Psichiatra e psicanalista (Glasgow 1927 - Saint-Tropez 1989). Ritenuto uno dei fondatori dell'antipsichiatria, anche se il termine non è mai stato da lui accettato, la sua opera ha avuto grandissima eco [...] anche in Italia. Analizzò la scissione che caratterizza l'io dello schizofrenico, e tentò di dimostrare l'intelligibilità dei sintomi schizofrenici, che risultano razionali se considerati in rapporto al contesto familiare e sociale; negò l'esistenza ...
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Fisica
Principio di i. (o di Carathéodory). Formulazione equivalente del 2° principio della termodinamica, consistente nel riconoscimento che in prossimità di ogni punto rappresentativo di uno stato di [...] trasformazione adiabatica.
Psicologia
Lo stato, per lo più gravemente psicotico, di chi rifiuta ogni tipo di comunicazione, chiudendosi in sé e isolandosi radicalmente da ogni rapporto con l’ambiente (depressi, catatonici, schizofrenici autistici). ...
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atteggiaménto Disposizione o comportamento assunto da una persona o da una collettività in una determinata circostanza, situazione, o nei riguardi di altre persone e collettività, o anche rispetto a fatti, [...] a. la posizione del corpo o degli arti assunta da particolari malati: a. statuario, proprio di certi catatonici e di molti parkinsoniani; a. di raggomitolamento, proprio di certi schizofrenici; a. di predicatore, proprio dei deliranti espansivi. ...
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Linguistica
Si definiscono linguaggio a. quello in cui predominano espressioni e voci di tipo familiare e di registro informale, coniugazione a. (detta anche dativale) la costruzione tipica del sistema [...] -sentimentale, opposta a quella dei ‘fenomeni intellettivi’ o ‘logici’. In psicopatologia, psicosi a.: malattie mentali caratterizzate dall’alterazione dell’affettività, comunemente riscontrabili negli schizofrenici e in certe sindromi paranoiche. ...
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Psicosi
Arnaldo Ballerini
Per psicosi si intende una condizione patologica di sovvertimento della struttura psichica nei rapporti tra rappresentazione ed esistenza. Benché alcuni testi psichiatrici [...] affermando l'idea di un continuum psicotico nel quale i poli estremi sono rappresentati, da un lato, dai disturbi schizofrenici e, dall'altro, dai disturbi dell'umore (melanconia e mania), con al centro i casi intermedi (disturbi schizoaffettivi) e ...
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In genere, parola o locuzione nuova, non appartenente cioè al corpo lessicale di una lingua, tratta per derivazione o composizione da parole già in uso o introdotta con adattamenti da altra lingua oppure [...] consiste in sintagmi più o meno complessi anziché in parole singole, n. sintattici).
In psichiatria, in alcuni quadri schizofrenici, si osservano n. composti con frammenti di altre parole, o costituiti dall’uso di una parola in un contesto ...
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Elettroshock
Paolo Pancheri
Maria Caredda
È comunemente denominata elettroshock (ECT o TEC in una più recente nomenclatura) la terapia elettroconvulsivante, un trattamento utilizzato in psichiatria, [...] della risposta, del tipo di risultato a un eventuale precedente trattamento con l'ECT. Per la depressione si richiede, rispetto alla schizofrenia, un numero minore di applicazioni, 6 o 8, sebbene in alcuni casi ne siano sufficienti 3 o 4, e in altri ...
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Antropologia
Popolazioni marginali
Gruppi nomadi, prevalentemente di cacciatori e raccoglitori (pigmei, boscimani, aborigeni australiani), di esigua consistenza demografica, stanziati in territori isolati [...] di confine tra neurosi, psicopatia, psicosi, dette anche borderline o schizofrenie pseudoneurotiche; si tende a identificarle come sindromi autonome tra i decorsi schizofrenici e quelli ciclotimici.
Statistica
Distribuzioni marginali di frequenze
Le ...
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Nel significato più generico, stato di isolamento e d’innalzamento mentale dell’individuo assorbito in un’idea unica o in un’emozione particolare; più propriamente, nella mistica, il rapimento dell’anima [...] , più o meno impropriamente, spesso sono denominate e., per la similitudine dei loro caratteri esteriori, manifestazioni accessionali stuporose che possono osservarsi in soggetti nevrotici (isterici, mitomani) o psicotici (schizofrenici, paranoici). ...
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PSICHIATRIA
Leonardo Ancona
(XXVIII, p. 446; App. II, II, p. 624; III, II, p. 514; IV, III, p. 79)
La descrizione dello scenario della p. dal 1978 a oggi in una voce enciclopedica esige necessariamente [...] ; L. Ancona, I gruppi allargati, in G. Lo Verso, T. Federico, Attraverso il cerchio, Roma 1993, pp. 231-48; F. Barison, Schizofrenia: anders e apatia, in Psicologia gen. e dell'età evol., 51, 1 (1993), pp. 211-16; L. Ancona, La Psichiatria del 2000 ...
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schizofrenia
schiżofrenìa s. f. [dal ted. Schizophrenie, comp. di schizo- «schizo-» e -phrenie «-frenia»]. – In psichiatria, psicosi dissociativa caratterizzata da un processo di disgregazione (dissociazione) della personalità psichica; si...
schizofrenico
schiżofrènico agg. e s. m. (f. -a) [der. di schizofrenia] (pl. m. -ci). – 1. Della schizofrenia, relativo alla schizofrenia: stato s.; disturbi schizofrenici. Riferito a persona (e per lo più sostantivato), affetto da schizofrenia,...