Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] che mira a conciliare in una mitologia razionale il monoteismo della ragione e il politeismo dell'immaginazione. In realtà Schelling elabora una teogonia dell'Assoluto, imponendo all'attenzione di Ernst Cassirer e di Marcel Mauss la necessità che un ...
Leggi Tutto
cogito
Termine in cui normalmente si compendia la formula cartesiana cogito, ergo sum (lat. «penso, dunque sono», Discorso sul metodo, IV; Meditazioni metafisiche, II, 6), indicante la certezza e l’evidenza [...] innata in sé» su ogni altra conoscenza. Criticato, corretto e riformulato da vari pensatori (Vico, Lichtenberg, Kant, Schelling, Kierkegaard), ma sempre più o meno sostanzialmente condiviso, la sua critica più radicale, già anticipata da Schopenhauer ...
Leggi Tutto
Economista e uomo politico tedesco (Greifswald 1805 - Jagetzow, Pomerania, 1875). Benché dal punto di vista teorico possa considerarsi con K. Marx e K. G. Winckelblech uno dei principali rappresentanti [...] . Negando valore all'individualismo e alla libertà economica e ispirandosi alla teoria organica dello stato di Hegel e Schelling, R. affidava allo stato l'attuazione delle riforme senza rendersi conto delle difficoltà pratiche del suo progetto. Opere ...
Leggi Tutto
POLITICA INTERNAZIONALE
Marco Carnovale
La p.i., come disciplina di studio, ha per oggetto il complesso delle relazioni e le risultanti dell'interazione tra stati o gruppi di stati. Così intesa, va [...] stabilità, all'interno di quello che A. Wohlstetter definì "l'equilibrio del terrore" (ma che, più propriamente, T. Schelling chiamò "l'equilibrio della prudenza") ha costituito la sfida principale degli strateghi del dopoguerra.
In campo civile, va ...
Leggi Tutto
GOETHE, Johann Wolfgang von
Arturo FARINELLI
Poeta universale che, nel secolo dell'illuminismo, all'alba della fervida aspirazione romantica, riproduce il vasto e universale mondo della conoscenza vagheggiato [...] il rinnovarsi e il ricreare perpetuo della natura con una sola forza, un sol battito del polso, "una sola vita". E Schelling l'avviava al pensiero evolutivo di Hegel, forse il più consono al pensiero suo proprio, benché gli sembrasse di aver lontane ...
Leggi Tutto
TRAHNDORFF, Karl Friedrich Eusebius
Delio Cantimori
Filosofo e teologo tedesco, nato a Berlino nel 1782, ivi professore nel ginnasio Federico Guglielmo, messo in pensione nel 1839, e ivi morto nel 1863.
Fu [...] dell'unità immanente). Le sue opere principali sono: Aesthetik oder Lehre von Weltanschauung und Kunst (Berlino 1827); Schelling und Hegel oder das System Hegels als letztes Resultat des Grundirrtums in allem bisherigen Philosophieren (ivi 1842); Was ...
Leggi Tutto
hegeliana, destra e sinistra
Distinzione (fatta la prima volta nel 1837 da D. F. Strauss, ripresa da K. L. Michelet, divenuta poi comune) dei seguaci di Hegel, in base alla loro divergente interpretazione [...] di Federico Guglielmo IV, si ebbe una notevole svolta in senso restauratore anche in campo culturale, di cui fu manifestazione emblematica la chiamata di Schelling a Berlino nel 1841 per estirpare «la mala pianta del seme panteista» gettato da Hegel. ...
Leggi Tutto
. Filosofia. - Il primo valore del termine atto (gr. ἐνέργεια; lat. actus; fr. acte; sp. acto, acción; ted. Tat, Handlung; ingl. act, action) è quello attribuitogli da Aristotele, quando per costruire [...] varie specie di quel movimento che, essendo per lui originario, è un atto puro. In Kant e dopo Kant (Fichte e Schelling), l'atto è la manifestazione di una spontaneità e viene contrapposto al prodotto. Così l'atto della sintesi mediante cui, secondo ...
Leggi Tutto
Guerra
AAlastair Buchan
di Alastair Buchan
Guerra
sommario: 1. Definizioni della guerra. 2. Le guerre nella storia. 3. Le guerre moderne. 4. Guerre e conflitti nell'epoca contemporanea. a) La guerra [...] tattiche a breve raggio. L'opinione prevalente in Occidente, però, tendeva piuttosto a concordare con il giudizio di T.C. Schelling, secondo il quale la distinzione tra armi convenzionali e armi nucleari è una delle rare distinzioni ‛naturali' che i ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Georg Wilhelm Friedrich Hegel, uno dei maggiori filosofi di tutti i tempi, ha potentemente [...] nel 1799, con l’eredità ricevuta, Hegel può lasciare il mestiere di precettore e tentare la carriera accademica. Aiutato da Schelling, suo più giovane e brillante collega nello Stift di Tubinga e ora cattedratico a Jena, giunge nel 1801 come docente ...
Leggi Tutto
schellinghiano
〈šelin-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Friedrich Wilhelm Joseph Schelling (1775-1854), e al suo pensiero: la filosofia sch.; la concezione sch. della natura; anche come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Schelling.
neospinozismo
neospinożismo s. m. [comp. di neo- e spinozismo]. – Nella storia della filosofia, termine usato talvolta per designare quell’indirizzo dell’idealismo postkantiano, rappresentato principalmente da F. W. J. Schelling (1775-1854),...