mafiarsi
v. intr. pron. (spreg.) Farsi prendere dalla mafia e dalle sue strategie criminali.
• [tit.] Da «nostalgiare» a «mafiarsi», i neologismi di Francesco [testo] «Mafiarsi», «nostalgiare la schiavitù». [...] Papa Francesco, vescovo di Roma, nel Te Deum di fine anno, ha coniato due neologismi nella nostra lingua italiana, che evidentemente diventa sempre più sua. Le «parole nuove» di Francesco, ribattezzate ...
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Storico dell'antichità, nato a New York City il 20 maggio 1912. Dopo aver studiato e insegnato negli Stati Uniti, si è trasferito in Gran Bretagna: lecturer a Cambridge dal 1955, vi è divenuto docente [...] , la risposta di F. lascia spazio a una vasta gamma di condizioni di dipendenza intermedie fra schiavitù e libertà e riduce gli aspetti conflittuali connessi con la condizione dello schiavo; la diversificazione all'interno delle società antiche ...
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Statista inglese (Londra 1749 - Chiswick 1806). Liberale, fu segretario di Stato per gli Affari esteri (1782-83) e riconobbe l'indipendenza delle colonie americane. Promosse l'abolizione della schiavitù [...] e la parità religiosa fra cattolici e protestanti.
Vita e attività
Terzogenito di Henry Fox lord Holland, dopo un'esperienza di viaggi, che gli consentì di entrare in contatto con le idee più innovatrici ...
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Uomo di stato (Knowsley, Lancashire, 1799 - ivi 1869). Deputato whig dal 1820, fautore del Reform bill, nel 1833-34 fu ministro delle Colonie e fece approvare l'abolizione della schiavitù. Passato poi [...] al partito conservatore (1834) per un disaccordo sulla politica irlandese, fu ancora (dal 1841) ministro delle Colonie. Nel 1844 passò alla camera dei Lord; si staccò poi da R. Peel quando questi appoggiò ...
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Etica (Ethica)
Etica
(Ethica) Opera di B. Spinoza, pubblicata post. nel 1677. È divisa in cinque parti: Dio; natura e origine della mente; origine e natura degli affetti; schiavitù umana, ossia le [...] forze degli affetti; potenza dell’intelletto, ossia la libertà umana. Costruito sul modello euclideo, il testo presenta definizioni, assiomi, postulati da cui ricavare dimostrazioni, corollari e scolii. ...
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Storico e uomo politico italiano (Potenza 1863 - Roma 1939); avviatosi prima agli studî giuridici, poi a quelli di storia antica (La costituzione così detta di Licurgo, 1866; Il tramonto della schiavitù [...] nel mondo antico, 1899; La guerra e la pace nel mondo antico, 1899), fu professore a Milano (dal 1891), e in seguito a Pavia, Messina e Roma (come titolare di lingua e letteratura latina). Ma dalla fine ...
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Uomo politico statunitense (Brandon, Vermont, 1813 - Chicago 1861). Avvocato, organizzatore e membro influente del partito democratico nell'Illinois. Eletto rappresentante al Congresso (1834) e poi senatore [...] territorî (Kansas-Nebraska bill), formulando (1854) un'ambigua dottrina della "sovranità popolare" (la decisione di adottare la schiavitù veniva affidata al voto della popolazione del nuovo territorio), la cui debolezza fu sottolineata da A. Lincoln ...
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Uomo politico venezolano (Maturín 1795 - Maracaibo 1858). Partecipò alla guerra d'indipendenza e alle successive lotte civili. Fu presidente della Repubblica dal 1851 al 1855. Nel 1854 firmò la legge che [...] aboliva la schiavitù (misura già disposta da Bolívar nel 1816, ma a condizione che gli schiavi liberati si unissero alle forze repubblicane). Dopo la caduta del fratello José Tadeo (1858), fu arrestato; morì poco dopo. ...
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In senso generico, discendenti dei dediti, cioè dei componenti quelle comunità autonome che attraverso una volontaria deditio si erano sottomesse a Roma. Giuridicamente l’espressione indica i soggetti [...] a Roma, non ridotti in schiavitù, ma neppure incorporati nella cittadinanza, né riconosciuti quali federati. Durante l’Impero d. furono le genti barbariche che si erano arrese e venivano definitivamente accolte sul suolo romano. ...
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Fratello (1795-1862) di Gregorio IV, fu nominato principe di Valacchia nell'aprile 1834; in tale qualità diede incremento all'istruzione, al commercio e all'agricoltura, e cominciò a liberare gli zingari [...] dalla schiavitù. Essendosi alienata la Russia, venne destituito (ott. 1842); nel 1859 invano cercò di contrastare la duplice elezione di Alessandro Giovanni Cuza a gospodaro di Valacchia e Moldavia. ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...