Mogherini, Flavio
Stefano Masi
Scenografo, arredatore e regista cinematografico, nato ad Arezzo il 25 marzo 1922 e morto a Roma il 21 aprile 1994. Colto e versatile disegnatore d'interni dalla vena [...] dell'Italia appena uscita dalla guerra con un gusto che si potrebbe definire tardo-neorealista. Analogo spirito anima le scelte di scenografia di Guardie e ladri (1951), ancora per la regia di Monicelli e Steno, in cui esterni girati dal vero si ...
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SIPARIO
Valerio Mariani
Dei varî generi di tendoni e teloni teatrali, s'intende con questo termine, particolarmente, quella superficie di tela dipinta che, all'altezza del proscenio, s'alza o s'abbassa [...] constantemente, però, con sistema di apertura a doppia partita, rientrante ai lati del proscenio.
Forse solo col predominio della scenografia pittorica del secolo XVII s'ebbe il vero e proprio telone dipinto con allegorie allusive alle arti belle, o ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Hollywood attinge sin dai suoi esordi all’Europa come a una fonte miracolosa e sicura, [...] Veidt da Berlino, e tanti altri ancora; e non si contano operatori – tra cui il più famoso, Karl Freund – gli scenografi, i costumisti e altri esperti di ambito tecnico. Gli esiti di una così massiccia "invasione" sono alterni, ma certamente se ...
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DONATI, Paolo
Antonio Musiari
Figlio di Antonio e di Maria Barbieri, nacque a Parma, dove fu battezzato il 21 ott. 1770. Compì gli studi presso la Reale Accademia di belle arti di Parma, allievo dapprima [...] ma che in quegli anni rischiava la decadenza: a prova, adduceva il fatto che erano stati chiamati nel Ducato scenografi stranieri. Dapprima questo progetto trovò resistenza nel corpo accademico, che non concesse al D. neppure la carica di professore ...
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Hunte, Otto
Alessandro Cappabianca
Scenografo tedesco, nato ad Amburgo il 9 gennaio 1881 e morto a Berlino nel 1960. Contribuì al successo del cinema tedesco degli anni Venti ideando le scenografie [...] ma la sua situazione, come quella di tutto il cinema tedesco, precipitò nella notte hitleriana. H. fu coinvolto come scenografo nello sciagurato Jud Süss (1940; Süss l'ebreo) di Veit Harlan, ma si riscattò collaborando con Bruno Monden al coraggioso ...
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BRUNELLESCHI, Umberto
Giuseppe Selmo
Figlio di Pietro e di Benedetta Cappelli, nacque a Montemurlo il 21 giugno 1879. Studiò pittura e scultura all'Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida [...] ), alle gallerie d'Arte moderna di Milano (Romanticismo) e di Roma (La torre bianca), nelMuseo di Nantes, ecc.
Bibl.: A. De Angelis, Scenografi ital. di ieri e di oggi, Roma 1938, p. 55; V. Guerriero, Le mem. di B., in Nuova Italia, (Paris), 21 dic ...
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Polidori, Gianni
Stefano Masi
Pittore, scenografo, arredatore e costumista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 7 novembre 1923 e morto ivi il 19 agosto 1992. Protagonista della scena cinematografica [...] l'influenza di C. Cagli, che lo portò a privilegiare l'informale rispetto al figurativo. Nel 1946 iniziò a lavorare come scenografo teatrale e dal 1947 diede vita con il regista Luigi Squarzina a un sodalizio artistico destinato a durare oltre un ...
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Medin, Gastone
Sabina Tommasi Ferroni
Scenografo cinematografico, nato a Spalato il 6 luglio 1905 e morto a Velletri il 5 settembre 1973. Nel corso della sua lunga carriera M. fu attivo testimone di [...] disegnatore e cartellonista e collaborò con le riviste "Il mondo e lo schermo" e "Cinematografo"; si fece poi notare con le scenografie del film muto di Alessandro Blasetti Sole (1929), nel quale, sullo sfondo di paludi e di miseri interni, si ispirò ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] J. Coupeau, fondatore del Théâtre du Vieux Colombier (1913), è, insieme a C. Dullin, il maestro di una generazione di registi, scenografi e attori, da L. Jouvet a J.-L. Barrault, J. Vilar. Il teatro si fa specchio di una generale inquietudine, legata ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] di colore dei kilt e dei tartan si muovono e corrono tra distese violette di erica in una natura da utopia scenografica; al soggiorno in rosso ciliegia, fatto per scaldare i sensi dell'uomo più blasé, dove riceve la giovanissima vergine Gigi (1958 ...
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scenografia
scenografìa s. f. [dal lat. scaenographĭa, gr. σκηνογραϕία, comp. di σκηνή «scena» e -γραϕία «-grafia»]. – 1. Arte e tecnica di creare (cioè ideare, per lo più curandone o dirigendone anche la realizzazione) le scene per una rappresentazione...
scenografico
scenogràfico agg. [dal gr. σκηνογραϕικός] (pl. m. -ci). – 1. Della scenografia, che riguarda la scenografia: tecnica sc.; studio sc.; un bozzetto scenografico. Per estens.: proiezione sc., tipo di rappresentazione cartografica...