Jarmusch, Jim
Daniela Daniele
Regista cinematografico statunitense, nato ad Akron (Ohio) il 22 gennaio 1953. Autore di gusto europeo, ha mostrato sempre un profondo interesse per l'incontro tra le culture [...] française diretta da Henri Langlois, dove scoprì la Nouvelle vague francese ma anche i film indiani di Mrinal Sen e SatyajitRay, il cinema africano e cinese. Cominciò così a scrivere racconti simili a sceneggiature e con il suo bagaglio letterario e ...
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Sen, Mrinal
Sergio Di Giorgi
Regista cinematografico bengalese, nato a Faridpur (Bengala Orientale, od. Bangla Desh) il 14 maggio 1923. È una delle figure più importanti del cinema indiano, insieme [...] a SatyajitRay e a Ritwik Ghatak, erede e interprete della ricca tradizione culturale bengalese. Intellettuale impegnato di stretta formazione marxista, con le sue opere ha dato vita spesso ad accesi dibattiti, e in qualche caso ha suscitato veri e ...
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Anderson, Wes
Anderson, Wes (propr. Wesley Wales). – Regista, sceneggiatore e produttore statunitense (n. Houston 1969). Affermatosi insieme all’omonimo Paul Thomas Anderson (v.), ad Alexander Payne [...] ), bizzarro e sontuoso affresco dell’alta borghesia newyorchese, The Darjeeling limited (2007), picaresca avventura indiana dedicata al maestro SatyajitRay, Fantastic Mr. Fox (2009), film animato in stop motion tratto da un classico di Roald Dahl, e ...
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Kiarostami, Abbas
Giovanni Grazzini
Regista cinematografico iraniano, nato a Teherān il 22 giugno 1940. Grafico, fotografo, pittore, si è laureato in Belle arti all'università di Teherān e ha iniziato [...] il sonoro in presa diretta e attori non professionisti, e raccogliendo l'eredità di R. Rossellini e dell'indiano SatyajitRay, tende a una sublime semplificazione del narrato, prossima al minimalismo, e a una limpida resa figurativa. Mescolando la ...
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Dalla ricostruzione al 'problema' di Venezia
Leopoldo Pietragnoli
Maurizio Reberschak
Prologo. La "regina malata"
"Venezia, la nostra città - prezioso patrimonio artistico non solo dell'Italia ma [...] un puntofranco della cultura cinematografica mondiale(341): con il Leone d'oro del 1957 ad Aparajito dell'indiano SatyajitRay ancora una volta rivelò una cinematografia sconosciuta e non commerciale (ma non mancarono gli abbagli, come, nel 1954 ...
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La città del cinema
Gian Piero Brunetta
Il cinema arriva a Venezia
«Andémo, andémo alle vedute vive!»: come un gioioso grido di battaglia questa frase risuona nelle calli, rimbalza e guida la folla [...] riflettori dell’opinione pubblica mondiale, rendendo omaggio ai grandi autori, da Kurosawa a Bergman, da Godard a Kubrick, da SatyajitRay a Ken Russell. Un’attenzione prevalente al grande cinema e agli autori che lo hanno fatto grande piuttosto che ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] , con altrettanta forza come in una delle sequenze finali di Jalsaghar (1958; La sala di musica) di SatyajitRay, dove il protagonista contempla un'interprete (Roshan Kumari) della danza classica indiana. L'attenzione del protagonista, del ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] Dz. Vertov, mentre in Étoile de mer del 1928 Man Ray inserì immagini riprese con una lente reticolata per arrivare all' la fotografia in b. e n. della 'trilogia di Apu' di SatyajitRay (Pather Panchali, 1955, Il lamento sul sentiero; Aparajito, 1957, ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] , sulle pagine dei C. du c. di quegli anni, I. Bergman, Ford, Hawks, Buñuel, Hitchcock, A. Warhol, Jerry Lewis, SatyajitRay, A. Varda. La rivista si mosse di nuovo all'unisono con i tempi e, senza rinnegare la centralità dell'interpretazione critica ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] significativi vanno dal padre del cinema africano il senegalese Ousmane Sembène, all'egiziano Youssef Chahine, dagli indiani SatyajitRay e Ritwik Ghatak, ai brasiliani Glauber Rocha e Nelson Pereira dos Santos, dall'etiope Haile Gerima al maliano ...
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