Favolista latino (fine 4º sec. d. C.), di cui si hanno 42 mediocri favole esopiche in metro elegiaco, imitate soprattutto da Babrio. A. dedicò le sue favole a un Teodosio identificabile con Macrobio (che [...] si chiamava Ambrosio Macrobio Teodosio); e uno degli interlocutori dei Saturnali di Macrobio è il giovane Avienus che alcuni identificarono con Aviano. ...
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Grammatico romano, forse di Preneste, vissuto nel periodo augusteo (morì sotto Tiberio). Famoso maestro di grammatica, curò l'educazione dei nipoti di Augusto, Gaio e Lucio. Della sua vasta opera glossografica, [...] , si ha un compendio lacunoso, in 20 libri, di Sesto Pompeo Festo. Si hanno frammenti dei Fasti Praenestini, calendario inciso in marmo ed esposto nel foro di Preneste. Altre opere sull'ortografia, sugli Etruschi, sui Saturnali, ecc. sono perdute. ...
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Scrittore latino (sec. 4º-5º d. C.), originario forse dell'Africa, dell'ambiente pagano di Simmaco. Abbiamo di lui: il commento al Somnium Scipionis di Cicerone, in cui M. espone dottrine filosofiche e [...] una delle fonti più importanti per la cultura filosofico-scientifica del Medioevo, soprattutto tra 9º e 12º secolo; i Saturnalia, che si possono dire l'ultimo esempio del genere letterario simposiaco: l'opera, suddivisa in 7 libri dedicati al figlio ...
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Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] di filosofia pratica, come il Ballo, difesa del ballo e della pantomima considerati passatempi ed elementi di cultura, e i Saturnali, in cui tende a conciliare il mecenatismo dei ricchi e le esigenze degli artisti e letterati poveri. Fra le satire e ...
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Marziale, Marco Valerio
Francesco Ursini
Il poeta degli epigrammi
Poeta latino vissuto nel 1° secolo d.C., Marziale è il più famoso e importante autore di epigrammi. Primo a dedicarsi interamente a [...] due soli versi ciascuno destinati ad accompagnare i regali che i Romani si scambiavano in occasione della festa dei Saturnali; e gli Apophorèta («doni da tavola»), epigrammi dello stesso tipo ma composti per accompagnare i regali che venivano offerti ...
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Saturno
Emanuele Lelli
Il dio romano dell’età dell’oro
Il dio greco Crono è il sovrano degli dei della seconda generazione, quella dei Titani, ma non è un dio molto venerato, e il suo nome diviene a [...] custodita una sua statua con le mani e i piedi fasciati. Le fasce furono tolte alla statua solo all’inizio delle feste Saturnali, che si tenevano a dicembre ed erano tra le più amate e frequentate dai Romani: anche le classi più umili, durante queste ...
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LAMOLA, Giovanni
Guido Arbizzoni
Nacque a Bologna o nel contado bolognese presumibilmente intorno al 1405. Fantuzzi ipotizza che fosse figlio di un Bernardo, lettore di decretali nello Studio bolognese, [...] 1427 nella basilica di S. Ambrogio (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, 73, 1), oltre a un codice antico dei Saturnali di Macrobio, rinvenuto a Lodi. Per Guarino trascrisse il celebre codice di Lodi delle opere retoriche di Cicerone, scoperto ...
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saturnali
s. m. pl. [dal lat. Saturnalia, neutro pl. dell’agg. Saturnalis, der. di Saturnus, nome del dio Saturno]. – 1. Solenne festa religiosa dell’antica Roma, di carattere popolare, che si celebrava in onore del dio Saturno, in un periodo...
sigillari
sigillarî s. m. pl. [dal lat. sigillaria]. – Nell’antica Roma, denominazione degli ultimi dei sette giorni (17-23 dicembre) dei Saturnali, così detti dall’uso di donare statuette riproducenti figure umane o animali (in lat. sigilla).