Storico della filosofia italiano (Cuneo 1928 - Roma 2001), prof. nelle univ. di Trieste e Roma "La Sapienza", dal 1992 docente nella Terza univ. di Roma. Membro del comitato direttivo dell'Internationale [...] 7 voll., 1965-77) e approfondì importanti aspetti del pensiero postkantiano (da Jacobi a Herder, da Schlegel a Fichte e Schelling), pervenendo a un'articolata ricostruzione interpretativa del pensiero di G. F. W. Hegel, di cui rivalutò soprattutto l ...
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Medico, naturalista e filosofo, nato a Neuenburg (Württemberg) il 4 luglio 1768, morto a Kirchheim il 17 novembre 1852. Dopo avere studiato a Tubinga e a Gottinga, e aver esercitato la professione medica, [...] che egli sia stato soltanto seguace, perché alcuni tra i suoi primi scritti esercitarono anzi un certo influsso sullo stesso Schelling. La sua filosofia andò poi sempre più orientandosi verso la religione; nel campo scientifico si accentuò il suo ...
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LOSACCO, Michele
Stefano Miccolis
Nacque a Napoli, il 29 giugno 1871, da genitori di origini pugliesi: il padre Luigi era notaio; la madre, Maria Angela Cognetti De Martiis, era sorella dell'economista [...] ., Educazione e scuola laica, a cura di H.A. Cavallera, Firenze 1988, pp. 342-345); P. Martinetti, rec. a M. Losacco, Schelling, in Riv. di filosofia, VIII (1916), pp. 140 s.; G. Calogero, I fondamenti della logica aristotelica, Firenze 1927, pp. 297 ...
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Scrittore e critico tedesco (Hannover 1767 - Bonn 1845), figlio di Johann Adolf. Dopo aver studiato a Gottinga, fu istitutore ad Amsterdam (1791-95). Nel 1796 su invito di Schiller si trasferì a Jena, [...] furono di grande importanza sia per l'estetica sia per la critica romantica. Prendendo una posizione vicina a quella di Schelling e non risparmiando le critiche all'estetica kantiana, accusata di aver irrigidito le distinzioni dell'intelletto, sì da ...
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FLORENZI-WADDINGTON, Marianna
Fernanda GENTILI
Nata in Ravenna il 9 novembre 1802 dal conte Pietro Bacinetti, morta a Firenze il 15 aprile 1870. Andata sposa, appena diciassettenne, al marchese Ettore [...] dopo l'inglese E. Waddington. Dopo il 1860 la F. stabilì la sua dimora in Firenze.
Dopo aver tradotto il Bruno dello Schelling (1844, 2ª ed. 1859) ed esser stata presentata al pubblico colto da una prefazione del Mamiani, inclinò sempre più verso la ...
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Il concetto di inconscio fa la sua prima esplicita apparizione nella storia della filosofia in Leibniz, che in polemica con Locke – per il quale non esiste nulla di cui non abbiamo sempre attualmente coscienza [...] non esistono momenti di quiete. Dopo Leibniz il tema dell’i. assume un grande rilievo in Schelling e nella filosofia romantica della natura. Sia Schelling che Hegel definivano lo spirito operante nella natura uno «spirito i.» o uno «spirito nascosto ...
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teosofia In origine, saggezza o scienza concernente Dio o le cose divine; con questo significato il termine appartiene alla tradizione neoplatonica e allo Pseudo-Dionigi. Ripreso da questa tradizione, [...] . Saint-Martin a E. Swedenborg a F.C. Oetinger, e ancora nel 19° sec. in F. Baader e nell’ultimo F. Schelling; motivi teosofici sono ampiamente presenti anche nella massoneria.
Nell’accezione corrente si intende per t. la dottrina e il movimento, con ...
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MASSOLO, Arturo
Livio Sichirollo
Filosofo e storico della filosofia, nato a Palermo il 19 agosto 1909, morto a Pisa il 30 marzo 1966. Studiò filosofia a Palermo con V. Fazio Allmayer e fu ordinario [...] , ivi 1946; Fichte e la filosofia, ivi 1948; Ricerche sulla logica hegeliana e altri saggi, ivi 1950; Il primo Schelling, ivi 1955; Prime ricerche di Hegel, Urbino 1959, ristampato in La storia della filosofia come problema e altri saggi, Firenze ...
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Critico russo della prima metà del sec. XIX, nacque il 30 maggio 1810 a Sveaborg; suo nonno era prete, suo padre medico. Crebbe in mezzo a una agitata vita familiare. Nel 1825 entrò al ginnasio di Penza, [...] , di filosofia. Idealista per natura, sensibile fino alla morbosità, egli trovò nella filosofia tedesca, e soprattutto nelle opere di Schelling e Fichte, un punto d'appoggio da sostituire alla mancanza di legame con la realtà, della quale soffriva il ...
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LIEBKNECHT, Wilhelm
Ermanno Loewinson
Scrittore e uomo politico tedesco, nato il 29 marzo 1826 a Giessen (Assia), morto a Charlottenburg il 7 agosto 1900. Egli usciva da una famiglia che derivava la [...] in quella università lo studio della teologia, della filosofia e della filologia, all'università di Berlino seguì i corsi di Schelling e di Trendelenburg, come pure quelli dei fratelli Grimm.
Ma fin d'allora cominciò a discutere coi colleghi d ...
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schellinghiano
〈šelin-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Friedrich Wilhelm Joseph Schelling (1775-1854), e al suo pensiero: la filosofia sch.; la concezione sch. della natura; anche come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Schelling.
neospinozismo
neospinożismo s. m. [comp. di neo- e spinozismo]. – Nella storia della filosofia, termine usato talvolta per designare quell’indirizzo dell’idealismo postkantiano, rappresentato principalmente da F. W. J. Schelling (1775-1854),...