Drammaturgo e romanziere tedesco (Nimptsch, Slesia, 1635 - Breslavia 1683). Studiò a Lipsia e a Tubinga, e ottenne (1653) il titolo di dottore in legge. Per alcuni anni fu in Svizzera, Renania e Paesi [...] di impianto didascalico come voluto dai gesuiti, instaurando la tradizione del teatro patetico che porterà fino a Schiller. Scrisse: Ibrahim Bassa (1650 circa), Cleopatra (1656), Agrippina e Epicharis (1665 circa), Sophonisbe (1666), Ibrahim Sultan ...
Leggi Tutto
Attore e regista tedesco (Düsseldorf 1899 - Manila 1963). S'impose fin dagli anni Venti come uno dei protagonisti più eclettici della scena tedesca, passando con disinvoltura dai testi di K. Mann e F. [...] , egli si dedicò soprattutto ai classici, offrendo memorabili interpretazioni e regie del Faust di Goethe, del Fiesco di Schiller e dell'Amleto di Shakespeare. Nel dopoguerra diresse varî teatri e affrontò anche il melodramma, prima di diventare ...
Leggi Tutto
NISSEL, Franz
Leonello Vincenti
Poeta austriaco, nato a Vienna il 13 marzo 1831, morto a Gleichenberg il 20 luglio 1893. Figlio di un attore, incominciò prestissimo a scrivere tragedie storiche e commedie [...] tipici, alla retorica patetica degli epigoni schilleriani e al giacobinismo anticlericale del '48. Il conferimento del premio Schiller (1878) per la Agnes von Meran lenì alquanto le misere condizioni del drammaturgo senza innalzarlo alla fama ...
Leggi Tutto
MATTHISSON, Friedrich von
Giovanni Vittorio Amoretti
Poeta tedesco, nato il 23 gennaio 1761 a Hohendodenleben (Magdeburgo), morto il 12 marzo 1831 a Wörlitz. Dal 1781 al 1784 insegnò a Dessau al Philantropin, [...] , molto noto al suo tempo, quantunque non uscisse dal solco tracciato dal Klopstock e peccasse di eccessivo sentimentalismo. Lo Schiller e il Wieland ebbero per lui parole di lode, ma già i romantici notarono la superficialità e l'artificiosità della ...
Leggi Tutto
Regista italiano (Rodi 1941 - Roma 2010). Dopo alcune esperienze come pittore e autore di happenings, iniziò la sua attività teatrale con M. Kustermann, fondando in un ex magazzino il Teatro La Fede, che [...] (1969); A come Alice da L. Carroll (1970; nuova vers. 1997); Risveglio di primavera di F. Wedekind (1972); I masnadieri di F. Schiller (1976); Casa di bambola (1980); Vinzenz e l'amica di uomini importanti di R. Musil (1991); Come vi piace (1994); Il ...
Leggi Tutto
Attore tedesco, nato a Esseg il 2 febbraio 1772, morto a Mühlau il 10 novembre 1840. Ebbe vita agitata e avventurosa, che lo condusse di città in città, da Innsbruck a Praga, a Strasburgo: particolarmente [...] gli permise di congiungere elevatezza di stile e naturalezza e potenza di pathos nell'espressione. Il teatro di Schiller, di Shakespeare, il dramma borghese, la Schicksalstragödie lo ebbero ugualmente grande interprete. Influì così notevolmente sull ...
Leggi Tutto
Engel, Johann Jakob
Scrittore tedesco (Parchim 1741- ivi 1802). Nei drammi, nelle commedie e negli scritti di estetica seguì essenzialmente l’esempio di Lessing. Tipico esponente della ‘filosofia popolare’, [...] nel 1800 e fu ferocemente stroncato da Schleiermacher nell’Athenäum. Un suo romanzo didattico-sentimentale, Herr Lorenz Stark (1801), era stato accolto nelle Horen (1795-96) di Schiller. Godette del favore di Federico II e di Federico Guglielmo III. ...
Leggi Tutto
Nato a Milano il 23 dicembre 1783 di modesta famiglia oriunda della Svizzera francese, seguì da giovane la carriera dei pubblici impieghi, ma si diede ben presto anche alla letteratura. Allievo del Parini, [...] letterature moderne. Così tradusse alcuni scritti del Gray (Il bardo), del Goldsmith (Il vicario di Wakefield) e dello Schiller (Il visionario), e si trovò preparato ad accogliere le dottrine del romanticismo. L'amicizia del Manzoni lo confermò poi ...
Leggi Tutto
È una modesta borgata della Svizzera a 454 m. s. m. Per la sua posizione fu scelta come sede del governo cantonale di Uri. Non dista che 3 chilometri dal Lago dei Quattro Cantoni ed è importante stazione [...] , per cura degli stessi alpigiani del luogo, si rappresenta davanti a migliaia di spettatori il famoso dramma di Federico Schiller, caro a tutti gli Svizzeri, Guglielmo Tell. Nella chiesa (distrutta dall'incendio del 1799 e ricostruita fra il 1801 ...
Leggi Tutto
KÖLCSEY, Ferenc (Francesco)
Giulio de Miskolczy
Scrittore ungherese, nato l'8 agosto 1790 a Sződemeter, morto a Cseke il 24 agosto 1838. Ancora giovanissimo acquistò una profonda conoscenza della letteratura [...] e Kazinczy inaugurano la moderna critica letteraria nell'Ungheria. Nei suoi fini saggi estetici K. risente l'influsso di Schiller, Jean Paul e principalmente di Herder. Egli occupa un posto distinto anche quale oratore. Piena di profondo senso morale ...
Leggi Tutto
schilleriano
〈šile-〉 o 〈šille-〉 agg. – Relativo al poeta e pensatore ted. Johann Christoph Friedrich Schiller 〈šìlër〉 (1759-1805), alle sue opere e alla sua tematica: le tragedie sch., gli scritti sch. che trattano dei problemi estetici.
anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e centro del pensiero, del sentimento, della...