Nacque a Santarem il 29 settembre 1402, sesto figlio di Giovanni I re di Portogallo (1385-1433). Fu gran maestro dell'Ordine dell'Aviz, e in tale qualità passò in Africa nel 1437, col fratello Enrico il [...] , tanto che fu soprannominato il "principe costante" (cfr. il dramma omonimo di Pedro Calderón de la Barca) e morì in schiavitù a Fez il 5 giugno 1443. Fu seppellito a Lisbona nell'abbazia de Batalha. Beatificato nel 1470, fu santificato pochi anni ...
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TROGONI (lat. scient. Trogonidae)
Alessandro Ghigi
Ordine di uccelli dei paesi tropicali dell'Asia, Africa e America, dove abitano le foreste più folte, cibandosi di insetti o di frutta. La loro struttura [...] nei proprî francobolli come emblema di libertà, per la credenza che esso muoia dopo due o tre giorni, se tratto in schiavitù. Il Quetzal ha un ciuffo di penne sfilacciate sul capo, le copritrici delle ali molto lunghe e quelle della coda lunghissime ...
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MASON, George
Uomo di stato americano, nato in Fairfax (Virginia) nel 1725, morto il 7 ottobre 1792 a Gunston Hall. Discendente da famiglia che aveva già nella Virginia un'alta posizione per uffici civili [...] Camera dei rappresentanti ed ebbe parte notevole nell'elaborazione della costituzione di Filadelfia nel 1787. Nella questione della schiavitù si mostrò favorevole a una graduale soppressione di essa.
Bibl.: K. Mason Rowland, Life and Writings of G ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il lavoro
Giovanni Cazzetta
Libertà di lavorare e progresso
L’età contemporanea si apre all’insegna di grandi speranze, di un «radioso ottimismo» che spinge a credere a un miglioramento della vita materiale [...] tutta l’azienda» come pertinenza della miniera o della salina, Adam Smith annota che essi rivelano le ultime «vestigie di schiavitù»: la libertà di contratto – aggiunge – potrebbe impedire questa forma di semischiavitù ma
il gusto del comando e dell ...
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JEFFREY, Francis, lord Jeffrey
Ernest de Sélincourt
Nacque il 23 ottobre 1773, a Edimburgo, dove morì il 26 gennaio 1850. Fece gli studî a Glasgow e ad Oxford; nel 1794 fu nominato avvocato presso i [...] sull'opinione pubblica enorme influenza, di cui sono esempî il patrocinio della riforma parlamentare, dell'abolizione della schiavitù, dell'emancipazione della Chiesa cattolica. Quasi altrettanto intenso fu l'influsso del J. come critico letterario ...
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Liberata la maggior parte degli Stati Uniti del Venezuela (la cui indipendenza fu proclamata nel 1811, nel congresso di Caracas), Simone Bolívar il 10 ottobre 1818 propose al Consiglio di stato, riunito [...] a sancire la libertà dei negri, già proclamata da Bolívar in Ocumare il 10 aprile 1816, ed a proscrivere la schiavitù, il congresso decise di adottare la forma repubblicana unitaria, sulle basi della sovranità popolare, divisione dei poteri, libertà ...
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anglicana, comunione
anglicana, comunióne locuz. sost. f. – La comunione a. è stata una protagonista del movimento ecumenico, a partire dalla conferenza di Edimburgo del 1910. Dai colloqui di Malines [...] che ha reinterpretato la grande tradizione di impegno di giustizia che il cristianesimo anglicano aveva avuto dalla lotta contro la schiavitù fino a quella contro l’apartheid e che meritò nel 1984 al vescovo sudafricano Desmond Tutu il premio Nobel ...
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Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Convenzióne europèa dei diritti dell'uòmo. – Convenzione (in sigla, CEDU) sottoscritta a Roma il 4 novembre 1950 dai paesi appartenenti al Consiglio d’Europa, [...] e degli ideali politici comuni, fra i quali: il diritto alla vita; la proibizione della tortura; la proibizione della schiavitù e del lavoro forzato; il diritto alla libertà e alla sicurezza; il diritto a un equo processo; il diritto al ...
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Stato dell’Africa nord-occidentale. I confini, quasi interamente artificiali e rimasti pressoché invariati dall’epoca della dominazione francese, lo dividono a NO e N dal Sahara Occidentale (annesso dal [...] .
Nel 1980 Heydalla assunse la carica di presidente del CMSN, lasciando quella di primo ministro, mentre con l’abolizione della schiavitù tentò di consolidare l’assetto interno. L’instabilità del paese non diminuì mentre negli anni 1982-84 una nuova ...
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(it. Virginia occidentale) Stato federato degli USA (62.759 km2 con 1.814.468 ab. nel 2008); capitale Charleston. È costituita da diverse zone morfologiche: la valle dell’Ohio, a O, fertile e popolata, [...] del nuovo Stato e di adottare il nome West Virginia. Ratificata la Costituzione (3 aprile 1862) e inserite in essa norme sull’abolizione graduale della schiavitù, come era stato richiesto dal Congresso, la V. fu ammessa all’Unione il 20 giugno 1863. ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...