film
Gianni Rondolino
Vedere oltre lo schermo
Un film è certamente divertimento, ma spesso è qualcosa di più. Può essere allora utile conoscerne il linguaggio, analizzarne il contenuto (spesso nascosto), [...] fotografia, l'operatore alla macchina da presa, il direttore delle luci, il fonico, il costumista, il truccatore, lo scenografo e molti altri tecnici con funzioni diverse, più modeste e apparentemente marginali, ma in realtà anch'esse determinanti ...
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Ciak
Enzo Siciliano
Lemma onomatopeico di gergo cinematografico che indica una tavoletta cui è unita in basso, mediante una cerniera, un'asticciola battente. Sulla tavoletta, solitamente nera, sono [...] , attimo in cui, mediante l'azione della camera, il potere del regista, coinvolgendo attori, datori luce, costumisti, scenografi, e la troupe intera, realizza una particolare azione racchiusa nell'inquadratura, tessera determinante con altre l'intero ...
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Centro sperimentale di cinematografia
Caterina D'Amico
Scuola di formazione superiore in campo cinematografico, fondata a Roma nel 1932. Comprende anche la Cineteca nazionale e la maggiore biblioteca [...] , G. Sensani, L. Solaroli. Tra gli allievi, attori come Clara Calamai, Andrea Checchi, Arnoldo Foà, Leopoldo Trieste, Alida Valli; scenografi come M. Chiari e V.N. Novarese; operatori come G. Di Venanzo; e soprattutto autori che sarebbero stati tra i ...
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Kaufman, Boris ArkadÐevič
Stefano Masi
Direttore della fotografia russo, nato a Białystok (od. Polonia) il 24 agosto 1906 e morto a New York il 24 giugno 1980. Fratello minore del regista Dziga Vertov [...] la breve carriera di Vigo, fotografando, con Louis Berger, Zéro de conduite (Zero in condotta), di cui fu anche uno degli scenografi; il film, per l'intervento della censura, fu diffuso solo nei cineclub dal 1933 al 1945, data della sua proiezione in ...
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Pereira, Hal
Stefano Masi
Scenografo cinematografico e teatrale statunitense, nato a Chicago il 29 aprile 1905 e morto a Los Angeles il 17 dicembre 1983. In un'epoca in cui la ricostruzione degli ambienti [...] film all'anno, ma ottenne il premio soltanto una volta (insieme a Tambi Larsen, Sam Comer e Arthur Krams), per le scenografie di The rose tattoo (1955; La rosa tatuata) di Daniel Mann.
Dopo gli studi di architettura alla University of Illinois, nel ...
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Marchi, Virgilio
Alessandro Cappabianca
Architetto, scenografo e costumista teatrale e cinematografico, nato a Livorno il 21 gennaio 1895 e morto a Roma il 30 aprile 1960. Formatosi come architetto [...] di ferro (1941) e La cena delle beffe (1942), tutti di Blasetti. Di La corona di ferro, in particolare, oltre alle bellissime scenografie di ambienti come la sala del trono o la camera della Principessa, che evocano un Medioevo tra l'onirico e il ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] loro predecessori romantici, recitavano con intonazioni parlate, come se il pubblico in sala non esistesse, mentre la scenografia cercava di rendere nel miglior modo la modestia e spesso lo squallore degli interni rappresentati, servendosi anche di ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] .H. Martin (che già aveva curato la regia della rappresentazione al Thalia Theater di Amburgo nel settembre del 1918), con le scenografie di Neppach e l'interpretazione di Ernst Deutsch (protagonista della messa in scena del 1916 a Dresda di Der Sohn ...
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Rivista
Marco Pistoia
Pubblicazione periodica di formato e diffusione vari, generalmente contenente contributi storici e teorici, riflessioni su tecnica, politica, industria, produzione e distribuzione [...] di spettatori, fra i quali, volta a volta, i futuri 'addetti ai lavori', dai registi agli attori, dagli scenografi agli sceneggiatori e ai direttori della fotografia.Per quanto riguarda l'Italia ‒ che all'epoca aveva un'industria dislocata su ...
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Marzot, Vera
Sabina Tommasi Ferroni
Costumista cinematografica e teatrale, nata a Milano il 22 giugno 1931. Per il grande schermo ha lavorato con registi come Luchino Visconti, Mario Monicelli e Vittorio [...] stilistiche si avverte un richiamo alla pittura dei Macchiaioli e del migliore Ottocento europeo, in accordo perfetto con le scenografie di Mario Garbuglia; e I compagni di Mario Monicelli, in cui utilizzò abiti smessi e stoffe povere. Firmò poi ...
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scenografia
scenografìa s. f. [dal lat. scaenographĭa, gr. σκηνογραϕία, comp. di σκηνή «scena» e -γραϕία «-grafia»]. – 1. Arte e tecnica di creare (cioè ideare, per lo più curandone o dirigendone anche la realizzazione) le scene per una rappresentazione...
scenografico
scenogràfico agg. [dal gr. σκηνογραϕικός] (pl. m. -ci). – 1. Della scenografia, che riguarda la scenografia: tecnica sc.; studio sc.; un bozzetto scenografico. Per estens.: proiezione sc., tipo di rappresentazione cartografica...