In filosofia, rapporto immediato e diretto tra soggetto pensante e oggetto; questo rapporto può essere poi inteso come semplice presenza dell’oggetto alla mente o come immedesimazione del soggetto nell’oggetto. [...] .
La filosofia idealistica si è proposta, in seguito, di recuperare all’uomo l’i. intellettuale affermando, con J.G. Fichte, F. Schelling e G.W.F. Hegel, la capacità dell’ente finito di cooperare al processo di creazione dell’oggetto.
Nel 20° sec. H ...
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(ted. Tübingen) Città della Germania (85.344 ab. nel 2008), nel Baden-Württemberg, 28 km a SO di Stoccarda, sul fiume Neckar. È uno dei più importanti centri culturali della Germania, sede di università, [...] si aprì alle contemporanee tendenze della cultura europea (illuminismo, kantismo); è in questo ambiente culturale che si formarono F. Schelling e G.W.F. Hegel. Nuova Scuola di T. Ulteriore fase della facoltà teologica dell’università di T., iniziata ...
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Scrittore inglese (Ottery St. Mary, Devonshire, 1772 - Highgate, Londra, 1834). Studò a Cambridge, dove si entusiasmò per le idee rivoluzionarie francesi; lasciata l'università (1793), per debiti o dispiaceri [...] aver fondato l'idealismo ottocentesco inglese. Diffuse in Inghilterra il pensiero dei filosofi romantici tedeschi (specie Kant e Schelling) precedendo il Carlyle; nella critica letteraria si mosse sulle orme di Lessing, Schlegel e J. P. Richter; fu ...
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Spirito, buono o cattivo, che nella mitologia pagana presiedeva al destino degli uomini, e anche lo spirito che aveva sotto la sua protezione una città, un popolo, una nazione.
Il Genius era, per gli antichi [...] dell’arte ‘ingenua’, contrapposta alla ‘sentimentale’. Il Romanticismo esaltò soprattutto il carattere di eccezionalità del g., fino a farne, con F.W.J. Schelling, A.W. Schlegel e G.W.F. Hegel, lo strumento e la manifestazione dell’assoluto. ...
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Filosofo, nato a Parigi il 28 novembre 1792, morto a Cannes il 14 gennaio 1867. Nel 1810 entrò nella Scuola normale, che s'apriva allora per la prima volta. Ivi ebbe professore di retorica il Villemain, [...] : tra essi si stabilì una relazione d'amicizia durata a lungo. Così si dica, ma in misura minore, per lo Schelling. Oltre al nuovo impulso speculativo, egli riportò dallh Germania anche l'amore allo studio filologico dei testi. L'eclettismo, che ...
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Filosofo tedesco, nato a Ludwigshafen l'8 luglio 1885, morto a Tubinga il 4 agosto 1977. Laureatosi a Würzburg in filosofia con una tesi su Rickert nel 1908, durante la prima guerra mondiale si trasferì [...] moderna, e ricollegandosi a quel naturalismo che dalla "sinistra aristotelica", attraverso Paracelso e Bruno, arriva a Goethe e Schelling: per B. infatti la materia è un insieme di potenzialità latenti, qualitative, non-finite - e perciò aperte all ...
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FORSTER, Johann Georg Adam
Scrittore e agitatore tedesco, nato a Nassenhuben presso Danzica il 27 novembre 1754, morto a Parigi il 10 gennaio 1794. Figlio di Johann Reinhold F. (v.); compagno di studî [...] si schierò dalla loro parte con entusiasmo fanatico. La sola Carolina Michaelis, la futura moglie di A.W. Schlegel e di Schelling, allora sua amica e ospite a Magonza, rimase ancora in quei giorni al suo fianco. Nominato deputato alla Convenzione, il ...
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soggetto Argomento, tema oppure la persona o la cosa che viene presa in considerazione per determinati motivi. filosofia Come termine filosofico, s. ha assunto un significato che per certi aspetti è esattamente [...] concezione è stata ulteriormente elaborata e sviluppata nella speculazione postkantiana, in particolare da J.G. Fichte, F.W.J. Schelling e G.W.F. Hegel. L’identificazione del s. con l’autonoma attività pensante è invece messa in discussione sia ...
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KILLIGREW, Thomas
Salvatore Rosati
Drammaturgo inglese, nato il 7 febbraio 1612 a Lothbury (Londra) da famiglia lealista originaria della Cornovaglia, morto a Whitehall il 19 marzo 1683. Nel 1633 era [...] William, e il figlio Thomas (1657-1719).
Ediz.: Oltre alla cit. ediz. parziale del 1641, è da menzionare: Comedies and Tragedies. Written by T. K., ecc., 1664.
Bibl.: F. H. Schelling, in Cambridge History of English Literature, VIII, Cambridge 1920. ...
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storia
Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate; ma, modernamente, anche tutto ciò [...] faticosa lotta con un abisso di natura, che è parte di lui stesso e che ne resta risorsa e condizione. Schelling prospettava, infatti, un movimento di «progresso retroattivo», una solidarietà di avanzamento verso il futuro e di tuffo nel passato e ...
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schellinghiano
〈šelin-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Friedrich Wilhelm Joseph Schelling (1775-1854), e al suo pensiero: la filosofia sch.; la concezione sch. della natura; anche come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Schelling.
neospinozismo
neospinożismo s. m. [comp. di neo- e spinozismo]. – Nella storia della filosofia, termine usato talvolta per designare quell’indirizzo dell’idealismo postkantiano, rappresentato principalmente da F. W. J. Schelling (1775-1854),...