CAPUZZI (Capucci), Giuseppe Antonio
Raoul Meloncelli
Nacque a Breno (Brescia) l'11 ag. 1755. Trasferitosi a Venezia per studiare il violino alla scuola del celebre Antonio Nazari (a sua volta allievo [...] aveva continuato a dedicarsi alla composizione e negli ultimi anni attese prevalentemente alla produzione di balletti per il teatro alla ScaladiMilano. Fu molto apprezzato come insegnante e dalla sua scuola uscirono molti valorosi allievi, tra ...
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GOBATTI, Stefano
Davide Latella
Nacque a Bergantino, presso Rovigo, il 5 luglio 1852 da Giuseppe e Marianna Ghisellini. Abbandonati presto i corsi di ingegneria per dedicarsi interamente alla musica, [...] mille.
La breve vita dell'opera si concluse nel febbraio 1876, con una dura bocciatura nell'unica serata alla ScaladiMilano, a seguito della quale Arrigo Boito definì l'opera una "brutta cosa" e, riferendosi al compositore, commentò: "non capisco ...
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FINCO, Giuseppe Francesco (in arte Giuseppe Farinelli)
Nicola Balata
Nacque a Este (Padova) il 7 maggio 1769. Intraprese gli studi musicali nella città natale, con il maestro di cappella D. Lionelli, [...] per il carnevale del 1803, Un effetto naturale del Foppa, rappresentata al S. Benedetto di Venezia nel maggio di quell'anno, La contadina bizzarra di L. Romanelli, rappresentata alla ScaladiMilano il 16 ag. 1810.
Nel 1810 il F. si trasferì a Torino ...
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BADIALI, Cesare
Ada Zapperi
Nacque a Bologna nei primi anni del sec. XIX; ancora fanciullo si trasferì insieme con la famiglia a Imola, dove intraprese lo studio del contrabbasso e del liuto, e si esibì [...] la famosa Giulia Grisi e G. B. Rubini a Bergamo. L'impresario Merelli lo scritturò poi per due anni al Teatro alla ScaladiMilano e al Teatro di Porta Carinzia di Vienna, dove fu confermato dal 1839 al 1842, ricevendo inoltre un diploma e il titolo ...
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BISIACH, Giuseppe, detto Leandro
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Nacque a Casale Monferrato il 16 giugno 1864 da Giovanni, valente tornitore in legno e avorio, il quale in seguito divenne per questa [...] B. per il primo atto della Francesca da Rimini.
Il Museo del Teatro alla ScaladiMilano conserva infine una cetra, dal B. costruita per il Nerone di Boito, che testimonia come la sua attività spaziasse talvolta anche fuori dal campo degli strumenti ...
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FILIPPESCHI, Mario
Roberto Staccioli
Nato a Palaia (prov. di Pisa) il 7 giugno 1907, da Uriliana Benvenuti e da Silvestro, dotato d'una voce tenorile di particolare estensione, volume e consistenza [...] Pradelli.
Non mancò una breve ma prestigiosa attività presso il teatro alla ScaladiMilano, dove debuttò l'8 sett. 1948 come Maurizio di Sassonia nell'Adriana Lecouvreur di F. Cilea con Mafalda Favero e Giulietta Simionato, tornando in seguito per ...
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GARIBALDI, Luisa
Roberto Staccioli
Nacque a Genova nel 1884. Di origini modeste, iniziò a studiare pianoforte ancora bambina e dopo il diploma insegnò pianoforte e solfeggio a domicilio per potersi [...] Ch. Gounod (gennaio 1907), suor Albina nella Thaïs di J. Massenet (gennaio 1907) e Candia della Leonessa ne La figlia di Iorio di I. Pizzetti (aprile 1907).
Debuttò al teatro alla ScaladiMilano il 21 dic. 1907 come Gutruna nel Crepuscolo degli dei ...
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MANFREDINI (Manfredini Guarmani), Elisabetta (Elisa)
Leonella Grasso Caprioli
Figlia di Vincenzo e di Maria Monari (Munari), nacque il 2 giugno 1780 a Bologna. L'atto di battesimo, conservato presso [...] Rossini e, a seguire, nell'Euristea di C. Coccia. Dal 1815 al 1817 cantò alla ScaladiMilano (L'eroismo in amore di F. Paër), a Brescia (Egeria, di Mayr), di nuovo alla Scala (ripresa di Ginevra di Scozia di Mayr). Infine, ultimo ruolo scritto per ...
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GAZZANIGA, Marietta
Roberto Staccioli
Nacque a Voghera (allora provincia del Regno sardo) nel 1820 da Tomaso e Maddalena Denari, i quali, trovandosi in precarie condizioni economiche "furono costretti [...] , che andò in scena l'anno seguente al teatro Grande di Trieste (16 nov. 1850), accanto al celebre G. Fraschini. Il 26 dic. di quell'anno debuttava al teatro alla ScaladiMilano, ancora una volta in un'opera verdiana, la Gerusalemme (rifacimento ...
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DELILIERS, Vittore
Cesare Clerico
Nacque a Ferrara il 1° ag. 1849 da Vincenzo e Anna Levorati discendente da Filippo Maria Liliers, aio alla corte del granduca di Toscana dopo il 1720 e conte palatino, [...] , confermato da pubblico e critica fino alla consacrazione della prima di L'ebrea di J. F. Halévy al teatro alla ScaladiMilano il 18 genn. 1883, nel difficile ruolo di Leopoldo, e tale da farlo definire artista accuratissimo e molto apprezzato ...
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biciclettata s. f. Negli usi colloquiali, escursione in bicicletta, di solito fatta in gruppo e spesso in occasione di eventi organizzati da istituzioni, enti, associazioni. ◆ «Ecolimpiadi» prevede appuntamenti allo stadio, alla pista di pattinaggio,...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...