prazo
Istituzione feudale portoghese, trapiantata a partire dal 16° sec. in Africa a seguito dell’espansione coloniale, in partic. nel bacino dello Zambesi. Il p. era una concessione fondiaria riconosciuta [...] dietro pagamento di un canone alla Corona portoghese. Lo sfruttamento commerciale e agricolo dei p. si fondava sulla schiavitù. Il prazero esigeva dai capi africani assoggettati un tributo, acquisendo progressivamente usi e costumi africani. Diversi ...
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Uomo politico statunitense (Scarsdale, Westchester County, 1774 - Staten Island, New York, 1825). Membro dell'assemblea legislativa di New York e della Convenzione costituzionale del senato (1801), giudice [...] della Corte Suprema, fu governatore di New York (1807-17) e vicepresidente degli USA (1817-25). Fautore della guerra del 1812, sostenne (1817) il progetto di abolizione della schiavitù, che fu poi votato dall'assemblea legislativa di New York (1827). ...
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JUNG-STILLING, Johann Heinrich
Carlo Grünanger
Scrittore religioso, nato a Grund (Nassau) il 12 settembre 1740, morto a Karlsruhe il 2 aprile 1817. Fino dai primi anni contrasse quell'abito quietistico [...] di passiva attesa dei cenni divini che lo accompagnò per tutta la vita. Nel 1770 riuscì a liberarsi dalla schiavitù del mestiere di sarto cui il padre, un maestro di villaggio, l'aveva destinato; dal 1770 al 1772 frequentò i corsi di medicina dell' ...
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TOTONACHI
Carlo TAGLIAVINI
Guido Valeriano CALLEGARI
Popolazione abitante la costa e l'interno dell'odierno stato dì Vera Cruz (Messico), la quale, prima della venuta degli Spagnoli, aveva raggiunto [...] .
Ottimi agricoltori, esperti cacciatori e pescatori, vivevano sotto cacicchi, la donna era rispettata e autorevole; vigeva la schiavitù. Usavano armi litiche e asce di rame ma non erano affatto bellicosi, sottomessi ai Cicimechi prima, poi agli ...
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Patriota messicano (Coralejo, Guanajuato, 1753 - Chihuahua 1811); parroco di Dolores, si adoperò per migliorare le condizioni di vita degli indigeni; nel 1810, con I. de Allende e J. Aldama, diede inizio [...] l'indipendenza del Messico ("Grito de Dolores"). Conquistate Guanajuato e Valladolid (ora Morelia), dove proclamava l'abolizione della schiavitù, raggiunto da migliaia di entusiasti, di cui si nominò generalissimo, H. non riuscì a entrare a Città di ...
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Il ‘classico’ oggi
Luciano Canfora
Il ritorno dei modelli
Può sembrare paradossale, ma la forza di attrazione dei modelli (archetipi) classici si è consolidata alla svolta tra fine del 20° e inizio [...] della modernità ruotasse intorno alla polarità (intuita da Marx per il suo tempo) capitale-lavoro salariato, e si constata che la schiavitù non solo non si era mai estinta ma è tornata a essere una delle più feconde fonti di profitto. Se si volesse ...
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Stato dell’America Meridionale. Quinto Stato del mondo per vastità, si estende in latitudine fra 5°16' N e 33°45' S, quindi tra la zona equatoriale e quella tropicale australe, per una lunghezza di 4320 [...] e l’Uruguay, fu vittorioso.
Il principale problema sociale e politico, a partire dal 1860, fu la questione della schiavitù. Il paese premeva per la sua abolizione, mentre la classe dei proprietari terrieri vi si opponeva, e quando, dopo una ...
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Uomo politico inglese (1762-1834). Amico di W. Pitt il giovane, e con varie cariche nei suoi ministeri, ne sostenne la lotta contro Napoleone. Nel 1812 segretario di stato della Guerra e delle Colonie, [...] fu fatto Lord presidente del consiglio privato nel ministero Wellington (1828-30). Il suo nome è legato alla lotta per l'abolizione della schiavitù. Favorì l'emancipazione dei cattolici, ma fu contrario alla riforma parlamentare del 1832. ...
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(fr. Guadeloupe) L’isola maggiore delle Piccole Antille (1438 km2), all’estremità settentrionale del gruppo delle Isole Sopra Vento, tra Antigua a N e Dominica a S. È formata da due parti (Basse-Terre [...] più volte, prima nella guerra dei Sette Anni, 1756-63, poi nel 1794, e negli anni successivi al 1810. Rientrata in possesso dell’isola nel 1816, la Francia vi aboliva la schiavitù nel 1848, e nel marzo 1946 elevava la colonia a dipartimento. ...
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Con tale nome s'indica, per antonomasia, la rivolta dei contadini della Germania meridionale nel 1525-26, che fu l'ultimo e il più violento scoppio della grave crisi economica, che pesava dal sec. XV sulla [...] quanto richieste d'ordine economico-sociale; la libera scelta del parroco e la limitazione delle decime, l'abolizione della schiavitù della gleba, la riduzione delle prestazioni e del fitto, l'abolizione di tutte le gravezze o tasse che superassero ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...