajada del gato, 1964; Los sueños del insomnio, [...] 1966) ha descritto con una satira pungente i difetti della società contemporanea. La problematica politica, con particolare attenzione al tema del potere, è stata affrontata in un ciclo di sei romanzi intitolato La costumbre del poder, di cui si ...
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Pseudonimo del poeta bulgaro Dimitar Mitov (Blăsničevo, od. Rumjancevo, Loveč, 1896 - Sofia 1925). Militante bolscevico, poi seguace di A. Stambolijski, fu più volte arrestato e infine ucciso dalla polizia. [...] Esordì come poeta lirico, ma espresse la sua vena migliore nella satira politica e in celebri parodie (Selski bodili "Spine di campo", 1924). Postuma (1945) uscì la raccolta Sticotvorenija ("Poesie"). ...
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Letterato (Rovereto 1754 - ivi 1795). Fervido purista, eseguì spogli linguistici utilizzati dal suo amico A. Cesari. In latino scrisse su Cagliostro il curioso Liber memorialis de Caleostro quum esset [...] Roboreti (1789); in italiano, tra l'altro, il Lazzaretto letterario (1778), satira della letteratura francesizzante; tredici Dialoghi satirici, l'introduzione ad almanacchi roveretani dal 1783 in poi, le Osservazioni intorno ad Orazio (1792), la sua ...
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Giornalista, editore e scrittore svedese (presso Lindesberg, prov. Örebro, 1784 - Dalkarlshyttan 1835). Imbevuto di spirito illuministico, fu il più vivace descrittore del costume morale e sociale della [...] Svezia, durante la prima ondata di entusiasmi romantici; e con la sua briosa satira di tipi e ambienti (Uno von Trasenberg, 1809-1810; Ottar Tralling, 1810-18; Jacques Pancrace von Himmel och Jord, 1818), col suo giornalistico e bozzettistico ...
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Poeta (Firenze 1579 - ivi 1641), gentiluomo di corte e precettore di Leopoldo de' Medici. Dottore in legge e letterato, fu anche discepolo di Galilei nelle scienze matematiche, e lo difese in una delle [...] sue satire, del 1623. In un'altra satira tratta della stessa poesia satirica; le altre hanno di mira i cortigiani, gli ipocriti, il lusso e l'avidità di denaro, l'incostanza dei desiderî. Sette delle sue satire furono pubblicate postume nel 1751, l' ...
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DOTTI, Bartolomeo
Angelo Pellegrino
Nacque nel Bresciano, probabilmente nel 1651, da Pasquino e da Ottavia Vinacesi.
Fin da giovanissimo manifestò particolare inclinazione per la poesia e lo studio [...] non privo di qualche eleganza, ma sempre troppo prolisso nella descrizione dei costumi.
Fonti e Bibl.: E. Levi, Un poeta satirico: B. D., in Nuovo Archivio veneto, XII (1896), pp. 5-77; E. Filippini, Una miscellanea poetica del sec. XVIII contenente ...
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Scrittore statunitense (West Point, New York, 1925 - Los Angeles 2012). Autore ironico di una vasta serie di opere narrative che abbracciano vari temi, dall'ambiguità sessuale alla vita familiare, dalla [...] al romanzo con due tra le sue opere più convincenti: Julian (1964) e Myra Breckinridge (1968), dissacrante incursione satirica tra i miti americani. Scrittore colto e ironico, come ben testimoniano le numerose raccolte di articoli e saggi (Rocking ...
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Scrittore tedesco (Magdeburgo 1796 - Düsseldorf 1840). Volontario nella campagna di Francia del 1815, percorse quindi la carriera della magistratura. Fu promotore di una riforma del teatro, che voleva [...] ; la trilogia Alexis, 1832), il poemetto Tulifäntchen (1830) e la visione mitica Merlin (1832), nei quali l'umorismo satirico si unisce all'evocazione epico-drammatica. I due romanzi Epigonen (1836) e Münchhausen (1838-39) rappresentano, insieme alle ...
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ARIOSTO, Gabriele
Mario Quattrucci
Secondogenito di Niccolò, nacque a Reggio Emilia, dove fu battezzato il 23 febbr. 1477. Colpito da paralisi durante l'infanzia, non poté intraprendere quella carriera [...] ecclesiastica alla quale era stato destinato (cfr. L. Ariosto, Satira I, vv. 205 ss.). A Ferrara, dove la sua famiglia si era trasferita sin dal 1484, conobbe G. B. Nicolucci, detto il Pigna, che dalla viva voce dell'A. raccolse poi molti dati ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...