BALLI, Ruggero
Mario Crespi
Nacque il 1° nov. 1877 a Rovereto di Carpi, in provincia di Modena, da Ciro e da Elina Meloni. Studiò a Modena, ove, nel 1903, si laureò in medicina e chirurgia e iniziò [...] Sul limite tra il normale e il patologico nella radiologia del tubo digerente, Modena 1922; Anatomia radiografica normale dello scheletro, in Trattato di diagnostica radiologica S.I.R.M.,Ferrara 1924, pp. 21-112; L'architettura radiografica dello ...
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Meccanismi per la difesa dell’ospite da agenti invasori estranei sono presenti in varie forme (barriere fisiche, cellule fagocitarie e così via) in tutti gli ordini degli invertebrati. Tali meccanismi [...] linfocitario stimolato dall’antigene) e la fase finale effettrice (eliminazione dell’antigene). Tutti gli anticorpi hanno uno scheletro comune composto da due catene leggere identiche e due catene pesanti anch’esse identiche. Nei domini N-terminali ...
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Ciascuna delle membrane di rivestimento e di protezione, di natura connettivale, che circondano l’encefalo e il midollo spinale e che, essendo ricche di vasi sanguiferi, contribuiscono alla loro nutrizione.
Anatomia
Anatomia [...] dura madre circonda il fascio di radici che si staccano dalla parte terminale del midollo spinale e si connette allo scheletro con il legamento coccigeo. In alto, la dura madre spinale si fissa sul contorno del foro occipitale continuandosi con la ...
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Anatomia
Nell’uomo, il segmento dell’arto superiore compreso tra la spalla e la regione del gomito. La sua forma, fondamentalmente cilindrica, presenta differenze in rapporto al sesso e all’età, per il [...] osteoperiostiti specifiche ecc.).
Anatomia comparata
Il segmento (propriamente stilopodio) dell’arto anteriore dei Vertebrati tetrapodi, il cui scheletro è costituito dall’omero ed è perciò omologo al b. dell’uomo.
Fisica
Nella teoria dei vettori ...
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Le Paleoscienze. La conoscenza del corpo umano nella preistoria
Giorgio Manzi
Loretana Salvadei
La conoscenza del corpo umano nella preistoria
Il nostro corpo rappresenta certamente una fra le più [...] è quello di Shanidar 1, un uomo di Neandertal del Vicino Oriente (Iraq) vissuto circa 50.000 anni fa. Lo scheletro rappresenta l'ominide forse più gravemente traumatizzato di cui abbiamo evidenza fino a tempi recenti, in quanto mostra una quantità di ...
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BIETTI, Amilcare
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Nato a Caravaggio (Bergamo) il 14 luglio 1869, si laureò in medicina e chirurgia a Napoli nel 1893; cominciò poi a lavorare nell'Istituto di igiene dell'università di Pisa e nel [...] ; dimostrò che il tarso risulta attorniato da una fitta rete di tessuto elastico che si approfonda nello spessore dello scheletro palpebrale, descrisse la distribuzione e la terminazione delle fibre nervose nel corpo ciliare e un ricco plesso nella ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] genitale e influenza in pratica ogni aspetto delle funzioni e della forma del corpo. Possiamo infatti parlare di configurazione scheletro-muscolare maschile o di uno schema di distribuzione del grasso di tipo femminile; perfino la chimica del sangue ...
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cervello e sistema nervoso
Margherita Fronte
Una macchina prodigiosa
Se riusciamo a pensare, muoverci, ricordare o provare un sentimento, lo dobbiamo all'attività del cervello e del sistema nervoso. [...] devono fare.
La natura ha dotato il sistema nervoso centrale di una serie di protezioni. Quella più esterna è lo scheletro: le ossa del cranio e le vertebre della colonna vertebrale proteggono rispettivamente l'encefalo e il midollo spinale. Sotto lo ...
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Frattura
Gianfranco Fineschi
Il termine frattura (dal latino fractura, derivato da frangere, "rompere") può essere considerato sinonimo di rottura in tutti i significati: scientifico, letterario, allegorico [...] polimorfa complessità. Alcuni di questi meccanismi vengono definiti diretti, in quanto provocano una frattura nel punto esatto dello scheletro in cui la violenza lesiva si è applicata; altri si definiscono indiretti perché la frattura si produce non ...
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GALEAZZI, Riccardo
Massimo Aliverti
Nacque a Torino il 18 ag. 1866 da Cesare Odoardo e da Annetta Astesano (o Astesana). Laureatosi a pieni voti in medicina e chirurgia nell'Università torinese il 21 [...] ], pp. 697-725). Un cenno particolare, infine, meritano la descrizione operata dal G. di un particolare tipo di sindrome traumatica a carico dello scheletro dell'avambraccio, che fu designata col suo nome (Di una particolare sindrome traumatica dello ...
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scheletro
schèletro (poet. schèltro) s. m. [dal gr. σκελετός, der. di σκέλλειν «disseccare»]. – 1. a. Il complesso delle ossa dei vertebrati che, come struttura rigida di sostegno, contribuisce a dare una caratteristica forma al corpo degli...
scheletrato
s. m. e agg. [der. di scheletro]. – Apparecchio di protesi odontoiatrica parziale e amovibile, a struttura metallica disposta in modo da scaricare le forze della masticazione sui denti residui. Anche agg.: protesi scheletrata.