Poeta russo (Mišenskoe, gov. di Tula, 1783 - Baden-Baden 1852), vissuto dal 1841 alla morte quasi sempre in Germania; a Roma (1835) incontrò Gogol´. Dopo alcune prove, in prosa e in versi, in cui veniva [...] (1808-12), cui è maggiormente legata la sua fama. Di scarsa originalità, la sua opera consiste, quasi tutta, di traduzioni (da Schiller, Uhland, La Motte Fouqué, Byron; tutta l'Odissea, frammenti dell'Eneide e dell'Iliade, ecc.). Ma Ž. ha il grande ...
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NERVAL, Gérard de
Ferdinando Neri
Il suo vero nome fu Gérard Labrunie; nato a Parigi il 22 maggio 1808 e qui vi morto il 26 gennaio 1855. Fu allevato da un prozio in un paesello dell'Île-de-France e [...] estesa, e buona conoscenza della letteratura tedesca; tradusse per intero il Faust di Goethe e poesie scelte di Klopstock, Schiller, Bürger; imitò i racconti fantastici di Hommann, non senza una leggiera vena d'umorismo. Viaggiò in Germania, e più ...
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GRAFF, Anton
Paul Ganz
Pittore. Nacque a Winterthur (Svizzera), il 18 novembre 1736, morì a Dresda il 22 giugno 1813. Studiò con J. U. Schellenberg, poi con l'incisore J. J. Haid e con L. Schneider. [...] nell'Accademia di Dresda. Ritrasse i più insigni letterati e scienziati dei paesi di lingua tedesca (Gellert, Lessing, Werder, Schiller, Körner, Wieland, Gessner, Sulzer, ecc.). La naturalezza dei movimenti e una certa dose di realismo sono le ...
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Kroner, Richard
Filosofo tedesco, naturalizzato statunitense (Breslavia 1884 - Mammern, Turgovia, 1974). Studiò a Breslavia con Dilthey, a Heidelberg con K. Fisher e Windelband, quindi a Friburgo, con [...] Kant bis Hegel (2 voll., 1921-24), opera che si caratterizza per la posizione di rilievo assegnata a Schiller, con particolare riferimento all’etica kantiana e fichtiana, e per l’interpretazione in chiave irrazionalistica della dialettica hegeliana ...
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Letterato e archeologo tedesco, nato a Reichenbach l'8 giugno 1760, morto a Dresda il 17 novembre 1835. Dal 1791 al 1806 fu direttore del Wilhelm-Ernst-Gymnasium di Weimar. Di modesta intelligenza, ma [...] Weimar letteraria del tempo; e non solo l'Einsiedel per la sua traduzione di Terenzio, ma anche Wieland, Herder, Schiller, Goethe ricorsero spesso a lui per ottenere su singoli argomenti rapida informazione. Bene accetto a corte, editore con Bertuch ...
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TIEDGE, Christof August
Bruno Arzeni
Scrittore e poeta tedesco, nato il 14 dicembre 1752 a Gardelegen (Magdeburgo), morto l'8 marzo 1841 a Dresda. Addottoratosi in legge nel 1770, fu, di volta in volta, [...] , poeta alla moda. Egli fu il più notevole rappresentante di un genere di poesia didattico-moraleggiante che, derivando dallo Schiller solo le forme esteriori, ma essendo priva del colore poetico e umano che quelle nobilita, riduce la poesia a una ...
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Scrittore danese (Korsør 1764 - Amburgo 1826); con i suoi scritti in danese e in tedesco si affermò come il più vivace e brillante ingegno dell'ultimo '700 nordico. Rispecchiò nella sua vastissima opera, [...] una esistenza irrequieta e disordinata in Germania, Svizzera, Francia e Italia (dove conobbe, fra gli altri, Klopstock e Schiller, Ch. M. Wieland e Madame de Staël).
Opere
Prodigiosamente versatile e recettivo, seguace di Voltaire e di Rousseau ...
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Regista teatrale tedesco naturalizzato francese (n. Zurigo 1941), figlio di Wolfgang (Berlino 1901 - ivi 1966), animatore del rinnovamento teatrale tedesco negli anni Venti. Direttore artistico del Berliner [...] allestirono fra l'altro Der Brotladen di B. Brecht (1967), Der Wald di A. N. Ostrovski (1969) e Die Räuber di F. Schiller (1971). Ancora con Karge, con il quale il sodalizio si interruppe nel 1985, firmò Fatzer-fragmente di B. Brecht e M. Müller ...
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Attore e regista (Roma 1926 - ivi 1994). Esordì al Piccolo Teatro di Milano (1947), con G. Strehler, fu poi al Piccolo Teatro di Roma, con O. Costa, e nella Compagnia drammatica nazionale, con G. Salvini; [...] Sacco e Vanzetti di M. Roli e L. Vincenzoni. In seguito si dedicò soprattutto alla regia, allestendo sia autori classici (Sofocle, Goethe, Schiller) sia autori moderni (Camus, Wilder, Fabbri). Ha svolto anche attività cinematografica e televisiva. ...
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GILM, Hermann von
Leonello Vincenti
Poeta tedesco, nato a Innsbruck il 1° novembre 1812. Compiuti nella città natale gli studî giuridici, entrò al servizio dello stato vivendo successivamente a Schwaz [...] e maledisse alle sanguinose repressioni. Ma la poesia politica del Gilm era l'eco degli entusiasmi allora comuni per Schiller, Byron, Heine, Freiligrath, Herwegh e il tirolese Johann Senn piuttosto che l'espressione della sua intima natura. Ben altro ...
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schilleriano
〈šile-〉 o 〈šille-〉 agg. – Relativo al poeta e pensatore ted. Johann Christoph Friedrich Schiller 〈šìlër〉 (1759-1805), alle sue opere e alla sua tematica: le tragedie sch., gli scritti sch. che trattano dei problemi estetici.
anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e centro del pensiero, del sentimento, della...