Fisica
Principio di i. (o di Carathéodory). Formulazione equivalente del 2° principio della termodinamica, consistente nel riconoscimento che in prossimità di ogni punto rappresentativo di uno stato di [...] trasformazione adiabatica.
Psicologia
Lo stato, per lo più gravemente psicotico, di chi rifiuta ogni tipo di comunicazione, chiudendosi in sé e isolandosi radicalmente da ogni rapporto con l’ambiente (depressi, catatonici, schizofrenici autistici). ...
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autismo
Valeria Savoja
Disturbo del neurosviluppo a origine multifattoriale, caratterizzato da deficit nell’interazione sociale e nella comunicazione, con manifestazioni quali comportamenti ripetitivi [...] nel 1911 utilizzò il termine autistico, dal greco αὐτός «stesso», per descrivere la chiusura in sé stessi dei pazienti schizofrenici. L’a. è il più grave di uno spettro di disturbi che rientrano in quelli pervasivi dello sviluppo. Fu descritto ...
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atteggiaménto Disposizione o comportamento assunto da una persona o da una collettività in una determinata circostanza, situazione, o nei riguardi di altre persone e collettività, o anche rispetto a fatti, [...] a. la posizione del corpo o degli arti assunta da particolari malati: a. statuario, proprio di certi catatonici e di molti parkinsoniani; a. di raggomitolamento, proprio di certi schizofrenici; a. di predicatore, proprio dei deliranti espansivi. ...
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Linguistica
Si definiscono linguaggio a. quello in cui predominano espressioni e voci di tipo familiare e di registro informale, coniugazione a. (detta anche dativale) la costruzione tipica del sistema [...] -sentimentale, opposta a quella dei ‘fenomeni intellettivi’ o ‘logici’. In psicopatologia, psicosi a.: malattie mentali caratterizzate dall’alterazione dell’affettività, comunemente riscontrabili negli schizofrenici e in certe sindromi paranoiche. ...
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Psicosi
Arnaldo Ballerini
Per psicosi si intende una condizione patologica di sovvertimento della struttura psichica nei rapporti tra rappresentazione ed esistenza. Benché alcuni testi psichiatrici [...] affermando l'idea di un continuum psicotico nel quale i poli estremi sono rappresentati, da un lato, dai disturbi schizofrenici e, dall'altro, dai disturbi dell'umore (melanconia e mania), con al centro i casi intermedi (disturbi schizoaffettivi) e ...
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In genere, parola o locuzione nuova, non appartenente cioè al corpo lessicale di una lingua, tratta per derivazione o composizione da parole già in uso o introdotta con adattamenti da altra lingua oppure [...] consiste in sintagmi più o meno complessi anziché in parole singole, n. sintattici).
In psichiatria, in alcuni quadri schizofrenici, si osservano n. composti con frammenti di altre parole, o costituiti dall’uso di una parola in un contesto ...
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accelerazione ideica
Sintomo di un disturbo della forma del pensiero, che consiste nell’aumento della velocità associativa di concatenamento delle idee nella mente del paziente, con conseguente aumento [...] alla precedente o anche solo sulla base di stimoli casuali presenti nell’ambiente. Nei pazienti maniacali, è possibile cogliere le parole o i concetti che innescano la concatenazione, mentre in quelli schizofrenici il senso del discorso e criptico. ...
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lobotomia
Procedura chirurgica (detta anche leucotomia prefrontale) che consiste nel sezionare le connessioni nervose da e per la corteccia prefrontale, la parte più anteriore dei lobi frontali. Il termine [...] mondiale intorno agli anni Quaranta del 20° secolo, quando veniva praticata come misura terapeutica radicale per pazienti schizofrenici o con altre malattie mentali, con forti disturbi a livello comportamentale; la l. è stata poi definitivamente ...
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Elettroshock
Paolo Pancheri
Maria Caredda
È comunemente denominata elettroshock (ECT o TEC in una più recente nomenclatura) la terapia elettroconvulsivante, un trattamento utilizzato in psichiatria, [...] della risposta, del tipo di risultato a un eventuale precedente trattamento con l'ECT. Per la depressione si richiede, rispetto alla schizofrenia, un numero minore di applicazioni, 6 o 8, sebbene in alcuni casi ne siano sufficienti 3 o 4, e in altri ...
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paradosso
Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare inverosimile o contraria (effettivamente o solo in apparenza) all’opinione comune [...] legame», indica quelle comunicazioni ambigue o francamente contraddittorie che avvengono a livello interpersonale nelle famiglie degli schizofrenici; così, per es., la madre rivolge abitualmente al figlio psicotico comunicazioni del tipo: «Esci pure ...
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schizofrenia
schiżofrenìa s. f. [dal ted. Schizophrenie, comp. di schizo- «schizo-» e -phrenie «-frenia»]. – In psichiatria, psicosi dissociativa caratterizzata da un processo di disgregazione (dissociazione) della personalità psichica; si...
schizofrenico
schiżofrènico agg. e s. m. (f. -a) [der. di schizofrenia] (pl. m. -ci). – 1. Della schizofrenia, relativo alla schizofrenia: stato s.; disturbi schizofrenici. Riferito a persona (e per lo più sostantivato), affetto da schizofrenia,...