oggetto
Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato. In questo senso, la [...] limiti di una sensibilità configurata secondo specifiche modalità. Nei postkantiani e nei filosofi idealisti (soprattutto in Fichte e Schelling) si tende ad accettare la concezione kantiana dell’o., eliminando peraltro il concetto di cosa in sé. Onde ...
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sintesi
In generale, ogni forma conoscitiva che, partendo da elementi singoli, giunga a una conclusione unitaria, in contrapposizione all’analisi, la quale studia un complesso unico di realtà scindendolo [...] che nelle antinomie kantiane costituivano invece una contraddizioneinsuperabile. Avviata da Fichte, tale accezione è adottata da Schelling, mentre Hegel la critica esplicitamente (in quanto espressione inadeguata, che «conduce facilmente daccapo alla ...
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JENA (ant. Jani; A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Walter PLATZHOFF
Pompilio SCHIARINI
Città della Germania, nella Turingia orientale, 70 km. SO. di Lipsia, 157 m. s. m., sul fiume Saale [...] florido dell'università di Jena fu tra la fine del secolo XVIII e il principio del XIX, quando v'insegnarono Fichte, Hegel e Schelling. Dal 1672 al 1690 Jena è stata la capitale del ducato, ch'ebbe breve durata, di Sassonia-Jena.
La battaglia di Jena ...
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Il concetto di complessità è differentemente definito e utilizzato in discipline anche assai diverse fra loro. Il fisico S. Loyd ha contato ben 45 possibili definizioni di complessità, ma le definizioni [...] dell'Università di Stoccarda, che si sono entrambi occupati di problemi economici. Anche altri studiosi come F. Hayek e T. Schelling (Rosser Jr 1999; 2004) hanno lavorato lungo linee simili ed è possibile trovare riferimenti all'idea di c. e. anche ...
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Nacque a Weimar il 3 settembre 1757, e, morto il padre quand'egli aveva appena nove mesi, la madre, duchessa Anna Amalia (v.), ne curò l'educazione, chiamandogli al fianco prima il conte von Goertz rigido [...] in gran parte riuniti i poeti e filosofi maggiori della nuova Germania: dai fratelli Humboldt ai fratelli Schlegel, dal Fichte allo Schelling, al Hegel, dal Hölderlin a Jean Paul. Mentre il classicismo fioriva a Weimar, la filosofia idealistica e il ...
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RAIMONDI, Ezio
Bruno Basile
Filologo, critico e storico della letteratura e della cultura, nato a Lizzano in Belvedere (Bologna) il 23 marzo 1924. È professore ordinario di Letteratura italiana presso [...] segreto, ma non per questo meno importante, una saggistica centrata su nodi cruciali della cultura mitteleuropea moderna: F.W.J. Schelling, K.W. von Humboldt, J. Burckhardt, F. Kafka, W. Benjamin, N.S. Trubečkoj, M. Bachtin, la critica simbolica, la ...
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PEELE, George
Salvatore Rosati
Drammaturgo inglese, nato probabilmente nel 1558, morto nel 1598 o poco prima. Fu educato dapprima nel Christ's Hospital, quindi (1571) al Pembroke College di Oxford, [...] , Rostock 1882; R. Fischer, Zur Frage nach Autorschaft von Sir Clyomon and Sir Clamides, in Englishe Studien, XIV (1890); F. E. Schelling, The Source of P.'s Arraignment of Paris, in Modern Language Notes, VIII, iv (1893), pp. 206-208; H. Dutz, Old ...
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. L'idea tradizionale della "cosa in sé" può essere, con sufficiente esattezza, indicata con l'esse in re degli scolastici, in quanto esso si distingue dall'esse in intellectu. La cosa in sé è la cosa [...] .: Per la storia del concetto di cosa in sé, v. le opere filosofiche di Kant, Jacobi, Reinhold, Maimon, Schulze, Fichte, Schelling, Hegel. Tra gli scritti critici v., in genere, tutte le opere sul pensiero kantiano e, in particolare, E. Adickes, Kant ...
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Filosofia della pratica
Marcello Mustè
La Filosofia della pratica. Economica ed etica (d’ora in poi Filosofia della pratica) uscì, per Laterza, nel 1909; ed ebbe, nel corso della vita dell’autore, sei [...] , né l’intelligenza dell’individuale, la Storia» (p. 208). Per questo, accanto alla critica di Friedrich Wilhelm Joseph Schelling e di Schopenhauer, che avevano escogitato «una Volontà cieca» (p. 208), che non presuppone il conoscere, ora Croce ...
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Guerra, aspetti strategici
CCarlo Jean
di Carlo Jean
Guerra, aspetti strategici
sommario: 1. La rivoluzione negli affari di sicurezza. 2. La natura della strategia. 3. Le dimensioni della strategia. [...] MacG., Bernstein, A. (a cura di), The making of strategy. Rulers, States and war, Cambridge: Cambridge University Press, 1994.
Schelling, T. C., Arms and influence, New Haven, Conn.: Yale University Press, 1966 (tr. it.: La diplomazia della violenza ...
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schellinghiano
〈šelin-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Friedrich Wilhelm Joseph Schelling (1775-1854), e al suo pensiero: la filosofia sch.; la concezione sch. della natura; anche come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Schelling.
neospinozismo
neospinożismo s. m. [comp. di neo- e spinozismo]. – Nella storia della filosofia, termine usato talvolta per designare quell’indirizzo dell’idealismo postkantiano, rappresentato principalmente da F. W. J. Schelling (1775-1854),...