Pseudonimo dello scrittore statunitense Nathan W. Weinstein (New York 1903 - El Centro, California, 1940). Dopo un breve soggiorno a Parigi, a contatto coi movimenti d'avanguardia, pubblicò privatamente [...] della società americana, permeate di umorismo nero. Nel 1935 si trasferì a Hollywood, dove ottenne un discreto successo come sceneggiatore. Proprio nel mondo fragile e scintillante del cinema è ambientato il suo ultimo e maggiore romanzo, The day of ...
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Scrittore statunitense (Denver 1909 - Woodland Hills, Calif., 1983). Nato da famiglia di origine abruzzese, ambientò i suoi romanzi quasi sempre nel mondo degli italo-americani di seconda generazione, [...] , 1957), da lui stesso adattato per il cinema nel 1957, e Dreams from Bunker Hill (1982; trad. it. 1988); cui bisogna aggiungere il volume di racconti Dago red (1940) e Brotherhood of the grape (1977). Svolse intensa attività di sceneggiatore. ...
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Scrittore statunitense (Pottsville 1905 - Princeton 1970). Prolifico autore di romanzi e racconti spesso incentrati su spaccati di vita metropolitana, giunse alla narrativa dopo un intenso tirocinio giornalistico. [...] . it. 1961); The big laugh (1962). Tra le sue raccolte di racconti: The doctor's son (1935), Hell-box (1947), The horse knows the way (1964), Waiting for winter (1967). A cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta lavorò come sceneggiatore a Hollywood. ...
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Scrittore italiano (n. Nuoro 1960). Conclusi gli studi in Italianistica all’Università di Bologna (1986), nel 1992 ha pubblicato Ferro recente (scritto tre anni prima) e Picta (con cui ha vinto il Premio [...] Cofondatore del Festival letterario di Gavoi (insieme a G. Angioni, G. Todde e M. Murgia), F. è anche sceneggiatore (televisivo, cinematografico e teatrale) e negli anni ha ottenuto numerosi riconoscimenti: fra gli altri si ricordano il Premio Super ...
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Scrittore caribico di lingua inglese (San Fernando, Trinidad, 1923 - is. di Trinidad 1994). Operatore radio durante la seconda guerra mondiale, poi giornalista, nel 1978 si trasferì in Canada, dove insegnò [...] linguaggio inventivo, attento al dialetto e alla tradizione orale caribica, S., che è anche autore teatrale e sceneggiatore, rappresenta il mondo degli emarginati e la loro tormentosa ricerca d'identità mescolando comicità e sentimento tragico, con ...
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Poeta e narratore finlandese (Helsinki 1931 - ivi 2008). Le prime opere, poetiche, sono improntate a una lirica soggettiva: Tiet etäisyyksiin ("Vie verso le lontananze", 1951), Synnyinmaa ("Terra natia", [...] sullo sfondo della storia finlandese: Vuodet ("Gli anni", 1962). È stato inoltre drammaturgo (Ratsumies "Il cavaliere", 1974), sceneggiatore televisivo (Rauta-aika "Età del ferro", 1982) e saggista (Kansakunnan linja "La linea di una nazione", 1977 ...
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Mur Oti, Manuel
Pedro Armocida
Regista cinematografico e scrittore spagnolo, nato il 25 ottobre 1908 a Vigo (Galizia) e morto il 5 agosto 2003 a Madrid. Fu uno dei registi che nella Spagna degli anni [...] matura e con i rudimenti del mestiere già ben assimilati: aveva esperienza nella direzione degli attori (lavorò come sceneggiatore nei primi quattro film di Antonio del Amo), conosceva le aspettative del pubblico e sapeva scrivere storie altamente ...
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Magistrato italiano (Cagliari 1939 - Roma 2017). Eletto al Consiglio Superiore della Magistratura nel 1976, è poi stato giudice istruttore a Roma, dove si è dedicato al settore della criminalità organizzata [...] . Dal 2008 al 2012 è stato presidente di sezione al Tribunale di Civitavecchia. Negli anni ha lavorato anche come sceneggiatore e scrittore di opere a sfondo giudiziario ed è stato tra i fondatori dell’Associazione Vittorio Bachelet. Tra i suoi ...
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Drammaturgo inglese (Wakefield, Yorkshire, 1928 - Haifa 1980). Di origine operaia, si affermò negli anni Sessanta con opere di forte denuncia sociale, sviluppando in termini quasi ossessivi il tema del [...] (1965); Belcher's luck (1966); After Haggerty (1970); Duck song (1974). M. ebbe riconoscimenti come soggettista e sceneggiatore cinematografico per Morgan! di K. Reisz (1965), tratto dalla sua commedia televisiva A suitable case of treatment (1962 ...
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Scrittore, attore, regista inglese di origini franco-russe (Londra 1921 - Genolier, Svizzera, 2004). Recitò dapprima proprie commedie, poi passò con grande successo alla interpretazione e alla regia. Tra [...] : Quo vadis? (1950); Beau Brummel (1954); Spartacus (1960, premio Oscar); Romanoff and Juliet (1961, di cui è stato anche sceneggiatore e regista); Topkapi (1964); Hot millions (1969); Un taxi mauve (1977); The last remake of Beau Geste (1977); Death ...
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sceneggiatore
sceneggiatóre s. m. (f. -trice) [der. di sceneggiare]. – Chi fa la sceneggiatura di opere teatrali o cinematografiche, di trasmissioni radiofoniche o televisive: uno sc. teatrale, cinematografico, televisivo. In partic., nella...
sceneggiare
v. tr. [der. di scena] (io scenéggio, ecc.). – Ridurre un testo narrativo, dividendolo in scene e sviluppandolo in dialoghi, in forma adatta a essere rappresentato in teatro o realizzato cinematograficamente, o trasmesso alla radio...