BADOER, Giacomo
Raimondo Morozzo della Rocca
Tommaso Bertelè
Nacque a Venezia il 19 febbr. 1403 da Sebastiano (m. 1405) e da Agnesina, il cui casato è incerto (morta poco oltre il 1420). Fu l'ultimo [...] raramente fece operazioni al minuto; disponeva di un segretario; si serviva di interpreti; aveva al suo servizio un paio di schiavi. È insomma il tipo di mercante medio che prevaleva a Costantinopoli in quell'epoca, modesto, prudente, ma non privo di ...
Leggi Tutto
CARACCIOLO, Innico
Agostino Lauro
Nacque a Martina Franca il 9 luglio 1642 da Francesco, duca di Martina, conte di Buccino e di Brienza, e da Beatrice Caracciolo dei marchesi di Airola. Della sua oscura [...] : destò molto stupore la tenacia con cui, nell'agosto del 1684, pretese la liberazione di sei cristiani tenuti schiavi da cinque anni sul vascello di un corsaro livornese, coperto dall'autorevole e interessata complicità dei cavalieri gerosolimitani ...
Leggi Tutto
CANTELMO, Antonio
Bruno Ruggiero
Nacque in un anno a noi ignoto della seconda metà del secolo XIV da Giacomo, conte di Popoli e di Alvito, e da Isabella d'Aquino, figlia di Francesco, conte di Loreto. [...] ad accrescere i propri possessi: nell'anno 1400 egli ricevette la assecuratio dei vassalli delle terre di Gallinaro e di Schiavi acquistate dal re Ladislao, l'8 nov. 1418 quella dei vassalli della terra di Pacentro anch'essa acquistata dalla Corte ...
Leggi Tutto
BARBARIGO, Antonio
Ugo Tucci
Nobile veneziano, nacque da Gabriele e da Laura di Cosimo Pasqualigo. Il 14 ag. 1523 fu iscritto alla "balla d'oro" per l'ammissione al Maggior Consiglio, presentato da [...] una fusta turca di diciotto banchi, forte di quarantacinque uomini; il B. fece decapitare i superstiti e liberò gli ottanta schiavi cristiani che erano al remo. Restò ancora in quelle acque per attendere al varco la flottiglia del corsaro Zifut Zirai ...
Leggi Tutto
DA MOSTO (Cadamosto, ca' Da Mosto), Alvise
Ugo Tucci
Figlio di Giovanni e di Giovanna di Matteo Querini, nacque presumibilmente a Venezia, secondo l'attestazione d'età per l'ammissione al Maggior Consiglio [...] tanto più apprezzabile - e ai nostri occhi forse sorprendente - in quanto, come sottolinea W. Brulez, il D. era un mercante di schiavi (ma siamo in un'epoca in cui la tratta dei negri è ormai divenuta un traffico regolare, subentrando quasi del tutto ...
Leggi Tutto
AICARDO da Cornazzano
Ettore Falconi
Preposto della Chiesa parmense (come tale appare in un privilegio di Eugenio III del 25 febbr. 1146 e nel 1149, in un documento dell'Arch. capitolare di Parma), [...] Card. et Parmenis Ecclesie Eps. et eiusdem civitatis potestas..." in una pergamena dell'Archivio capitolare di Parma, ricordata dallo Schiavi. Già il 1 sett. 1172, tuttavia, A. non doveva più ricoprire la carica episcopale, poiché a quella data ...
Leggi Tutto
CHIARINI, Giovanni
Francesco Surdich
Nacque a Chieti il 23 giugno 1849 da Emidio e Maria Del Santo, famiglia di modesti commercianti. Dopo aver iniziato il liceo nella città natale, fu mandato a Napoli [...] funzionario del governo egiziano e noto trafficante di schiavi. Ripreso il viaggio il 23 luglio grazie soprattutto degna di interesse, con particolare riferimento al traffico degli Schiavi. Manca sempre però, anche nelle relazioni più dettagliate, ...
Leggi Tutto
CANEVARI, Pietro (in cinese Nieh Pe-to e Shih-tsung)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Genova nel 1596 e il 3 ott. 1622 entrò come novizio nella Compagnia di Gesù a Roma, dove aveva terminato gli studi di [...] G. Aleni. Nonostante l'ostilità dei mandarini locali, il C. svolse attiva opera di evangelizzazione, soprattutto fra gli ex schiavi negri, fuggiti ai padroni portoghesi di Macao e che si erano stabiliti nei villaggi costieri. Il 10 maggio 1637 fece ...
Leggi Tutto
Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura [...] di M. riuscì a formare alla Mecca una piccola comunità comprendente suoi familiari e membri della borghesia, e soprattutto umili e schiavi; ma l'ostilità delle classi dirigenti, come già detto dovuta per lo più a motivi sociali ed economici, rese la ...
Leggi Tutto
FONTANA, Francesco
Giuseppe Miano
Nacque a Roma nel 1819. Poco si conosce sulla sua formazione: al marzo del 1838 - quando era ancor diciannovenne - risale un suo saggio scolastico, Progetto di ponte, [...] tutto il coro corre il fastigio scolpito, sempre in legno, con il motivo ripetuto del gruppo dell'angelo che libera gli schiavi alternato ad un candelabro. La prima descrizione del coro di S. Crisogono apparve su L'Osservatore romano del 24 apr. 1863 ...
Leggi Tutto
schiava1
schiava1 s. f. [femm. di schiavo]. – Donna in condizione di schiavitù (v. schiavo): braccialetto alla s., braccialetto d’oro o d’argento, ornato o no di pietre preziose ma di fattura semplice, alquanto largo, rigido o semirigido,...