Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] incapace di significare solo per sé stessa.
Con Goethe nasce la linea ‘classica’ del s.: vi si riconobbero F.W.J. Schelling, K. Solger e poi le estetiche classicistiche, come quella di G. Lukács; le si opposero invece la tradizione romantica del ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] le peculiarità fino a farne un tratto della stessa realtà; esso caratterizza le dottrine di Fichte e F. Schelling, che riconducono la realtà a un’attività originaria dinamica, spontanea e incondizionata; un volontarismo metafisico conseguente sarà ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] cui quella giovinezza era estranea. Morti Wackenroder e Novalis, giovanissimi, passata Carolina Schlegel (1763-1809) a nuove nozze con Schelling, ciascuno dei membri del gruppo se ne andò per una sua via: Federico Schlegel passò con la moglie Dorotea ...
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La letteratura classica. - Naturale ed essenziale strumento d'arte per ogni forma letteraria dei Greci - almeno del buon tempo, che ogni loro intuizione traducevano in mimesi drammatica, in vita sensibile, [...] uno stampo più personale. Basterebbero a provare quanto esso sia stato originale nel sec. XIX i nomi del Leopardi, dello Schelling, del Renan, del Jerome. Ma nella letteratura italiana sono pur degni di nota i dialoghi linguistici del Monti, Le ...
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SPINOZA, Benedetto (Benedictus de Spinoza; Baruch è la traduzione del nome, usata nella formula di scomunica dai capi della comunità ebraica)
Augusto Guzzo
Nato ad Amsterdam il 24 novembre 1632, morto [...] spinozisti; e chi pensi che, d'altra parte, ebbe simpatia vivissima per lo S. il nemico implacabile di Fichte, di Schelling e di Hegel, Schopenhauer, intende come l'Ottocento abbia dato luogo a un rifiorire dello spinozismo, sia col sorgere d'una ...
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STAËL-HOLSTEIN, Anne-Louise-Germaine, baronessa di
Giuseppe Gabetti
Scrittrice francese, nata a Parigi il 22 aprile 1766, ivi morta il 14 luglio 1817; di famiglia calvinista ginevrina: figlia del ministro [...] l'estate e in dicembre riprese la via della Germania. A Monaco rivide Jacobi e s'intrattenne ripetute volte con Schelling; a Vienna le lezioni di A. W. Schlegel, Sulla letteratura drammatica, le offersero nel corso dell'inverno sempre nuovi stimoli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ciascuna guerra è espressione di un contesto: i modelli strategici adottati vanno letti [...] cambiamento di pensiero, che porterà allo sviluppo della scuola americana di strategia – un nome su tutti è quello di Thomas Schelling – ma anche alla nascita e sviluppo di una scuola europea, grazie in gran parte all’intenso lavoro di riflessione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La produzione poetica e filosofica di Friedrich Hölderlin ha il suo culmine negli stessi [...] ripetersi porta al già descritto trasporto coatto nella clinica di Tübingen, nel settembre 1806.
Secondo una celebre testimonianza di Schelling del luglio 1803, la traduzione dal greco è una delle attività cui il poeta riesce ad attendere anche con ...
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Psicosi
Arnaldo Ballerini
Per psicosi si intende una condizione patologica di sovvertimento della struttura psichica nei rapporti tra rappresentazione ed esistenza. Benché alcuni testi psichiatrici [...] fanno risalire la matrice culturale di Feuchtersleben al movimento romantico, e in particolare a filosofi come F.W.J. Schelling, che sostenevano l'impossibilità per lo spirito e l'anima (Seele) di divenire malati, il dibattito coevo vedeva schierati ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ludwig Feuerbach, dopo gli studi teologici a Heidelberg e filosofici a Berlino sotto [...] nel 1823 alla facoltà teologica di Heidelberg, sceglie come maestro Karl Daub, sensibile al romanticismo e vicino all’idealismo di Schelling e di Hegel. Daub tocca i temi della natura, dell’arte e del male, ma nello stesso tempo ricerca una ...
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schellinghiano
〈šelin-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Friedrich Wilhelm Joseph Schelling (1775-1854), e al suo pensiero: la filosofia sch.; la concezione sch. della natura; anche come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Schelling.
neospinozismo
neospinożismo s. m. [comp. di neo- e spinozismo]. – Nella storia della filosofia, termine usato talvolta per designare quell’indirizzo dell’idealismo postkantiano, rappresentato principalmente da F. W. J. Schelling (1775-1854),...