RNA
Nancy Maizels
Alan M. Weiner
Per coloro che sono interessati alla conoscenza dei primissimi stadi dell'evoluzione è sempre stata una sfida capire come abbiano avuto origine gli organismi viventi [...] 3′ o 5′ del ribosio, non sul 2′; il fosfato deve essere attivato senza distruggere altri gruppi; e infine lo scheletro fosfoesterico deve essere costruito tra i gruppi idrossilici 3′ e 5′ senza coinvolgere l'idrossile 2′. Perciò, anche se fosse ...
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Riproduzione
Riccardo Pierantoni
La riproduzione è il meccanismo attraverso il quale vengono generati nuovi individui in modo da garantire la sopravvivenza di una specie. Per indicare la notevole forza [...] seminali) ed esterni (discesa dei testicoli nello scroto, pene, distribuzione dei peli, barba), nonché lo sviluppo dello scheletro, della muscolatura e della voce. Tali ormoni, la cui secrezione decresce gradatamente con l'età, condizionano anche il ...
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In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] alare
La ripiegatura cutanea che nei Pipistrelli, negli Pterodattili e nei Ranforincoidei (Rettili fossili) è sostenuta dallo scheletro dell’arto anteriore e costituisce la superficie portante dell’ala. Negli Insetti la m. alare è costituita da ...
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Neuroscienze cognitive
Alberto Oliverio
L'espressione neuroscienze cognitive risale alla fine degli anni Settanta del 20° sec., quando, in seguito allo sviluppo di una serie di tecniche volte a visualizzare [...] a modifiche di tipo strutturale provocate da alterazioni di alcuni enzimi e dalla sintesi di proteine che alterano lo scheletro dei neuroni e stimolano la formazione di sinapsi e la loro interconnessione. Le variazioni delle caratteristiche del ...
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SUPERANTIGENE
Daniele Primi-Luisa Imberti
Il termine ''superantigene'' è stato proposto da J. White nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d'interagire e di attivare i linfociti T tramite [...] è di circa 22÷30 KD), ricche in aminoacidi idrofilici. Esse sono composte principalmente di strutture beta, quindi con uno scheletro proteico disteso anziché avvolto su se stesso. Le molecole sono perciò assai poco compatte e con gran parte della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Darwin in Italia
Barbara Continenza
Traduzioni e conferenze popolari
Con il titolo Sull’origine delle specie per elezione naturale, ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l’esistenza [...] ». Procedeva a un serrato confronto anatomico attraverso l’angolo facciale, le estremità anteriori e inferiori, la pelle, lo scheletro, i denti, il cranio, e, naturalmente, la questione più impegnativa che «sta nel contenuto della scatola del cranio ...
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Il mondo a RNA
Nancy Maizels
(Department of Molecular Biophysics and Biochemistry, and of Genetics Yale University New Haven, Connecticut, USA)
Alan M. Weiner
(Department of Molecular Biophysics and [...] 3' o 5' del ribosio, non sul 2'; il fosfato deve essere attivato senza distruggere altri gruppi; e infine lo scheletro fosfoesterico deve essere costruito tra i gruppi idrossilici 3' e 5' senza coinvolgere l'idrossile 2'. Perciò, anche se fosse ...
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Origini dell'uomo
Emiliano Bruner
Rispetto alle altre discipline scientifiche, l'antropologia presenta una rara anomalia, ovvero la completa circolarità tra osservato e osservatore. L'uomo è al tempo [...] ) troviamo però, sempre in Africa orientale, forme che esprimono pienamente la morfologia del genere Homo. Lo scheletro postcraniale indica una postura integralmente bipede, senza traccia di adattamenti locomotori che non siano quelli presenti nell ...
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Energia che si propaga per onde (r. ondulatoria) o per corpuscoli (r. corpuscolare) e anche il fenomeno stesso dell’emissione, dell’irradiamento di tale energia (r. di una sorgente, r. di un’antenna, diagramma [...] 1 J/kg), sostituito al rad (pari a 10–2 Gy).
Effetti sugli acidi nucleici
La struttura primaria del DNA è costituita da uno ‘scheletro’ di fosfati alternati con gruppi di pentosi, a cui è legata una base azotata purinica (G, C) o pirimidinica (A, T ...
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VITAMINE
Mario GIORDANI
Giovanni LORENZINI
È la denominazione proposta da C. Funk nel 1911 per quei costituenti degli alimenti, i quali, pur presenti in quantità minime, ne rappresentano la parte [...] al peso del corpo. Si può osservare che nell'adulto la vitamina D, destinata all'ossificazione dello scheletro, sembra necessaria in quantità meno elevate. Queste cifre variano notevolmente già soltanto in rapporto alla composizione del regime ...
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scheletro
schèletro (poet. schèltro) s. m. [dal gr. σκελετός, der. di σκέλλειν «disseccare»]. – 1. a. Il complesso delle ossa dei vertebrati che, come struttura rigida di sostegno, contribuisce a dare una caratteristica forma al corpo degli...
scheletrato
s. m. e agg. [der. di scheletro]. – Apparecchio di protesi odontoiatrica parziale e amovibile, a struttura metallica disposta in modo da scaricare le forze della masticazione sui denti residui. Anche agg.: protesi scheletrata.