Scrittore statunitense (Newark, New Jersey, 1933 - New York 2018) di origine ebraica. Enfant terrible della narrativa ebraico-americana, R. ha mantenuto un suo ruolo di coscienza critica nell'ambito di [...] e grottesca che gli alienò per lungo tempo le simpatie della comunità d'origine. Dopo aver allargato la sua corrosiva satira ad altri aspetti della società statunitense (Our gang, 1971, trad. it. Cosa bianca nostra, 1972; The breast, 1972, trad. it ...
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Scrittore e incisore, morto a Roma il 16 maggio 1963. Come scrittore il B. ha approfondito da un lato le sue doti di bozzettista con un gusto sapiente e spregiudicato della satira, dall'altro quelle di [...] polemista, con un impegno che permea ogni suo scritto sotto varie forme e in varie direzioni. Così, se il poeta si muove sempre tra un aperto godimento della natura in tutte le sue manifestazioni e un'ansiosa, ...
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CACCIA (Cazza), Giovanni Agostino
Renato Pastore
Nacque a Novara in un anno da ritenersi compreso nel primo decennio del secolo XVI.
La congettura - essendo distrutti gli atti di nascita dell'Archivio [...] aderirà anche il figlio Giovan Giacomo, oltre a risultare in contatto con i celebri Intronati di Siena, ai quali è rivolta la satira XVI.
Da un unico matrimonio, con una donna premortagli prima del 1548, il C. ebbe due figli, Margherita e il citato ...
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Poeta giocoso, commediografo (Firenze 1660 - ivi 1742). Visse alla corte del granduca di Toscana, ebbe fama di uomo privo di scrupoli e di pudore; ma fu forse migliore della sua fama. Scrisse tra l'altro [...] 7 voll. di Rime piacevoli, 19 commedie (tra cui, satira del costume contemporaneo, il Cicisbeo sconsolato e il Marito alla moda). ...
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Poeta brasiliano (Baía 1633 - Recife 1696). Laureatosi in giurisprudenza a Coimbra, esercitò a Lisbona le funzioni di giudice criminale. Tornato in Brasile non seppe adattarsi all'ambiente, per cui si [...] abbandonò a una vita disordinata che favorì le sue inclinazioni alla maldicenza e alla satira in versi. Felici sono alcuni suoi sfoghi satirici che dipingono la società brasiliana del tempo. Le sue Obras, distinte per argomenti, sono state ...
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Poeta e drammaturgo argentino (Buenos Aires 1754 - Canarie 1809), iniziatore del cosiddetto americanismo letterario con l'Oda al majestuoso río Paraná (1801) nella quale il fiume simboleggia la prosperità [...] economica e culturale del paese. Di L. si conserva soltanto, oltre alla citata Oda, una Sátira, contro l'ambiente letterario di Buenos Aires (1786); perduta è la sua tragedia Siripo (1789) che gli dette fama come autore di teatro. ...
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Commediografo francese (Pont-l'Évêque 1872 - Vittel 1927). In collaborazione con G.-A. de Caillavet, scrisse un gran numero di fortunate commedie: Les travaux d'Hercule (1901); Le sire de Vergy (1903); [...] politica, con un altro collaboratore, E. Arène); Le bois sacré (1911) e L'habitat vert (1913), ambedue di satira letteraria. Dopo la morte del Caillavet scrisse altre commedie con F. de Croisset: Le retour (1921); Les vignes du Seigneur (1923), ecc ...
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Pseudonimo dello scrittore inglese Eric Arthur Blair (Motihari, Bengala, India, 1903 - Londra 1950). Scrittore preciso e chiaro, O. è stato uno dei più lucidi saggisti del suo tempo. Avverso a ogni forma [...] ), che gli ottenne larghi riconoscimenti in Europa e in America e che si colloca, almeno come genere, sulla linea della satira di Swift. Il suo ultimo romanzo, 1984 (1949), è una tetra visione del futuro, che porta alle conseguenze estreme condizioni ...
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Scrittore francese (Parigi 1600 circa - ivi 1674). Autore prolifico di versi, libelli, scenarî di balletti, libri eruditi, novelle, trattati morali, ebbe nel 1635 la carica di storiografo di Francia. Accanto [...] al vivace romanzo picaresco Histoire comique de Francion (pubbl. sotto pseudonimo, 1623), si ricordano la satira del romanzo pastorale Le berger extravagant (3 voll., 1627-28) e L'anti-roman ou l'histoire du berger Lysis (4 voll., 1633-34). ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] L'ingénu (1767), L'homme aux quarante écus (1768), La princesse de Babylone (1768) non sono racconti ma rassegne satiriche delle stravaganze, delle follie e degli abusi ingenerati dalla superstizione e dal fanatismo. Più popolare e famoso tra tutti è ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...