settima, accordo di In musica, accordo di 4 suoni, ottenuto sovrapponendo una terza a un accordo di 3 suoni. Nel sistema armonico-tonale si formano, a partire da ciascun suono delle scale diatoniche maggiori [...] , quinta giusta, settima minore; di quinta specie (detto anche accordo di s. diminuita), con terza minore, quinta diminuita e settima diminuita (es. si-re-fa-la bemolle).
Intervallo musicale (➔ intervallo) che abbraccia 7 gradi della scala diatonica. ...
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Editor e critico letterario e musicale italiano (Firenze 1939 - ivi 2020). Figura di spicco del mondo editoriale italiano, dopo essersi laureato in Storia della lingua con G. Nencioni, è stato direttore [...] di Milano. Ha collaborato con diverse testate, tra cui: La Stampa, L’Unità, Linus, Alias. Musicofilo, ha presentato programmi musicali di Rai Tre, ha curato volumi di opere liriche, ha fatto parte del consiglio di amministrazione del Teatro alla ...
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Compositore e organizzatore musicale italiano (Perugia 1911 - Roma 1996). Allievo di V. Frazzi, si diplomò in composizione nel 1935 al conservatorio di Firenze. È stato direttore artistico del S. Carlo [...] di Napoli (1940-48), della Sagra musicale umbra (da lui riorganizzata nel 1947), del Maggio musicale fiorentino (1948-57), della Scala (1957-66), consulente generale per la musica lirica e sinfonica della RAI (1967-76). Presidente dell'Accademia di S ...
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Musica
Intervallo musicale (➔ intervallo) che abbraccia 8 gradi della scala diatonica.
Religione
Periodo di sette giorni, che segue a una solennità, di cui è un prolungamento. L’uso liturgico ha un significato [...] mistico: l’ottavo giorno simboleggia Cristo risorto dopo il sabato ebraico (settimo giorno) e quindi il giorno senza tramonto, ossia l’eternità, di cui la festa cristiana è una pregustazione. Dapprima ...
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musica Intervallo musicale (➔ intervallo) che abbraccia 5 gradi della scala diatonica. teatro Nell’architettura teatrale, diaframma verticale di materiale leggero, inchiodato direttamente sul piano scenico [...] o innestato su carrello. Le q. (così chiamate forse perché in origine erano a 5 facce e girevoli) fiancheggiano lateralmente il palcoscenico e costituiscono la delimitazione prospettica della scena. Quando ...
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Regista teatrale austriaco (Vienna 1904 - Ginevra 1973), figlio del musicologo Max (1873-1958), che fu professore al conservatorio e all'università di Vienna. Studiò filosofia e musica a Vienna, specializzandosi [...] poi nella regia di opere liriche. Allestì spettacoli in molti dei principali teatri del mondo (Metropolitan di New York; Scala di Milano; ecc.) e partecipò frequentemente al Festival di Strasburgo e al Maggio musicale fiorentino. ...
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Direttore d'orchestra italiano (Napoli 1872 - Roma 1937). Studiò al liceo musicale (oggi conservatorio) di S. Cecilia, dove fu professore dal 1893. Fu sostituto di Toscanini alla Scala (1908-10), dove [...] diresse per la prima volta in Italia Elettra (1909) di R. Strauss. Attivo anche all'estero, diresse soprattutto al Costanzi (poi divenuto Teatro dell'Opera) di Roma ...
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Qualunque strumento a 5 corde, come il liuto prima del 15° sec. e la viola pomposa anteriore al 19° secolo.
Nella terminologia musicale si dice p.: a) in senso melodico, una scala di 5 gradi; b) in senso [...] armonico, un accordo di 5 suoni, cioè accordo di nona o quintiade ...
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Musicista (Ferrara 1878 - ivi 1958). Studiò al liceo musicale di Bologna con G. Martucci. Dal 1921 al 1953 diresse il coro della Scala di Milano. Fu anche compositore; tra i suoi lavori figurano l'opera [...] La leggenda del lago (1911) e diversi pezzi corali ...
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Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di [...] Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche d’intensità o espiratorio); con accezione...