Giornalista e scenografo noto col nome di Caramba (Pinerolo 1867 - Milano 1936). Lavorò, fin da giovanissimo, come giornalista, collaborando con il Fischietto, il Pasquino e la Gazzetta di Torino. Dal [...] d'operette che formò e diresse fino al 1915; dal 1921 alla morte fu direttore dell'allestimento scenico della Scala. Creò sessantamila costumi per cinquecento spettacoli; da ricordare i figurini del Cyrano de Bergerac, della Vedova Allegra, delle ...
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Musicista (Pavia 1757 - Milano 1841). Celebre virtuoso e maestro di violino e viola, ebbe cariche alle corti di Parma e diMilano. Primo violino e direttore d'orchestra alla Scala (1803-33), dal 1808 insegnò [...] al conservatorio diMilano. Fu maestro di B. Ferrara e E. Cavallini e, secondo alcuni, di N. Paganini. Delle sue varie musiche strumentali ancora oggi sono eseguiti alcuni duetti per violino e viola. ...
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GIORDANO, Umberto
Compositore, nato a Foggia il 27 agosto del 1867. Accademico d'Italia dal 1929. Nel 1881 entrò nel conservatorio di Napoli, nella classe di P. Serrao. Nel 1888, ancora alunno del conservatorio, [...] ; La Cena delle beffe (dal poema tragico di Sem Benelli, riduzione dello stesso poeta), rappresentata alla ScaladiMilano il 20 dicembre 1924 e la novella lirica: Il Re (libretto di G. Forzano, Milano, Scala, 12 gennaio 1929). L'esito del breve ...
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GUI, Vittorio
Musicista, nato a Roma il 14 settembre 1885. Studiò presso il Liceo musicale (oggi Conservatorio) di S. Cecilia in Roma, sotto la guida di G. Setaccioli e di S. Falchi. Esordì quale direttore [...] Dopo la prima Guerra mondiale, il G. diresse per un biennio il teatro S. Carlo di Lisbona; nel 1923 A. Toscanini gli affidava lo spettacolo inaugurale della stagioDe alla ScaladiMilano, teatro al quale poi tornò a più riprese; dal 1925 fu al Teatro ...
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GHEDINI, Giorgio Federico
Musicista, nato a Cuneo l'11 luglio 1892. Studiò al liceo musicale di Torino, allievo per la composizione di Giovanni Cravero, e si diplomò nel 1911 al liceo musicale di Bologna. [...] 1941 passò con la stessa funzione al Conservatorio diMilano, del quale nel 1951 divenne direttore. È stato consulente artistico della ScaladiMilano; attualmente è consulente della RAI.
Compositore assai prolifico, esordì con lavori tradizionalisti ...
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MILLOSS, Aurel
Gino TANI
Coreografo e danzatore, nato a Újozora (Ungheria) il 12 maggio 1906; compiuti gli studî classici, si dedicò alla danza rivelandosi nel 1928. Assunto dalla Staatoper di Berlino [...] Budapest: si stabilì in seguito in Italia, scritturato come primo ballerino e coreografo prima al Teatro dell'Opera di Roma e poi, dal 1945 al 1947, alla ScaladiMilano. Nel decennio trascorso in Italia ha prodotto 55 balletti che recano l'impronta ...
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GIGLI, Beniamino
Tenore, nato a Recanati il 20 marzo 1890. Studiò dapprima nella città nativa sotto la guida di M. Lazzarini, poi a Roma, presso il liceo musicale di S. Cecilia, con i maestri E. Rosati [...] . Riuscì vincitore, ancor giovanissimo, in un grande concorso di canto bandito da C. Campanini. Esordì nel 1914, a Rovigo, nella Gioconda di A. Ponchielli; cantò poi alla ScaladiMilano, a Ferrara, Genova, Trieste, Madrid, Barcellona, Buenos Aires ...
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SCENOTECNICA
Virgilio Marchi
. Tecnica della scena (teatrale, cinematografica, ecc.). Il concetto di tecnica della scena investe tutto quanto appartiene alla medesima e cioè: dalla recitazione al movimento [...] è quello attualmente in uso al Teatro alla ScaladiMilano, chiamato "a vuoto d'aria". È un grande sacco impermeabile a forma di quarto di sfera, sospeso a un telaio in tubi di acciaio. Per mezzo di una macchina pneumatica si crea il vuoto nella ...
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Spettacolo
Marco Mele
Il settore dello s. dal vivo, in Italia, è largamente dipendente dal finanziamento pubblico. Musica, lirica, teatro, danza e spettacoli circensi hanno avuto introiti complessivi [...] costanti.
Tale atteggiamento dello Stato si è mantenuto anche nei primi cinque anni del nuovo secolo. Al Teatro alla ScaladiMilano, la più importante delle istituzioni liriche nazionali, dal 1999 al 2005 il contributo statale è sceso dal 53% al ...
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VESTIBOLO (lat. vestibulum, d'incerta etimologia)
Vincenzo Fasolo
Vitruvio (VI-VII, 1), trattando degli ambienti che costituiscono la casa, li distingue tra quelli riservati "patribus familiarum" e quelli [...] frontale, come è quella del teatro della ScaladiMilano, del Piermarini, si aggiunge una disposizione di vestiboli laterali, adottati nel teatro Massimo di Palermo, del Basile, in forma di aule circolari addossate al corpo dell'edificio.
Nelle ...
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biciclettata s. f. Negli usi colloquiali, escursione in bicicletta, di solito fatta in gruppo e spesso in occasione di eventi organizzati da istituzioni, enti, associazioni. ◆ «Ecolimpiadi» prevede appuntamenti allo stadio, alla pista di pattinaggio,...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...