GHISLIERI, Paolo
Nicola Pastina
Nacque a Bosco Marengo (Alessandria) nel 1539. Era probabilmente figlio di Luciano, che secondo Gabuzio era fratello di Antonio (Michele) Ghislieri (il futuro papa Pio [...] su di lui è del 1566, anno dell'elezione di Pio V, quando fu ricevuto dal papa dopo il riscatto dalla schiavitù: militare imbarcato su una nave da guerra, era stato infatti catturato dai pirati barbareschi e tenuto prigioniero ad Algeri, dove subì ...
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Antropologo, fisico e statistico (Prato 1856 - Firenze 1920), fratello di Giovanni. Medico militare, partecipò alle campagne africane del 1887 e 1888; fu poi (1888-1912) ispettore della Sanità militare, [...] delle leve 1859-63, i cui risultati sono stati raccolti in Antropometria militare (2 voll. e atlante, 1896-1905). Si occupò anche di storia (La schiavitù domestica nei tempi di mezzo e nei moderni: ricerche storiche di un antropologo, post., 1928). ...
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Senso di viva soddisfazione che deriva dall’appagamento di desideri fisici o spirituali o di aspirazioni di vario genere. In senso assoluto (come trad. del gr. ἡδονή e del lat. voluptas), è contrapposto [...] il tema fondamentale dell’antitesi fra etica cinica, che considera il p. come il massimo nemico in quanto induce l’animo a schiavitù, e l’etica cirenaica, per la quale il p. è il movente fondamentale dell’azione. Tra queste due estreme valutazioni il ...
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Uomo politico statunitense (Salisbury, od. Franklin, New Hampshire, 1782 - Marshfield 1852); avvocato e oratore, entrò in politica come federalista liberale. Membro della Camera dei rappresentanti (1813-17), [...] la Gran Bretagna il patto detto Ashburton-Webster. Rieletto al senato (1845), si batté contro l'estensione della schiavitù, ma nel 1850, sottosegretario di stato con M. Fillmore, preoccupato soprattutto di preservare l'unione, difese il compromesso ...
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Presidente degli Stati Uniti (Stony Batter, Pennsylvania, 1791 - Wheatland 1868); prima federalista, poi sempre più orientato verso la parte democratica, fu membro del Congresso dal 1821 al 1831. Dal 1833 [...] sud sulla questione degli schiavi, con la teoria che il Congresso non poteva intervenire negli affari interni degli stati dove la schiavitù esisteva, fallì nello scopo e si andò orientando sempre più verso il punto di vista degli stati del sud. La ...
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Uomo politico (Montebello, Virginia, 1784 - Washington 1850). Nell'esercito dal 1808, combatté gli Indiani a Fort Harrison (1812) e in Florida (1836-37), dove ottenne importanti vittorie. Comandante in [...] whigs, ed eletto nel 1848 con una grande maggioranza. La sua breve presidenza fu tutta occupata dalle polemiche sulla questione degli stati a schiavitù e degli stati liberi, in particolare quella concernente l'ammissione della California nell'Unione. ...
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Storico dell'economia statunitense (New York 1926 - Oak Lawn 2013). Nei suoi studi sullo sviluppo economico degli USA ha utilizzato modelli econometrici alternativi seguendo l'impostazione della New economic [...] S. L. Engerman), nel quale viene rovesciata l'interpretazione tradizionale del ruolo economico e delle condizioni materiali della schiavitù negra. Altre opere: The Union Pacific Railroad: a case in premature enterprise (1960); Railroads and American ...
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Uomo politico inglese (Acton, Denbighshire, 1648 - Londra 1689). Consigliere di corte, si schierò apertamente contro gli indiziati di congiura papista (Popish plot), processati nel 1678-79, ridicolizzandone [...] e senza molti scrupoli, furono condannate a morte centinaia di persone e molte altre furono imprigionate o ridotte in schiavitù; J. stesso ricorse probabilmente all'estorsione nei confronti di molti imputati. Divenuto pochi mesi dopo Lord cancelliere ...
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Giornalista e uomo politico statunitense (Amherst, New Hampshire, 1811 - Pleasantville 1872). Dopo un duro tirocinio come operaio tipografo, fondò The Morning Post a New York (1833), che fallì ben presto. [...] , durante la guerra di secessione, il sentimento antischiavistico nel popolo del Nord; con l'abolizione della schiavitù la sua influenza declinò. Candidato alla presidenza degli Stati Uniti per il partito liberale repubblicano (1872), rimase ...
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Barakzai, 'Abd al-Rahman
Barakzai, ‛Abd al-Rahman
Emiro afghano (n. 1844 ca.-m. 1901). In seguito a lotte intestine tra i figli di Dost Mohammad Khan, fondatore della dinastia Barakzai, rimase in esilio [...] (1892). Formò un esercito regolare moderno, riorganizzò l’amministrazione civile e inasprì il sistema di riscossione delle imposte. Varò una legge sulla posizione giuridica delle donne (1883) e una riforma per l’abolizione della schiavitù (1896). ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...