JONSON, Ben
Piero Rebora
Poeta e drammaturgo inglese, nato a Londra o presso Londra (probabilmente non lontano da Westminster) nel 1572, e con ogni probabilità l'11 giugno; morto il 6 agosto 1637 a [...] in tedesco, e vennero rappresentate con notevole successo.
Bibl.: A. W. Ward, History of English Dramatic Literature, Londra 1899; F. Schelling, English Drama, ivi 1914; E. K. Chambers, The Elisabethan Stage, ivi 1923; per l'influsso italiano, cfr. W ...
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SACHS, Hans
Maryla Falk
Poeta tedesco, nato a Norimberga il 5 novembre 1494. Nella "scuola latina" annessa all'ospedale di S. Spirito acquistò anche alcune nozioni di lettere classiche, che però, a [...] passato nazionale, il Novalis vi ravvisava "l'abbozzo di una mitologia allegorica e morale schiettamente tedesca" e lo Schelling proclamava per bocca di un personaggio sachsiano la propria reazione contro l'idealismo e affermava la sua religione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Raccontare il lavoro, cantare la tecnica
Vittorio Marchis
Primo Levi, in un breve intervento raccolto in L’altrui mestiere (1985), rispondeva alla domanda «perché si scrive?» e lui, da chimico, «Per [...] venute al mondo proprio per nulla? Io non ho mai creduto una tale bestialità. Mi consultai con Liebig, con Schelling, con Cagliostro e col professor Gorini: indi intrapresi quel fortunato esperimento che m’accingo a descrivervi.
Presi mezz’oncia ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] dalla morfologia comparata; per Braun, la storicità della Natura si fondava sulla filosofia dell'identità di Schelling. Questo concetto fondamentale dell'idealismo si poteva conciliare, secondo Braun, con la teoria della discendenza soltanto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dall’esaltazione romantica dell’arte come conoscenza suprema all’applicazione del [...] potere di operare una riconciliazione magica tra l’ordine della natura e quello della storia.
È comunque Schelling ad assegnare esplicitamente all’arte la funzione di organo primario della filosofia, riconoscendo all’intuizione estetica la capacità ...
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D'AGUANNO, Giuseppe
Franco Tamassia
Nacque a Trapani il 14 maggio 1862, da Antonio e da Francesca Bellet.
Compiuti a Trapani gli studi liceali, frequentò la facoltà di giurisprudenza di Palermo. dove [...] e il positivismo nella filosofia giuridica contemporanea, ibid. 1896; Isistemi idealisti tedeschi posteriori ad E. Kant (Fichte, Schelling, Hegel), ibid. 1897; Su una classificazione dei sistemi di filosofia morale contemporanea, in Idea liberale, VI ...
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ragione
Dal lat. ratio («calcolo», «rapporto»). Termine con cui Cicerone tradusse il greco λόγος e che conserva di quest’ultimo diversi significati, indicando la disposizione intrinseca e ideale di una [...] , fra la r. e il suo Altro, comporta anch’essa un ricorso al ‘fatto’ e alla casualità (nell’Infinito schellinghiano, nulla può spiegare il passaggio dall’essenza all’esistenza, che è un ‘salto’ irrazionale ed esplicitamente definito come «empirico ...
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PERRONE, Giovanni
Luciano Malusa
PERRONE, Giovanni. – Nacque a Chieri (Torino) l’11 marzo 1794 da Francesco ed Elisabetta Chiandana.
Studiò teologia nel seminario di Torino e il 10 novembre 1815 entrò [...] , portò al trascendentalismo e quindi all’errore scettico, da un lato, e agli sviluppi del pensiero panteistico di Fichte, Schelling ed Hegel, dall’altro (ibid., pp. 35-36).
Perrone non chiarì il ruolo della teologia nell’evoluzione del dogma ...
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tempo
L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo la quale i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo, o durante altri eventi), [...] e dell’autocoscienza e sullo sfondo speculativo del prodursi progressivo della storia, considerando il t. come «divenire intuito». Già Schelling, nel Sistema dell’idealismo trascendentale (1800, sez. III, 2a epoca) afferma che il t. «non è se non il ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Giuseppe Saitta
Nacque a Torino il 5 aprile 1801 da Giuseppe, di condizione non agiata. Ricevette la prima istruzione dai padri dell'Oratorio, e segnatamente dal p. Fontana e dal [...] nettamente distinti. Il vero assoluto è la creazione. Donde l'illusione del G. della sua indipendenza da Kant, Fichte, Schelling, Hegel.
L'attività originaria è dunque il problema del G., che non si può pertanto accontentare della teoria dell'intuito ...
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schellinghiano
〈šelin-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Friedrich Wilhelm Joseph Schelling (1775-1854), e al suo pensiero: la filosofia sch.; la concezione sch. della natura; anche come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Schelling.
neospinozismo
neospinożismo s. m. [comp. di neo- e spinozismo]. – Nella storia della filosofia, termine usato talvolta per designare quell’indirizzo dell’idealismo postkantiano, rappresentato principalmente da F. W. J. Schelling (1775-1854),...