falsari
Giorgio Varanini
D. li chiama falsadori (If XXIX 57), accomunando sotto la stessa denominazione gli alchimisti (falsatori di metalli), gli autori di sostituzioni personali (falsatori di persone), [...] dell'equilibrio psichico, in corrispondenza con la deformazione o contraffazione del vero o dell'autentico dai falsari operata. La scabbia o lebbra che macola di schianze i due alchimisti falsatori di metalli Griffolino e Capocchio, e li costringe a ...
Leggi Tutto
PAITONI, Giovanni Battista
Nelli Elena
Vanzan Marchini
PAITONI, Giovanni Battista. – Nacque a Venezia il 6 febbraio 1703 da Bortolomio e da Francesca Santinelli.
Della numerosa prole della coppia va [...] il vaiolo, la rabbia e la tisi, e inoltre avviò la sperimentazione di nuove cure della sifilide e della scabbia. Sotto la sua direzione l’ufficio di Sanità diffuse la pratica della rianimazione degli annegati elaborata da Francesco Vicentini con ...
Leggi Tutto
frodolente
Ettore Bonora
Come aggettivo, " pensato o eseguito con frode ": lo furto che [Caco] frodolente fece / del grande armento ch'elli ebbe a vicino (If XXV 29; sostenibile anche l'ipotesi che [...] il modo nel quale i malfattori agirono. D. immagina sì che adulteratori dei metalli e mentitori siano afflitti da scabbia, idropisia e altre pestilenze, mentre i falsificatori della persona corrono come spiriti folletti per la bolgia, avventandosi su ...
Leggi Tutto
giù (giúe; giuso)
Mario Medici
1.1. La forma tronca o abbreviata è prevalente rispetto a quella etimologica, ‛ giuso ', che conta trentasei presenze: di esse diciannove sono in rima (per lo più con ‛ [...] un ronchion preso, / caduto sarei giù sanz'esser urto; del tutto particolare ed espressivo, XXIX 82 si traevan giù l'unghie la scabbia, / come coltel di scardova le scaglie. Cfr. ancora Pg XVII 43 l'imaginar mio cadde giuso / tosto che lume il volto ...
Leggi Tutto
Omeopatia
Gabriela Mazzanti
L'omeopatia (composto del greco ὅμοιος, "simile", e -πάθεια, dal tema παθ- del verbo πάσχω, "soffrire") è una teoria medica in base alla quale il malato viene trattato con [...] e che più modernamente si può definire 'diatesi' o predisposizione costituzionale. Si distinguono tre diatesi: la psora, collegata alla scabbia e ad altre dermatosi; la sicosi, collegata alla gonorrea; la lue, collegata alla sifilide. I successori di ...
Leggi Tutto
– Nacque il 21 novembre 1638, a Frignano, presso Aversa, da Giovan Battista e da Camilla Magiulo.
Studiò dai gesuiti a Napoli, poi si laureò in medicina nell’Ateneo napoletano nel 1659.
La cultura napoletana [...] scienza del suo tempo, in particolare con Giorgio Baglivi e Redi, del quale sostenne la teoria dell’origine acarica della scabbia.
Morì a Napoli l’11 marzo 1717.
Fonti e Bibl.: Napoli, Biblioteca nazionale, ms. XIII.b.84, Institutionum medicarum pars ...
Leggi Tutto
REDI, Francesco
Giuseppe MONTALENTI
Gaetano IMBERT
Medico e poeta, nato ad Arezzo nel 1626, morto a Pisa il 1° marzo 1698. Imparò a Firenze grammatica e retorica, si addottorò a Pisa in medicina e [...] del Bonomo; D. Cestoni, in una lettera ad A. Vallisnieri (1710) rivendicò poi la paternità di quelle osservazioni (v. scabbia). Molte di queste opere ebbero parecchie altre edizioni, e talune furono tradotte in latino o in altre lingue. Alcune altre ...
Leggi Tutto
endecasillabo
Ignazio Baldelli
Il verso dantesco, e in particolare l'e., ha attirato fortemente l'attenzione degli studiosi fino a spingerli a una serie d'importanti considerazioni sui rapporti più [...] fonosimbolici l'accavallarsi delle allitterazioni che troviamo per es. in If XXIX 82-83 e sì traevan giù l'unghie la scabbia, / come coltel di scardova le scaglie. Senonché, la suggestione di suono è operante se è ad un tempo suggestione di senso ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dalle patocenosi preistoriche alle patocenosi antiche
Gilberto Corbellini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le origini e i cambiamenti [...] . Inoltre, decine di malattie passano dagli animali domestici alle popolazioni europee a partire dal 6000 a.C. circa. La scabbia, il morbillo, la tigna, l’echinococco e gli ascaridi ci sono stati trasmessi probabilmente dal cane, mentre i bovini ...
Leggi Tutto
pregare (precare; da rilevare le forme rizotoniche priego, prieghi, priega; prieghe, in rima, II singol. indic. pres.)
Antonio Lanci
Uniforme nel significato, che è sempre quello di " chiedere con calore [...] presenza del verbo in questo canto: cfr. i vv. 26, 31, 41 e 67); XIX 82; XXIII 50 " Deh, non contendere a l'asciutta scabbia / che mi scolora ", pregava, " la pelle... "; e infine Vn XIX 13 61 Or t'ammonisco... / che là 've giugni tu diche pregando ...
Leggi Tutto
scabbia
scàbbia s. f. [lat. tardo scabia, class. scabies, dal tema di scabĕre «grattare»]. – 1. a. Nome di varie malattie cutanee pruriginose prodotte da diverse specie di acari nell’uomo e in altri mammiferi, e particolarm. della forma determinata...
sarcopte
sarcòpte s. m. [lat. scient. Sarcoptes, comp. aplologico di sarco- e gr. κόπτω «tagliare»]. – Genere di acari della famiglia sarcoptidi, che comprende numerose specie parassite di mammiferi, sui quali producono dermatosi varie; vi...