RITTER, Johann Wilhelm
Maryla Falk
Pensatore tedesco, nato il 16 dicembre 1776 a Samitz in Slesia, morto il 23 gennaio 1810 a Monaco. Giunto a 19 anni a Jena, compie rapidamente, da autodidatta, gli [...] la realizzazione di questo programma sul campo dell'esperienza mistica e del mito che la riflette, e il filosofo Schelling sul campo della costruzione speculativa che produsse una serie di sistemi provvisorî e sboccò anch'essa infine nel mito, il ...
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QUANTITÀ (fr. quantité; sp. cantitad; ted. Quantität; ingl. quantity)
Guido Calogero
Filosofia. - È, tra le categorie aristoteliche la terza, dopo la sostanza e la qualità: e da Aristotele è definita [...] della quantità diventa quello della sua collocazione in seno al sistema deduttivo delle categorie: così, p. es., lo Schelling la deduce direttamente dalla riflessione dell'intelligenza su sé stessa, mentre il Hegel la definisce come "il puro essere ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] quanto tale, esso è sempre esorcizzato, sotto questa o quella forma. Bisognerà attendere un pensatore come F. W. J. Schelling, con la sua affermazione che il mito non è per nulla allegorico, bensì ‛tautegorico', perché la prospettiva si modifichi in ...
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COLECCHI, Ottavio
Roberto Grita
Nacque a Pescocostanzo (L'Aquila) il 3 sett. 1773 da Giovanni Battista Giocondino e da Grazia Nicoletta Spallone, che gli diedero il nome di Ottaviano Francesco. Da uno [...] di critica serrata. Era proprio in nome e per rispetto del kantismo che egli si oppose alle dottrine di Fichte e di Schelling definendole "due sistemi che disonorano la filosofia". E solo nei confronti di Hegel nell'ultimo periodo della sua vita il C ...
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OLIVETTI, Marco Maria
Pierluigi Valenza
– Nacque a Roma il 24 maggio 1943, secondogenito di Oscar e di Lucia Giannini.
Conseguita la maturità classica presso l’Istituto S. Maria, si iscrisse alla facoltà [...] , e la filosofia della storia. Il volume effettivamente pubblicato seguiva l’ecclesiologia romantica tra Schleiermacher e Schelling, mentre il volume soltanto progettato avrebbe dovuto, come si ricava dalla prefazione, analizzare il fallimento del ...
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BARONE, Francesco
Francesco Traniello
Nato a Torino il 16 giugno 1813, compì gli studi all'Accademia Solariana, addottorandosi in teologia nel 1835, e fu ordinato sacerdote il 2 apr. 1836; due anni [...] Gioberti, a Balbo, si trovano citati largamente, sia pure con l'intento di confutarli, Lessing e Herder, Hegel e Schelling, Strauss e Droysen, Voigt e Ranke.
Dopo l'abolizione delle facoltà di teologia nelle università statali, avvenuta nel 1873, il ...
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estasi
Dal gr. ἔκστασις «turbamento o stato di stupore della mente», der. di ἐξίστημι «mettere fuori» o «uscire di sé». Il termine indica genericamente la separazione da sé stessi, l’astrazione dalle [...] la metafora della visione nello specchio. Sarà l’idealismo ottocentesco a riappropriarsi del significato filosofico del termine. Schelling, in partic., recupera l’intuizione intellettuale, già criticata da Kant, e ne parla in termini di «e ...
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Definizione. - L'architettura è insieme l'arte e la tecnica di costruire gli edifici. Nelle definizioni scolastiche e nelle rappresentazioni simboliche che ad essa si riferiscono, talvolta la vediamo posta [...] si possono accomodare allo uso degli uomini".
Tra le definizioni di scrittori moderni potremo soffermarci su quella di Schelling (cfr. Sämtl. Werke, I, Stoccarda 1859): "L'architettura è la forma artistica inorganica della musica plastica... Essa è ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Cleptocrazia
Donatella della Porta e Alberto Vannucci
Introduzione: cleptocrazia e potere pubblico
Il termine 'cleptocrazia', derivante dall'unione delle parole greche klépto, rubare, e krátos, governo, [...] linea di demarcazione tra estorsione e protezione, tra racket e tassazione, tra potere statale e potere criminale (v. Schelling, 1984). Da Machiavelli a Hobbes, la funzione centrale dello Stato è stata individuata nell'organizzazione e, ove possibile ...
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L'Ottocento: biologia. Zoologia e tassonomia animale
Ilse Jahn
Zoologia e tassonomia animale
Agli inizi dell'Ottocento la zoologia non godeva ancora, in ambito accademico, di un pieno riconoscimento; [...] e vero compito rappresentare tale idea, avendo soprattutto cura di scoprire il principio che presiede a tale mutevolezza" (Schelling 1803, p. 343).
Ricercando un tale principio i seguaci della filosofia naturale credevano di ritrovare l'armonia della ...
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schellinghiano
〈šelin-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Friedrich Wilhelm Joseph Schelling (1775-1854), e al suo pensiero: la filosofia sch.; la concezione sch. della natura; anche come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Schelling.
neospinozismo
neospinożismo s. m. [comp. di neo- e spinozismo]. – Nella storia della filosofia, termine usato talvolta per designare quell’indirizzo dell’idealismo postkantiano, rappresentato principalmente da F. W. J. Schelling (1775-1854),...