CHAITYA
G. Scaglia
Termine usato nell'arte indiana per indicare una sala per culto, interamente scavata nella viva roccia, consistente in genere di una navata con vòlta a botte, che conduce direttamente [...] a uno stūpa (v.) commemorativo, anch'esso tagliato nella roccia. Navate laterali fiancheggiano la navata principale da cui le separano colonne molto avvicinate fra di loro, con capitelli a campana. Lo ...
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VIHARA
G. Scaglia
Il v. è quella parte di un complesso di vani tagliati nella roccia, usato come abitazione dai monaci buddisti, e consiste in un cortile con celle individuali.
L'accesso alle celle [...] è dato da verande a più piani, i cui particolari di intreccio e gli archi a ferro di cavallo intagliati nella pietra indicano chiaramente la derivazione da prototipi lignei. L'esempio più antico che si ...
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KARLI
G. Scaglia *
Località nelle montagne dell'India occidentale, ove si trova il più importante fra i templi rupestri del periodo Shunga-Āndhra (185 a. C.-50 d. C.). Come tanti altri monumenti buddisti, [...] anche questo andò soggetto a successivi rifacimenti e ad aggiunte nel periodo Gupta; ma il principale interesse è presentato dalle sculture del periodo Āndhra (v. indiana, arte).
Il chaitya di K. è il ...
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Vedi CINESE, Arte dell'anno: 1959 - 1994
CINESE, Arte
P. Corradini
V. Elisséeff
Red.
P. Corradini
V. Elisséeff
M. P. David
A. Salmony
M. P. David
A. Salmony
G. Barluzzi
G. Scaglia
1. Cronologia [...] state trovate in abbondanza le cosiddette "ossa oracolari", o "ossa di drago", cioè ossa scapolari di bovini, o scaglie di tartaruga, recanti iscrizioni, che sono state nella maggior parte dei casi interpretate come richieste e domande rivolte agli ...
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GHIBERTI
Carlo La Bella
Famiglia di artisti fiorentini attivi nel campo dellascultura, dell'oreficeria e dell'architettura, durante tutto il XV secolo fino alla prima metà del XVI. Capostipite e iniziatore [...] G. Brunetti, Il Museo dell'Opera del Duomo a Firenze, Milano 1970, II, pp. 217, 249 s.; F.D. Prager - G. Scaglia, Brunelleschi. Studies of his technology and inventions, Cambridge, MA, 1970, pp. 65-83; L. Ragghianti Collobi, Il Libro de' disegni del ...
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SAKHMIS (Skhmt: il nome è soltanto un appellativo: la possente)
A. M. Roveri
Dea leonessa egiziana, venerata a Memfi assieme allo sposo Ptaḥ e al figlio Nefertum. Il suo primitivo luogo di culto è però [...] , presso Letopolis. Di carattere bellicoso S. impersona la forza distruggitrice del fuoco, che, come il serpente regale, ella scaglia dalla sua bocca, ed è l'apportatrice della pestilenza (in questo aspetto appare nel "Mito della distruzione degli ...
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Il Rinascimento. Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Paolo Galluzzi
Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Nell'immagine convenzionale del Rinascimento [...] , Il Polifilo, 1969.
‒ Taccola, Mariano di Iacopo detto il, De machinis. The engineering treatise of 1449, a cura di Gustina Scaglia, Wiesbaden, L. Reichert, 1971, 2 v. (v. I: testo; v. II: tavole).
‒ Taccola, Mariano di Iacopo detto il, De ingeneis ...
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Scultore (Savignano, Prato, 1777 - Firenze 1850). Ventenne si recò a Parigi, alla scuola di L. David, e strinse amicizia con Ingres e partecipò alla decorazione di Place Vendôme. Discostandosi dagl'ideali [...] . Massimo, e celebrato, rappresentante del purismo italiano, rimase tuttavia legato all'iniziale neoclassicismo (Pirro che scaglia Astianatte, 1841, Milano, Museo Poldi-Pezzoli), malgrado i dichiarati intenti realistici. Opere principali: Ammostatore ...
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BRUNELLESCHI, Filippo
HHyman
Nacque a Firenze nel 1377, secondogenito dei tre figli di ser Brunellesco di Lippo Lapi, notaio, e di Giuliana degli Spini.
La prima Vita del B., scritta fra il 1480 e il [...] il B. partecipò a un progetto con il quale si voleva trasformare Lucca in isola, costruendo una diga e deviando il fiume (Prager-Scaglia, 1970, p. 128 n. 10). Tra il 1436 e il 1439 fu consultato per fortificazioni a Vicopisano e fornì un modello "di ...
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BOCCALINI, Giovanni
Luigi Firpo
Figlio di Francesco e di una Francesca di ignoto casato, nacque probabilmente a Carpi, intorno al 1520.
La famiglia, di origine popolana, portava da due secoli il cognome [...] , Nicola, ebbe discendenza maschile. Menzionato in atti dal 1449 al 1483, anno in cui morì, costui ebbe in moglie una Giovanna Scaglia e lasciò la sua casa nel borgo di S. Antonio al figlio Giovanni, che vi impiantò una fornace e vi cosse stoviglie ...
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scaglia
scàglia s. f. [dal germ. skalja, propr. «tegola, embrice», da cui anche il fr. écaille e l’ingl. shell]. – 1. a. Ciascuna delle formazioni lamellari, di natura connettivale e in massima parte costituite da tessuto osseo e dentina,...