Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] sull'evoluzione del cinema in costume, in "Bianco e nero", 1952, 4, pp. 48-56 e pp. 26-43.
L. Eisner, Lo sviluppo della scenografia cinematografica, e M. Verdone, Hein Heckroth, in "Bianco e nero", 1952, 12, pp. 24-39 e pp. 40-54.
H. Agel, Le cinéma ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] da Ettore Giannini. Il cinema italiano è stato dunque un vero vivaio, anche per la produzione straniera, di costumisti e scenografi (sia teatrali sia cinematografici) di talento, quali Pier Luigi Pizzi, presente in due film di De Sica (I sequestrati ...
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Ciak
Enzo Siciliano
Lemma onomatopeico di gergo cinematografico che indica una tavoletta cui è unita in basso, mediante una cerniera, un'asticciola battente. Sulla tavoletta, solitamente nera, sono [...] , attimo in cui, mediante l'azione della camera, il potere del regista, coinvolgendo attori, datori luce, costumisti, scenografi, e la troupe intera, realizza una particolare azione racchiusa nell'inquadratura, tessera determinante con altre l'intero ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] di colore dei kilt e dei tartan si muovono e corrono tra distese violette di erica in una natura da utopia scenografica; al soggiorno in rosso ciliegia, fatto per scaldare i sensi dell'uomo più blasé, dove riceve la giovanissima vergine Gigi (1958 ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] per dar rilievo ai corpi e al loro movimento e per isolare i primi piani. Già all'inizio degli anni Venti alcuni scenografi si ispirarono all'Art Nouveau, ai disegni in nero e bianco di Aubrey Beardsley, alle pitture di derivazione cubista di Fernand ...
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Fotografia
Carlo Montanaro
Il rapporto tra fotografia e cinema
Nell'introduzione di uno dei primi, attendibili manuali storico-tecnici sul cinematografo l'autore, Eugène Trutat, ne loda l'essenza trattando [...] , Il viaggio nella Luna). Méliès pose le pietre miliari sulla via di una finzione da lui materializzata mediante codici (scenografie, trucco, costumi) di derivazione teatrale (lavorando, del resto, dal 1897 in quel suo teatro di posa di Montreuil, il ...
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scenografia
scenografìa s. f. [dal lat. scaenographĭa, gr. σκηνογραϕία, comp. di σκηνή «scena» e -γραϕία «-grafia»]. – 1. Arte e tecnica di creare (cioè ideare, per lo più curandone o dirigendone anche la realizzazione) le scene per una rappresentazione...
scenografico
scenogràfico agg. [dal gr. σκηνογραϕικός] (pl. m. -ci). – 1. Della scenografia, che riguarda la scenografia: tecnica sc.; studio sc.; un bozzetto scenografico. Per estens.: proiezione sc., tipo di rappresentazione cartografica...