Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] si presenta nella sua forma più specifica nelle scuole epicurea e stoica, e si ritrova anche nei cinici, nei cirenaici e negli scettici. Il nuovo accento che la f. acquista sta nell’assunto che la verità è in funzione dell’io e che il raggiungimento ...
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metafisica
Anna Lisa Schino
La conoscenza della struttura ultima della realtà
Il termine metafisica designa una disciplina filosofica dalla storia assai ricca e complessa, ma ha avuto un’origine del [...] e sostanza coinvolge in una medesima svalutazione sia la metafisica sia la scienza empirica, con esiti decisamente scettici (scetticismo).
Il problema diventa allora quello di discutere le possibilità della conoscenza umana, tema che Immanuel Kant ...
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sofistica
Stefano De Luca
Il potere della parola
Nel greco antico sophistès indicava chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla: in questo senso venivano chiamati sofisti i Sette [...] dell’argomento e la brevità della vita umana».
Gorgia e gli ultimi sofisti
Con Gorgia il relativismo si trasformò in scetticismo. Convinto che l’uomo non abbia, né possa mai avere, una conoscenza sicura della realtà, Gorgia si affidò interamente al ...
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ellenismo
Massimo Di Marco
La diffusione della cultura greca nel Mediterraneo e in Asia Minore
L'ellenismo è il periodo storico che va dal 323 al 31 a.C. È stato a lungo considerato un periodo di decadenza. [...] di Platone) e al Peripato (la scuola di Aristotele) nascono nuovi indirizzi filosofici: lo stoicismo, l'epicureismo, lo scetticismo. Al centro della riflessione filosofica ci sono il problema della virtù e l'essenza della felicità umana.
Nella sfera ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Sarpi
Corrado Pin
Un frate enciclopedico, che rifiuta di render pubbliche le sue audaci riflessioni sull’uomo associato, la religione, lo Stato; in colloquio con il mondo dei filosofi antichi, [...] per ragione [...]; e però l’opinion tua apresso te stesso seguila parcamente e leviter» (Pensieri, cit., p. 627). Al prudente scetticismo si accompagna un marcato relativismo: «Non ti maravigliare mai di azzione o opinione alcuna perché non vi è cosa ...
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Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, del [...] manifestandosi come parte dell'attività di rappresentazione di una rete adeguatamente strutturata. Come si è visto, lo scetticismo antiriduzionistico non poggia su basi solide e non è suffragato da una struttura teorica che funga da sostegno ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] oggettiva e universale di un evento: ogni credenza nasce dall'abitudine o da un sentimento, non dalla ragione. Questo scetticismo non solo esclude che la ragione possa accedere alla verità metafisica o a quella dei principi a priori della matematica ...
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Fenomenologia
Carlo Sini
Fenomenologia (calco dell'originale tedesco Phänomenologie) indica, in generale, la descrizione ordinata dei fenomeni, ovvero del modo in cui si presenta e si manifesta una [...] al come di esso, descrivendone le strutture essenziali, o idee. In tal modo Husserl intendeva, da un lato, rispondere allo scetticismo e al relativismo storicistico (dietro i fenomeni della coscienza e del mondo storici c'è un più originario 'mondo ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] trasformazioni avvenute nel corso della rivoluzione, considerate inadeguate a risolvere i mali della società, un profondo scetticismo nei confronti della politica e dei suoi strumenti di violenza. Nelle loro dottrine prevalgono dunque il rifiuto ...
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Filosofo e logico britannico (Trelleck, Galles, 1872 - Pernhyndeudraeth 1970). Tentò di risolvere i paradossi da lui stesso individuati nei progetti di fondazione logica dell'aritmetica, ed elaborò - risentendo [...] it. 1961). L'ulteriore filosofia di R. più che elaborare precise teorie fu dedicata alla presentazione di un temperato scetticismo, che da una parte sottolineava l'importanza delle verità scientifiche e dall'altra invitava a evitare qualsiasi sistema ...
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scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...
scettico
scèttico (ant. scèptico) agg. e s. m. [dal gr. σκεπτικός (der. di σκέπτομαι «osservare, esaminare»), attraverso il fr. sceptique; in latino, si trova in Quintiliano il plur. Sceptici -orum] (pl. m. -ci). – 1. Dello scetticismo, relativo...