SRAFFA, Angiolo Gabriele
Annamaria Monti
(Angelo). – Nacque a Pisa il 19 dicembre 1865 da Giuseppe – erede e titolare di un avviato commercio di tessuti in città – e da Maria Anna Treves. Ebbe due fratelli [...] poesia di Carducci, per gli autori della Cronaca bizantina di Angelo Sommaruga, per Gabriele D’Annunzio e per gli scapigliati, per il romanzo francese ottocentesco e per Stendhal in particolare.
Nel 1888 si laureò con il massimo dei voti, discutendo ...
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GOLA, Emilio
Beatrice Avanzi
Nacque a Milano il 22 febbr. 1851 dal conte Carlo e da Irene Della Porta.
Laureatosi nel 1873 in ingegneria industriale presso il Politecnico di Milano, coltivò allo stesso [...] come "libero frequentatore" dei corsi di nudo e anatomia), il G. guardò infatti con attenzione alle ricerche degli artisti scapigliati, in particolare di T. Cremona e D. Ranzoni, del cui influsso recano impronta evidente le opere giovanili quali il ...
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THOVEZ, Enrico
Umberto Bosco
Scrittore, nato il 10 novembre 1869 a Torino, ivi morto il 16 febbraio 1925. Esordì negando recisamente, nel 1895, in piena celebrazione del centenario tassiano, ogni grandezza [...] , che avrebbe dovuto effettuarsi mediante un nuovo realismo, più profondo, più immediato e più moderno di quello degli scapigliati e dello Stecchetti, e correlativamente mediante l'ostracismo alla lingua aulica, alla rima, ai metri chiusi della ...
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ROSSO, Medardo
Omar Cucciniello
‒ Nacque a Torino il 20 giugno 1858, terzogenito di Domenico, funzionario delle Ferrovie piemontesi, e di Luigia Bono.
La famiglia si trasferì a Milano nel 1870, a seguito [...] a Milano, nel 1886 realizzò Aetas aurea, prendendo a modello la moglie e il figlio Francesco, in cui il motivo scapigliato della maternità, già indagato nell’Amor materno del 1883, è reso con un’unione materiale dei corpi.
L’anno dopo partecipò ...
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CIMA, Antonio
Piero Treves
Nato a Valmadrera (Como) da Carlo e da Angelica Rossi il 29 nov. 1854, naturalmente partecipò dei frutti, del retaggio, dei propositi e degl'impegni della coeva cultura lombarda, [...] -letteraria di Milano (dove si laureò in lettere il 20 luglio 1877), si astenesse. dall'intervenire nella battaglia dei suoi "scapigliati" conterranei, se, come par probabile, il nostro C. è da identificare con quell'Antonio Cima che sul numero del 1 ...
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CAVALCANTI, Andrea
Giuseppe Gangemi
Discendente da illustre e famosa famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 5 settembre 1610 da un Lorenzo di Vincenzio: la sua vita e, di conseguenza, la sua attività [...] di assumerlo in prima persona e bilanciando poi la naturale solidarietà fra se stesso narratore e il protagonista “scapigliato” dell'azione con lo schermo della necessaria e convenzionale tipicità della situazione (la beffa come topos letterario ...
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GIACOSA, Giuseppe
Giorgio Taffon
Nacque a Colleretto Parella (dal 1953 Colleretto Giacosa), nel Canavese di Ivrea, il 21 ott. 1847, da Guido e Paolina Realis, entrambi di famiglia altoborghese. Compiuti [...] scapigliatura piemontese. I suoi primi lavori teatrali ripetevano moduli e tematiche caratteristici della lirica degli scapigliati, riproponendo ambienti tipici del romanticismo di quel periodo.
Ciò risulta chiaramente dalla ideazione di quei ...
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MARIGNOLLI, Curzio
Giorgio Masi
MARIGNOLLI, Curzio (Curzio da Marignolle). – Ultimo discendente di una famiglia fiorentina di antica nobiltà, che nel Duecento possedeva un castello a Marignolle (località [...] i suoi debiti: «Anzi, tutto il mio spendo con prudenza» (G. Cinelli Calvoli, p. 319), e alla quale un altro degli «scapigliati» fiorentini, F. Rovai, dedicò un sonetto.
«Intorno all’anno 1600, o poco prima» colloca Cavalcanti (p. 5) la contesa del M ...
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Autore drammatico francese, nato a Valenza (Drôme) nel 1820, da un avvocato di provincia, che lo destinava alla sua stessa professione. Sua madre era figlia di Pigault-Lebrun, novelliere e commediografo [...] di quelli che l'avevan preceduto, ne assunse la difesa così contro i nostalgici lodatori del passato, come contro gli scapigliati ribelli.
L'A. giovinetto aveva conosciuto, ne' suoi studî al Collège Henri IV, il giovine duca d'Aumale, che, divenuto ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] ,18 e noi l'accettiamo nel senso che, nonostante la loro ansia di ricerca formale, o forse proprio per questo, agli «scapigliati», almeno in poesia, mancò l'intuizione di una nuova realtà storica e politica che si era andata costituendo, e restarono ...
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scapigliare
v. tr. [der. di capegli, plur. poet. e pop. tosc. di capello, col pref. s- (nel sign. 5); cfr. capigliatura] (io scapìglio, ecc.). – 1. Scompigliare i capelli: il vento mi ha tutta scapigliata; per estens.: gli alti giovani fusti...
scapigliata
s. f. e agg. [femm. dell’agg. scapigliato]. – Nome region. di una pianta delle ranuncolacee (Nigella damascena), detta anche fanciullaccia, damigella scapigliata (o semplicem. damigella), utile sia per ornare giardini, sia per...