RAZZISMO
Alfonso Maria di Nola
(App. II, II, p. 669)
Il termine, entrato nell'uso comune negli ultimi sessant'anni, definisce anzitutto una posizione ideologica che, fondata su una grande varietà di [...] nel ritenere che le teorizzazioni razziste in senso proprio siano nate con la scoperta dell'America e con la riduzione a schiavitù degli Indi americani e dei negri dell'Africa. Alcuni studiosi (Mosse 1978) ritengono che le elaborazioni moderne del r ...
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Antischiavista inglese, nato nel 1760, morto nel 1846. Nel 1785 a Cambridge, in una gara di dissertazione sull, argomento Anne liceat invitos in servitutem dare, vinse il premio. Nel 1786 egli diede alla [...] che nella sua ristampa del 1839 fu completata con le notizie riguardanti l'abolizione della schiavitù nelle colonie (1833). Sempre sull'argomento della schiavitù C. pubblicò: Thoughts on the necessity for improving the condition of the slaves in the ...
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LOWELL, James Russell
Kenneth McKenzie
Poeta e critico americano, nato a Cambridge, Mass., il 22 febbraio 1819, morto ivi il 12 agosto 1891. Si laureò all'università Harvard nel 1838, e studiò giurisprudenza; [...] (1861-65), sono una satira mordace delle condizioni politiche contemporanee, scritta nel dialetto yankee; combattono specialmente la schiavitù negli stati meridionali. Nel 1855 il L. cominciò a insegnare a Harvard le lingue e letterature moderne ...
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DIRITTI Dopo la prima Guerra mondiale si è visto un nuovo orientamento dei diritti fondamentali dell'uomo. Dalla necessità di garantire oltre le frontiere qualcuno di essi ritenuto più rilevante, quali [...] assunzione da parte della Società delle Nazioni della tutela dell'uomo in altri settori, quali la libertà (divieto della schiavitù e in genere delle forme servili d'assoggettamento e lotta contro di esse) e l'integrità fisica e morale (lotta ...
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Guyana, Repubblica di
Stato dell’America Centrale. La colonizzazione della G., iniziata alla fine del 16° sec., allorché gli olandesi si stabilirono sulle rive dell’Essequibo, si consolidò a partire [...] che impiegavano schiavi africani, restò la principale attività della colonia anche sotto il dominio britannico. Dopo l’abolizione della schiavitù e l’abbandono delle piantagioni da parte dei neri, gli inglesi fecero ricorso all’importazione di mano d ...
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Texas Stato degli USA meridionali (691.027 km2 con 24.782.302 ab. nel 2009); capitale Austin. Il più esteso della federazione dopo l’Alaska, si affaccia sul Golfo del Messico a SE e confina con il Messico [...] al nuovo Stato. A partire dal 1821 ebbe inizio una notevole immigrazione nordamericana, con l’introduzione dell’uso della schiavitù. Nel 1835 fu instaurato un governo provvisorio, indipendente da quello del dittatore messicano A. López de Santa Ana ...
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Uomo politico (Montebello, Virginia, 1784 - Washington 1850). Nell'esercito dal 1808, combatté gli Indiani a Fort Harrison (1812) e in Florida (1836-37), dove ottenne importanti vittorie. Comandante in [...] whigs, ed eletto nel 1848 con una grande maggioranza. La sua breve presidenza fu tutta occupata dalle polemiche sulla questione degli stati a schiavitù e degli stati liberi, in particolare quella concernente l'ammissione della California nell'Unione. ...
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signoria Nell’uso storiografico, sia l’insieme dei poteri (prima solo personali, poi anche territoriali) esercitati durante tutto il Medioevo (e oltre) dall’aristocrazia fondiaria laica ed ecclesiastica [...] la possibilità di imporre una forma di disciplina, in misura differenziata rispetto alla condizione giuridica (di libertà o schiavitù) dei coltivatori. Soprattutto in età carolingia (dal 9° sec.), nelle regioni che entrarono a far parte dell’Impero ...
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LIBERTÀ (lat. libertas; fr. liberté; sp. libertad; ted. Freiheit; ingl. freedom o liberty)
Gioele SOLARI
Giulio PAOLI
Spartaco RUFFO MANGINI
Augusto GUZZO
Emilio CROSA
Federico CELENTANO
Giovan [...] essere perseguiti con la γραϕὴ ὕβρεως (sopraffazione). Solo per il reato di ἀνδραποδισμός (ridurre o tentare di ridurre in schiavitù un libero), vi era una legge (νόμος τῶν κακούργων) che ipotizzava anche altri reati (tra i quali la violenta ...
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Dall'infante don Luigi, duca di Beja, secondogenito di Emanuele, re del Portogallo (1495-1521), e da Violante Gomez, ebrea, nacque, nel 1531, A., conosciuto come "il priore di Crato". Destinato al sacerdozio [...] di Alcazarquivir presso Tangeri (14 agosto 1578), in cui Sebastiano morì, egli fu fatto prigioniero. Liberatosi dalla schiavitù, rimpatriò. Governava allora il Portogallo il cardinale Enrico, unico figliuolo superstite del re Giovanni III; ma ferveva ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...