Particolare forma di lavoro forzato, per secoli diffusa soprattutto nei paesi di dominazione spagnola e derivata dal costume, introdotto dai conquistatori, di anticipare denaro agli indigeni esigendo in [...] Novecento, senza però sradicare totalmente il fenomeno. Questo tipo di servitù si sviluppò anche negli USA dopo l’abolizione della schiavitù e, nonostante la decisione di porvi fine presa dal Congresso nel 1867, continuò a esistere sotto varie forme ...
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NABUCO de ARAUJO, Joaquim
Carlos Magalhães de Azeredo
Scrittore diplomatico e statista brasiliano, nato a Recife nel 1849, morto a Washington il 17 gennaio 1910. Figlio di José Th. Nabuco (v.), si educò [...] brasiliano, in contrasto col nascente partito repubblicano. Si deve a lui e ai suoi seguaci, se il problema della schiavitù e della democrazia si poté risolvere per vie legali e pacifiche, senza incorrere negli odî partigiani e nella guerra civile ...
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TREVIS, Giacomo
Carlo ZAGHI
Nato a Roma il 19 maggio 1869 e assunto dal Filonardi nella Compagnia italiana per la Somalia (1893), fu per qualche tempo a Zanzibar, dove resse, a varie riprese, quel consolato [...] tribù dei Barise, Dullie, Scidle, Daud, ecc. Riorganizzò e ristabilì l'ordine turbato nella città di Brava, combatté la schiavitù, affrontò il problema dell'irrigazione di quei territorî per ricondurre l'acqua nell'Uebi Gofca, ramo dello Scebeli, che ...
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Filosofo della scuola cirenaica, vissuto, secondo Suida, al tempo di Alessandro di Macedonia, o, più verosimilmente, a quello di Tolomeo l. Rappresenta l'ultimo stadio di evoluzione della dottrina cirenaica [...] per la famiglia e per la patria.
È da distinguere da questo l'altro Anniceri, pure di Cirene che riscattò dalla schiavitù Platone, caduto, dopo le sue avventure alla corte di Dionigi il vecchio, in mano degli Egineti, nemici d'Atene.
Bibl.: Zeller ...
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Stato dell’America Meridionale, confinante a E con la Guyana Francese, a S con il Brasile, a O con la Repubblica di Guyana; a N è bagnato dall’Oceano Atlantico.
Morfologicamente, si possono individuare [...] di Indiani, 15% di Indonesiani e 2% di Cinesi), che hanno cominciato ad affluire nel paese dopo l’abolizione della schiavitù (1863) per lavorare nelle piantagioni, seguono i Creoli (31%) e i Neri (10%), discendenti degli Africani portati nel S. dagli ...
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Giornalista e uomo politico statunitense (Amherst, New Hampshire, 1811 - Pleasantville 1872). Dopo un duro tirocinio come operaio tipografo, fondò The Morning Post a New York (1833), che fallì ben presto. [...] , durante la guerra di secessione, il sentimento antischiavistico nel popolo del Nord; con l'abolizione della schiavitù la sua influenza declinò. Candidato alla presidenza degli Stati Uniti per il partito liberale repubblicano (1872), rimase ...
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KANSAS (A. T., 127-128, 142)
Giuseppe CARACI
John Allen KROUT
Uno degli stati della Confederazione nordamericana, quasi al centro di questa, il 13° per superficie (212.780 kmq., quanto l'Italia settentrionale [...] di questi emigranti vi si stabilirono. Nel 1854 il Kansas Nebraska Act revocò il Compromesso di Missouri, che proibiva la schiavitù nel Luisiana Purchase, a nord del parallelo 36°30′, e provvide all'organizzazione del territorio di Kansas sulla base ...
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Nato ad Amboise il 25 aprile 1730, morto pazzo, circa il 1792. Canonico e professore di teologia all'abbazia di Chancelade abbandonò lo stato ecclesiastico nel 1765 per recarsi a Parigi e fondare le Éphémérides [...] con il nuovo sottotitolo Bibliothèque raisonnée des sciences morales et politiques. Le cause umanitarie e l'abolizione della schiavitù dei negri furono in esso calorosamente difese.
Investito di un canonicato in Polonia, egli cedette al Dupont de ...
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quantitativa, storia
Indirizzo storiografico basato su una metodologia che prevede l’utilizzo sistematico di fonti quantitative, che forniscono allo storico una messe di dati tale da potere essere analizzata [...] accolsero le riflessioni dell’economista C. Goldin), i metodi econometrici vennero applicati alla storia del lavoro e della schiavitù, dell’agricoltura e dei trasporti, con l’obiettivo di ottenere risultati che si riteneva avessero un’attendibilità ...
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Tragedia (1606) di W. Shakespeare, ispirata dalla figura storica del re di Scozia Macbeth.
Macbeth, dopo aver ucciso, vittima della suggestione della moglie, il re Duncan, uccide Banquo, altro generale [...] di terrore. Temi fondamentali, aggruppati intorno al regicidio, sono gli impulsi che di un valoroso possono fare un assassino, la schiavitù del delitto che genera una catena di altri crimini, la natura che, violata, ristabilisce l'ordine.
La tragedia ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...