BORGOGNONI, Teodorico
Antonio Alecci
Figlio di Ugo, nacque a Lucca nel 1205. Ultimo di quattro fratelli, seguì nel 124 il padre a Bologna. Molto probabilmente in giovane età entrò nell'Ordine dei domenicani, [...] delle ferite in generale, il secondo di particolari lesioni, come fratture e lussazioni, il terzo di fistole, cancrene, ernie, scabbia, lebbra, ecc., il quarto della cefalea, paralisi, epilessia, gotta e disturbi della vista.
Gli storici dell'Ordine ...
Leggi Tutto
CONCOREGIO (Concorreggio, Concoreggio, Concorezzo), Giovanni de
Federico Di Trocchio
Figlio di Gabriele, nacque a Milano intorno al 1380 (il colophon della prima edizione del Lucidarium sembra attribuire [...] 1509, di Venezia 1515 e 1521), inizia con la trattazione di alcune malattie del capo: crosta lattea, tigna, scabbia. Per esse si propongono cure fondate essenzialmente su diete adeguate, e sull'applicazione locale di medicamenti quali l'unguento di ...
Leggi Tutto
MORIGGIA, Aliprando
Alessandro Volpone
MORIGGIA, Aliprando. – Nacque a Pallanza, in provincia di Novara, il 5 dicembre 1830 da Carlo e da Rosa Grandi.
Nella città natale frequentò le scuole primarie [...] svolse attività clinica in ospedale, innovando la pratica alla luce della ricerca medico-fisiologica più avanzata. Nel caso della scabbia, per esempio, si batté per risolvere la malattia agendo direttamente sull’acaro che ne è il vettore, per ...
Leggi Tutto
Trasmissione sessuale
Franco Sorice
Le malattie sessualmente trasmesse comprendono un gruppo di patologie - alcune frequenti, certe rare, alcune ubiquitarie, altre quasi esclusivamente limitate a determinate [...] . La diagnosi è facile per la visibilità dei parassiti nella zona interessata e delle loro uova aderenti ai peli. La scabbia è una dermatosi contagiosa dovuta a un acaro (Sarcoptes scabiei); la femmina scava cunicoli nello strato corneo della cute e ...
Leggi Tutto
FRIGIMELICA (Frizimelega, Frisimellica), Francesco
Dagmar Von Wille
Nacque a Padova il 15 genn. 1490 da Iacopo, discendente da una antica casata padovana residente nel palazzo di famiglia a Ponte dei [...] venivano utilizzate nei casi di ulcera e, a immersione o irrorazione, per curare le malattie della pelle, specialmente la scabbia, nonché la sifilide; alla terapia di questa malattia il F. dedicò il De morbo Gallico tractatus e la Lucubratiuncula ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. I nuovi mondi della microscopia
Renato G. Mazzolini
I nuovi mondi della microscopia
Viaggi lunghi, estenuanti e pericolosi permisero ad alcuni [...] nel 1687 le Osservazioni intorno a' pellicelli del corpo umano, in cui descrisse per la prima volta l'uovo dell'acaro della scabbia e il modo in cui gli acari si introducono sotto l'epidermide dopo averla ferita "con l'acuto della testa" (p. 4 ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: scienze della vita. Le malattie nella teoria medica
Danielle Jacquart
Le malattie nella teoria medica
Avicenna, grazie alla definizione secondo cui la medicina è la scienza che [...] salute, del suo Kitāb al-ṭibb al-manṣūrī, citando il pericolo di coabitare a stretto contatto con individui colpiti da scabbia, lebbra, pustole o da affezioni oculari. Più in generale, l'autore consiglia di tenersi a distanza da portatori di malattie ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Geoffrey Chaucer è il primo scrittore inglese che sperimenta quasi tutti i generi [...] , ecco che subito guarisce. Basta poi che una pecora beva un sorso da quel pozzo per guarire immediatamente da pustole, scabbia e ogni altro malanno. Attenzione a quel che dico."
Geoffrey Chaucer nasce a Londra da mercanti che esercitano il commercio ...
Leggi Tutto
CAMPANA, Antonio
Isabella Sermonti Spada
Nacque a Ferrara, secondo alcuni biografi, il 2 apr. 1753, secondo altri, il 2 aprile 1751, da Giovanni e Paola Righetti. Studiò presso il collegio dei gesuiti [...] e sulla epizoonia, detta anche febbre ungarica perché importata dall'Ungheria; degli ovini studiò soprattutto il vaiolo, la scabbia e la cachessia acquosa.
Nel 1804 gli fu affidata la cattedra di agricoltura ed egli scrisse ventitré lezioni ...
Leggi Tutto
FRACASTORO, Girolamo
Arturo CASTIGLIONI
Ca. C.
Nato a Verona nel 1478 (non nel 1483), morto nella paterna villa d'Incaffi l'8 agosto 1553, fu poligrafo così dotto da parere quasi mente universale. [...] prima volta dal F. in debita luce: esso può avvenire in tre modi e precisamente per semplice contatto, come nella scabbia, nella lebbra, ecc.; per mezzo di fomites, ciò che noi oggi chiameremmo veicoli, come vestiti, lenzuola, ecc., infine a distanza ...
Leggi Tutto
scabbia
scàbbia s. f. [lat. tardo scabia, class. scabies, dal tema di scabĕre «grattare»]. – 1. a. Nome di varie malattie cutanee pruriginose prodotte da diverse specie di acari nell’uomo e in altri mammiferi, e particolarm. della forma determinata...
sarcopte
sarcòpte s. m. [lat. scient. Sarcoptes, comp. aplologico di sarco- e gr. κόπτω «tagliare»]. – Genere di acari della famiglia sarcoptidi, che comprende numerose specie parassite di mammiferi, sui quali producono dermatosi varie; vi...