Riformatore sociale (Earl's Colue, Essex, 1786 - Bath 1845). Uomo d'affari, ebbe un'improvvisa notorietà per la sua inchiesta (1818) sui sistemi disciplinari delle prigioni inglesi: deputato (1818-37), [...] si batté con abilità di politico e sorprendenti doti di oratore per l'abolizione della schiavitù nelle colonie inglesi; il merito della legge dell'agosto 1833 spetta in gran parte a lui. Creato baronetto (1840), si dedicò a un piano per migliorare le ...
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Storico belga (Saint Gilles, Bruxelles 1907 - Bruxelles 1996), già prof. di storia medievale e moderna nell'univ. di Gand; socio straniero dei Lincei (1977). Oltre che di storia del Belgio, si occupò di [...] storia economica, di storia delle scoperte geografiche, di storia coloniale, di storia della schiavitù. Tra le sue opere: Robert Ier le Frison, comte de Flandre. Étude d'histoire politique (1935); Les empereurs belges de Constantinople (1948); ...
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Letterato (Trieste 1826 - Vienna 1910). Volontario nel 1848, e nel 1849 a Roma, insegnò poi a Vienna. Viaggiò lungamente, lasciando delle Memorie autobiografiche (1906). Spirito bizzarro, attratto dall'ipnotismo [...] e dallo spiritismo, scrisse Il bacio della luna (1912), liriche, tragedie, poesie, due poemi drammatici, e uno studio sulla schiavitù domestica nel Medioevo (Gli Ezzelini, Dante e gli schiavi, 1864). ...
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Filantropo e uomo politico inglese (Hull, Yorkshire, 1759 - Londra 1833). Deputato ai Comuni dal 1780, convertitosi alla confessione evangelica nel 1784, si impegnò totalmente in iniziative filantropiche; [...] in parlamento condusse dal 1787 al 1825, quando lasciò la camera dei Comuni, una incessante battaglia per l'abolizione della schiavitù; nella sua azione ebbe l'appoggio del primo ministro W. Pitt, di cui fu amico intimo e leale sostenitore. Ai suoi ...
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INGENUO
Emilio Albertario
. Da alcune testimonianze (Festo, p. 241; Tito Livio, IX, 8, 10) sembrerebbe risultare che nell'antico diritto romano ingenuus fosse sinonimo di patricius o gentilicius. Ad [...] la contrapposizione tra ingenuus per indicare colui che nasce libero e libertinus per indicare colui che è liberato dalla schiavitù, non avrebbe avuto senso nell'antico stato patrizio quando membri della civitas erano i patrizî soltanto e risalirebbe ...
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Hägg, Gunder
Roberto L. Quercetani
Svezia • Sörbygden, 31 dicembre 1918 • Specialità: Mezzofondo
Alto 1,80 m per 68 kg, è considerato a tutt'oggi la maggior gloria della Svezia in questa specialità. [...] Nato e cresciuto nei boschi dello Jämtland, amava allenarsi 'in natura', cioè lontano dalla 'schiavitù' della pista. In questo fu più tardi assecondato da Gösta Olander, che nel suo centro di Vålådalen faceva correre i suoi allievi su percorsi ...
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spiritual Canto religioso che si diffuse negli Stati Uniti tra la fine del Settecento e per tutto l’Ottocento, diventando una delle forme più rappresentative della cultura musicale afroamericana. Le sue [...] radici vanno cercate in due fenomeni che hanno segnato la storia degli Stati Uniti: la pratica della schiavitù e i movimenti di fervore religioso. Il canto, che inizialmente era intonato da un coro con il solo accompagnamento del battito di mani, ...
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Wang Mang
Imperatore cinese (n. 1° sec. a.C.-m. 1° sec. d.C.). Considerato dalla storiografia cinese come usurpatore per antonomasia, fondò nel 9 d.C. la dinastia Xin, «rinnovamento» (9-23 d.C.). Fu [...] promotore di numerose riforme: abolizione dei grandi latifondi, ridistribuzione delle terre, abolizione della schiavitù privata, svalutazione monetaria; patrocinò il confucianesimo. La rivolta dei Sopraccigli rossi pose fine alla dinastia. ...
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Famiglia etno-linguistica dell’America Settentrionale, già occupante zone costiere dell’Oregon occidentale. Gli Y. in senso stretto (Yaquina, Alsea, Siuslaw, Kuitsh) si sono estinti, ma alla famiglia linguistica [...] Y. sono state assegnate le lingue dei Takelma, Kus e Calapuya. Raccoglitori e pescatori riuniti in piccoli villaggi, gli Y. praticavano la schiavitù e la deformazione artificiale del cranio. ...
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SAMARIN, Jurij Fedorovič
Pubblicista russo, nato nel 1819, morto nel 1876. Laureatosi in filosofia a Mosca, tentò da principio di conciliare Hegel con l'ortodossia russa; in seguito aderì integralmente [...] , di cui divenne uno dei principali esponenti. Allorquando venne sollevata in Russia la questione dell'abolizione della schiavitù della gleba, fu eletto dal governo membro dell'apposito comitato di studî per il governatorato di Samara; lottò ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...